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Raddoppio Me-Ct, Salvini a Taormina: “Si viaggerà veloci e in sicurezza. Il Ponte una rivoluzione” VIDEO

di Giuseppe Fontana (diretta video Carmelo Caspanello)

TAORMINA – Non solo un’opera per “risparmiare tempo, investire denaro e creare posti di lavoro”, ma due vere e proprie “culture che si scontrano”, strizzando l’occhio al tema del momento: il Ponte sullo Stretto. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha inaugurato a Taormina il cantiere del secondo e ultimo lotto dell’opera di raddoppio ferroviario tra Giampilieri e Fiumefreddo. Con lui anche il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, il sindaco di Taormina Mario Bolognari, il sindaco della Città Metropolitana di Messina Federico Basile, l’amministratore delegato del gruppo FS Luigi Ferraris e i vertici di WeBuild.

Salvini: “Opere d’arte che fanno risparmiare tempo”

Grande attesa per le parole di Salvini, che ha parlato della cultura del “no” contro quella del “sì e del fare”, che guarda al futuro passando anche dal Ponte sullo Stretto: “Queste non sono solo opere d’arte che fanno risparmiare tempo, investono denaro e creano posti di lavoro, sono due culture che si scontrano. Una è quella del no e della rassegnazione, quella del non va bene niente perché si infila la mafia: allora non facciamo più niente, no? Non faccio niente, non serve, non serve il Ponte. Io dico che sarà un’acceleratore. Se spendiamo 11 miliardi per Messina-Catania-Palermo, a cosa serve se poi dobbiamo smontare i treni e perdiamo un’ora e mezza con le navi per arrivare dall’altra parte? E non contiamo anche che l’opera di oggi è un’opera green. E poi c’è la seconda, la cultura dei sì, del futuro, della speranza. Fare impresa in Sicilia comporta che chi investe deve essere bravo il doppio per i costi di logistica e trasporti, oggi”.

“Il Ponte costa meno di un anno di reddito di cittadinanza”

“Alla fine però vince la squadra – prosegue il vicepremier. passando all’argomento Ponte – essere qui oggi, poi andrò a Palermo, poi la settimana prossima sarò all’estremo nord, per me è motivo d’orgoglio. Sono 11 miliardi di euro ben spesi che non collegano solo 3 città ma arrivano nel cuore della Sicilia: come ci arrivi a Enna, come ci arrivi nelle altre città? E saranno soldi ben spesi anche in ottica Ponte sullo Stretto. Verranno in Sicilia a studiare un’opera con un impatto inimmaginabile. E quanto costa? Meno di un anno di reddito di cittadinanza”.

Del Ponte Salvini parla anche a margine della conferenza, di fronte ai tanti giornalisti accorsi: “Oggi una bellissima giornata. Opere vere, soldi veri, a lavori ultimati si viaggerà veloci e in sicurezza. Sono 11 miliardi sulla rete ferroviaria più veloce e sicura. Sono altri miliardi sulla rete autostradale, ma anche su dighe, porti e aeroporti. Ma la Sicilia deve essere unita al resto d’Italia e d’Europa con un Ponte che sarà un gioiello ingegneristico. Sarà una rivoluzione per la Sicilia. Ferrovie dello Stato sta unendo il Paese con ferrovie e metropolitane. Con Anas ed Rfi controllate sto visitando cantieri ovunque. Contratto? Con l’Europa sto ragionando da mesi. Se uno non vuole il Ponte lo dica, siamo in democrazia. C’è il partito dei no in Italia ben strutturato a sinistra. Noi abbiamo già speso 300 milioni di euro per il progetto e rischiamo di pagarne 1 miliardo di penali. Io preferisco finirlo il cantiere e non lasciarlo a metà: il Ponte sarà un’opera assolutamente eccezionale. Il Ponte è una delle tante opere che stiamo sbloccando. Ogni cantiere che apre sono lavoratori in più. Il Ponte ne avrà da solo 100 mila, veri. Il cronoprogramma? Avviare i lavori entro il 2024”.

Bolognari: “Un giorno speciale”

Il primo a intervenire durante la conferenza che ha preceduto l’inaugurazione, invece, è stato Mario Bolognari, sindaco di Taormina: “Un giorno speciale. Si avviano i lavori che uniranno le due grandi città metropolitane di Messina e Catania, ma anche l’isola al resto d’Italia e all’Europa. La stessa idea del Ponte sullo Stretto è impensabile senza l’alta velocità tra Fiumefreddo e Giampilieri. Un’opera fondamentale anche per Taormina. Ad oggi ci vogliono circa 3-4 ore ai turisti per arrivare dall’aeroporto di Catania a un hotel in centro a Taormina. Un danno per i turisti e per l’economia, per la nostra piccola realtà si calcola intorno ai 100 milioni. Prendere un treno dall’aeroporto di Catania, uno solo, per arrivare in città ci aiuterà tantissimo. Manca però ancora tanto”. Ha concluso: “Guardiamo con tanta fiducia, una volta tanto, allo sviluppo della nostra terra”.

Palazzo: “Entro il 2023 bisogna consegnare altri 4 lotti”

Poi il commissario straordinario dell’opera Filippo Palazzo: “Un giorno emozionante con la posa della prima pietra del secondo e ultimo lotto. L’opera oggi vale oltre 11 miliardi di euro. Oggi è come fosse il primo giorno di scuola di un bambino, di un figlio come mi dice mia moglie. C’è stata una lunga fase di progettazione, di richiesta di autorizzazioni. Molti enti sono stati coinvolti in questo progetto. Ora bisogna impegnarsi strenuamente per la fase realizzativa di questa opera, che vedrà cambiare i connotati della Regione siciliana. A che punto siamo oggi? Il collegamento Palermo-Catania-Messina ha 10 lotti, di cui 9 già finanziati. Di questi 5 sono in fase di esecuzione e realizzazione. Gli altri sono in fase avanzata di gara. Qual è l’obiettivo di quest’anno? Arrivare a fine 2023 a consegnare i lavori anche di questi 4 lotti in gara. Si tratta di un obiettivo sfidante ma raggiungibile, lo pongo a me e a chi ha lavorato egregiamente fin qui. I due lotti di cui parliamo oggi prevedono 36 km di gallerie, 6 di viadotti: Messina-Catania molto complessa, ricorda la Liguria. Costruiremo nuove stazioni, Scaletta, Alì, Santa Teresa, cambieremo Letojanni per renderla di interconnessione con la linea di Alcantara. Oggi siamo spronati ancora di più a fare meglio di quanto fatto fin qui”.

Ferraris: “Opera strategica”

L’amministratore delegato Luigi Ferraris, del gruppo Ferrovie dello Stato, parla invece di “opera strategica soprattutto per la Sicilia in primis. Il potenziamento strutturale previsto sarà di grande complessità ingegneristica. Parliamo di 43 km di doppio binario, 37 circa in galleria. Ma il progetto di Ferrovie dello Stato è più ampio e vuole dialogare con il territorio, creando siti interattivi con cui informare la collettività delle opere in fase di progettazione. I lavori termineranno presumibilmente entro il 2029 con l’attivazione entro il 2030. L’attuale tragitto in un’ora e 15 minuti verrà ridotto di mezz’ora, accorciando a 45 minuti. Saranno aumentate il numero e la frequenza delle corse. Il progetto complessivo prevede anche che Catania e Palermo siano collegate in 2 ore, molto meno delle oltre 3 attuali, passando per Enna e Caltanissetta. La Messina-Catania-Palermo diventerà fondamentale in chiave europea, sarà parte integrante della rete europea tra Mediterraneo e Scandinavia, collegando la Sicilia al Continente anche grazie al Ponte sullo Stretto. Il gruppo Ferrovie ribadisce il proprio impegno a sostegno dello sviluppo di tutti i territori”.

Schifani ringrazia Salvini

E infine l’apprezzamento del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani: “La Sicilia è stata a lungo tempo abbandonata dal punto di vista dei trasporti. Non penso che la Regione abbia mai avuto a fianco un ministro dei trasporti come Matteo Salvini. Sappiano i siciliani che in lui trovano un amico e una persona attenta ai nostri problemi. Lui è un riferimento e svolge un ruolo di alto livello, non solo nella sua delega. Quindi oggi inauguriamo un lotto, ma il programma è più ampio. Sarà svolta una grande attività di controllo sui tempi, non per malafede ma un controllo costruttivo. Saremo costruttivi e attenti, fornendo stimoli”. Il presidente della Regione parla anche di miglioramenti nelle autostrade e di “passi avanti fatti con Anas”.

Il punto informativo a Messina

Presentato anche un punto informativo aperto da oggi a Palazzo Zanca, dedicato agli investimenti ferroviari del Polo Infrastrutture del Gruppo FS in Sicilia.

L’installazione di Messina rappresenta, dopo Genova, il secondo tassello di un progetto che arriverà poi nelle principali stazioni, cantieri e sedi istituzionali del territorio nazionale interessato dalla realizzazione delle opere ferroviarie. Consiste in una struttura temporanea in cui sono esposti pannelli che illustrano il tracciato delle opere, le caratteristiche tecniche, i dati aggiornati sull’avanzamento dei lavori, l’attenzione per l’ambiente e l’impatto sociale ed economico che le nuove infrastrutture avranno per territori e persone. Dopo Messina, un nuovo punto informativo verrà realizzato alla Stazione di Palermo Centrale.