Attualità

Reggio. La matita rossa e blu nel segno del giornalismo d’inchiesta

REGGIO CALABRIA – Uno straordinario successo di pubblico ha accolto nella Sala Boccioni di Palazzo Corrado Alvaro la cerimonia di consegna de “La matita rossa e blu”, il Premio giornalistico nazionale promosso dalla Fondazione Italo Falcomatà, con l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, giunto quest’anno alla sua dodicesima edizione. La comunità reggina ha accolto con entusiasmo la scelta della Fondazione di consegnare il Premio ad Emiliano Fittipaldi, saggista e giornalista investigativo, tra le firme più note del panorama italiano del giornalismo d’inchiesta, capace attraverso il suo lavoro di puntare i riflettori su scandali e opacità del potere politico ed acclesiastico e di realizzare alcune tra le inchieste più interessanti e clamorose degli ultimi anni.

Proprio il lavoro del giornalismo d’inchiesta, il ruolo dei giornalisti e della carta stampata, l’equilibrio tra vecchi e nuovi media, tra l’agenda del cronista ed i social network, il rapporto con il potere e la ricerca della verità come autentica missione del giornalista sono stati gli argomenti al centro dell’intervista al nuovo insignito de “La matita rossa e blu”. Ad accompagnarlo nelle sue riflessioni pubbliche, stimolando la discussione su temi di interesse e curiosità sul suo lavoro, altri due giornalisti d’eccezione, entrambi reggini, già insigniti in passato del prestigioso riconoscimento ed ormai da anni accanto alla Fondazione, Giuseppe Smorto e Gianfrancesco Turano. Premiata anche Camilla D’Ambrosi, studentessa del Liceo Scientifico Severi di Salerno, vincitrice del Premio Giovani realizzato in collaborazione con Repubblica.it Sezione Scuola.