MESSINA – Sul grande schermo incarnano i tormenti senza fine di un padre e una madre a cui hanno strappato un figlio. “Rapito”, appunto, come il titolo del film. Assieme al regista Marco Bellocchio, Barbara Ronchi, David di Donatello 2023 come migliore attrice, e Fausto Russo Alesi, di recente apprezzato anche nel ruolo di Cossiga in “Esterno notte”, hanno presentato alla multisala Apollo di Messina l’ultima opera del grande cineasta, reduce dal concorso al festival di Cannes.
Si tratta della storia di Edgardo Mortara, sottratto alla sua famiglia perché nel suo primo anno di vita era stato battezzato di nascosto dalla domestica.
Durante l’intervista al residence CineApollo, i due interpreti hanno raccontato a Tempostretto il rigore e la partecipazione emotiva con cui si sono accostati ai loro personaggi. Al loro dolore, “toccando tasti intimi e delicati, come capita a noi attori”, ha sottolineato Barbara Ronchi. L’obiettivo? “Comprendere l’animo umano, in profondità, senza dividere le persone in buone e cattive”.