di Silvia De Domenico e Giuseppe Fontana
MESSINA – Il Liceo Statale Felice Bisazza si prepara ad avere, finalmente, la sua palestra. Dopo vent’anni di battaglia e continue proteste di dirigenti scolastici e generazioni di studenti, l’ultima a dicembre con tanto di “minaccia” di andare a manifestare perfino a Palermo, sembra fatta per i fondi regionali con cui andrà costruito l’importante luogo di aggregazione. Dovrebbero essere un milione e mezzo e ad interessarsi è stata la Città Metropolitana di Messina, come ci spiega il rappresentante d’istituto Emanuele Maurotto: “Ringraziamo tutti, dal presidente Salvo Puccio all’architetto Calarco, perché in tanti si sono interessati e finalmente la scuola e gli studenti potranno avere la loro palestra. Abbiamo combattuto tanto e siamo riusciti a farci ascoltare, siamo soddisfatti”. Poco più di 800 gli studenti che attualmente sono iscritti al Liceo, che conta quattro indirizzi diversi e richiama parte della cittadinanza dei villaggi più a nord grazie alla sua strategica posizione sul viale Annunziata, “conquistata” nel 2003.
La palestra sorgerà accanto all’Istituto e i lavori dovrebbero partire a fine estate, al massimo a settembre. La dirigente scolastica Giovanna Messina non ha nascosto la propria soddisfazione e ha parlato di “un luogo fondamentale per i ragazzi, che fino ad oggi hanno svolto l’attività fisica e sportiva negli spazi esterni alla struttura ma sull’asfalto diventa pericoloso. Vogliamo dar loro modo di avere uno spazio da utilizzare sia per l’educazione fisica sia per l’attività sportiva pomeridiana e in questo senso la palestra potrebbe diventare un punto cruciale per tutta la zona nord”. Secondo i progetti presenti, dovrà prima essere “disboscata” la parte a nord della scuola, in cui attualmente si riscontra una folta e alta vegetazione, e poi costruita la nuova struttura. Non solo il parquet e tutto ciò che serve per pallavolo, pallacanestro e ginnastica, ma anche un doppio ingresso, dalla scuola stessa e da fuori, per permettere ad eventuali associazioni sportive di poterla usare anche oltre l’orario scolastico. E ovviamente, ci ha spiegato la professoressa Messina, ci saranno anche gli spogliatoi e i servizi igienici, essenziali per l’attività sportiva. Che sia anche un modo per dare ossigeno a una città che chiede, ormai da tempo, nuovi impianti per l’attività dilettantistica e agonistica?