Scuole chiuse fino al 5 dicembre. C'è un'eccezione però che riguarda le scuole private che avevano già effettuato la campagna di screening. Ecco perché l'Ignatianum ha riaperto stamattina. Servizio di Silvia De Domenico
“Abbiamo puntato molto sugli screening periodici e la prevenzione. Gli ultimi tamponi, effettuati proprio la scorsa settimana, erano tutti negativi“, così stamattina il direttore dell’Istituto Sant’Ignazio di Messina Gianluca Busacca e la preside Maria Muscherà hanno riaperto i portoni ai loro alunni.
Nell’ordinanza sindacale che impone la chiusura di tutte le scuole fino al 5 dicembre è prevista, infatti, un’eccezione che riguarda proprio gli istituti scolastici privati e paritari. Così recita l’ordinanza del sindaco De Luca: “Le scuole elementari e medie che sono in possesso di idonea certificazione che attesta l’avvenuta esecuzione di una campagna di screening e l’assenza di contagi da Covid-19 possono riprendere le lezioni in presenza“.
E proprio sui tamponi a tappeto su tutta la popolazione scolastica e gli screening mensili ha investito l’Ignatianum sin dall’inizio dell’anno scolastico. “E adesso raccogliamo i frutti del nostro lavoro di prevenzione“, ha dichiarato ai nostri microfoni un direttore emozionato nel poter riaccogliere gli alunni in classe.
Servizio di Silvia De Domenico
Quindi è questo ciò che manca alla scuola pubblica: una campagna di screening, tenuto conto che moltissime scuole messinesi non hanno avuto alunni positivi. E se manca una campagna di screening di chi è la colpa? Dell’amministrazione comunale che ha la responsabilità delle scuole elementari e medie.
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