servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Incredibile ma vero: Forte Schiaffino era diventato un canile. Fu dismesso nel 2011 ma i segni delle superfetazioni sono ancora evidenti. Come anche il danno che è stato fatto alle antiche mura. Su quel pezzo di storia sono state costruite mura in cemento per le gabbie degli animali. Sulle colline di Santa Lucia si erge una fortificazione di epoca umbertina, quella che più di tutte grida vendetta.
Questo luogo è stato cannibalizzato all’interno, ma anche utilizzato come discarica abusiva all’esterno. Nel fossato ci sono ancora tracce di lastre di amianto, inerti, ingombranti e persino un’automobile bruciata. I primi passi verso la bonifica sono stati compiuti. La collinetta che porta al forte è stata decespugliata per rendere agevole l’accesso. Ed è in questo spazio verde che dovrebbe sorgere un parco urbano.
E’ l’assessore Enzo Caruso, esperto in fortificazioni, che spiega quali saranno i prossimi passaggi. “La pulizia e bonifica è propedeutica al rilascio della concessione demaniale”. Sì perché il forte non è di proprietà del Comune di Messina ma del Demanio. Per ottenerlo l’Amministrazione dovrà riportarlo allo stato originario. Ma il lavoro è ancora lungo. Ci vorranno tempo e diversi milioni. “Ma non è impossibile”, conclude l’assessore.
Dello stesso ottimismo è il consigliere della II Municipalità Salvatore Lanfranchi, che si è sempre battuto per la riqualificazione del sito. “Sin da quando non ero consigliere ma un semplice ragazzo che sognava in grande”, racconta. E già vedere il sopralluogo congiunto fra la commissione consiliare e l’assessorato di Caruso lo fa ben sperare. Ecco uno dei primi servizi dedicati al Forte.
Altri consiglieri della stessa Municipalità sono un po’ più disfattisti. Tanti, infatti, sono stati i sopralluoghi fatti da parte delle varie amministrazioni in passato ma nessuno poi ha avuto seguito. Erano presenti anche dei residenti della zona, come il signor Carmelo Allia, che considerano il forte “un luogo dal panorama bellissimo, unico al mondo”.
A presiedere la seduta il consigliere Pietro D’Arrigo. “Di questo posto splendido potrebbe beneficiare tutta la popolazione, non soltanto di Santa Lucia”, dice il presidente della commissione Cultura. Insieme a lui c’era il vice Rosario Mangano e gli altri componenti Tonino Stracuzzi, Giuseppe Crimi, Giovanni Danzi, Paolo Scivolone, Antonella Scaramuzzino, Salvatore Lanfranchi e Antonino Ventra.
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