Auto in doppia fila, se non in terza. Parcheggi fantasiosi negli stalli per disabili. Corsie preferenziali per taxi e bus contrassegnate da una linea gialla che gli automobilisti non vedono o fingono di non vedere. Auto parcheggiate accanto o sullo spartitraffico, sulle strisce, accanto ai cordoli del tram, sugli stalli per gli scooter o semplicemente in mezzo alla strada.
Non va meglio alla pista ciclabile che costeggia l’università o ai nuovi marciapiede arrotondati delle vie che incrociano la Tommaso Cannizzaro. Questa è Messina da nord a sud, dove la sosta selvaggia regna sovrana