“Ipernutriti da una società fondata sullo spreco, protetti in tiepide e sterminate fogne, i topi si sono insediati nel cuore di tutte le metropoli.” compresa la città Metropolitana di Reggio Calabria in cui sicuramente, una gestione a singhiozzo della raccolta differenziata caratterizzata anche da tantissime criticità legate alla gestione delle discariche regionali, ad un sistema di raccolta che non ha funzionato fino in fondo e di cui l’amministrazione ha preso atto. E’ di poco tempo fa, infatti l’annuncio di alcune modifiche e il nuovo affidamento alla Tecnoservice (ditta vincitrice del bando) che da qui a poco tempo sostituirà l’AVR. Non ultima, a completare un quadro critico, l’inciviltà di moltissimi cittadini che abbandonando i rifiuti ovunque, incrementano la popolazione dei roditori più temuti dagli uomini.
La presenza, sempre più inquietante dei topi, non sta sfuggendo ai cittadini attenti. Gli stessi, infatti, segnalano continuamente colonie sempre più numerose in diverse zone della città. Segnalazioni che arrivano anche a Tempo Stretto come nel caso del video (periferia sud della città). Le immagini mostrano decine di topi correre su e giù dai mastelli, entrare nel portone incuranti della presenza di macchine e persone. Scene di questo tipo sono ormai sempre più frequenti e fotografano una realtà inquietante. I rifiuti non raccolti regolarmente o abbandonati si trasformano in succulenti banchetti per i piccoli nemici della salute pubblica.
L’abbondanza di cibo, inoltre aiuta la proliferazione. Le colonie, soprattutto se ben nutrite, in genere sono abbastanza numerose grazie alla loro capacità riproduttiva: ciascuna femmina può dare alla luce da 4 a 12 piccoli e può partorire fino a 35 volte durante la sua vita. I cuccioli maturano sessualmente dopo soli 2 o 3 mesi di vita. Uno scenario, quindi, che appare poco confortante, soprattutto se pensato in prospettiva numerica. Come sempre anche in questo caso valgono le regole della prevenzione, una derattizzazione periodica ad esempio, il rispetto del regolamento comunale in materia di rifiuti, sanzioni molto dure e una gestione della raccolta differenziata perfetta. Continuando di questo passo, infatti, il rischio di una vera e propria emergenza sanitaria è davvero dietro l’angolo.