Politica

Risanamento. “Fare bene e presto per eliminare le 72 baraccopoli” VIDEO

di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Silvia De Domenico

MESSINA – “Una sede dal valore simbolico. Stare immersi qui in una baraccopoli, a Camaro San Luigi, è un motivo in più che ci spinge a fare presto e a fare meglio”. Il sub commissario per il risanamento, l’avvocato Marcello Scurria, è nella sede regionale, un tempo della forestale, che è oggi il quartiere generale della struttura che deve terminare il lavoro di sbaraccamento entro il 2024. Attorno è un concentrato di baracche con tetti d’amianto e situazioni che mettono a dura la prova la salute di molte famiglie.

Dando priorità alle persone con problemi di salute, e utilizzando “poteri che sono stati dati solo, nell’Italia repubblicana, al commissario per ricostruire il ponte di Genova”, Scurria intende agire, tiene a sottolineare, per “riqualificare delle zone da restituire alla città. Le baracche non sono un problema solo di alcune persone ma rappresentano l’emergenza di tutta una città”.

Eliminare le baraccoli, qualcuna in più rispetto alle 72 citate nel provvedimento legislativo di nomina del presidente della Regione come commissario, è la priorità. E, a questo, s’aggiunge la necessità di trovare abitazioni e spazi d’aggregazione che diano un segnale di cambiamento. “Senza quartieri ghetto e palazzoni di otto piani. La città va ripensata e il dialogo tra Regione e Comune è fondamentale per riconsiderare il territorio”, precisa il sub commissario.

Come Tempostretto, intendiamo monitorare la situazione e seguire, passo dopo passo, l’evoluzione tra sbaraccamento e riqualificazione. In gioco è il futuro di Messina.