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Temporali di calore: come si formano e come riconoscerli VIDEO

L’intenso riscaldamento del terreno, indotto dal forte soleggiamento diurno, produce delle grosse bolle di aria calda e umida che tendono a salire, in modo anche piuttosto rapido, verso l’alto. In pratica l’intenso riscaldamento del suolo può formare delle grosse bolle d’aria più calda, rispetto a quella circostante. Tali bolle di aria calda tendono a salire verso l’alto andandosi a raffreddare negli strati superiori della troposfera, condensando gran parte del vapore acqueo in esse contenuto.

Si viene cosi ad originare una grossa nuvola di forma torreggiante, il famoso cumulonembo. Quando la nuvola raggiunge una certa altezza, sviluppandosi oltre i 10-12 km di quota, darà origine a intensi scrosci di pioggia, rovesci e in taluni casi pure veri e propri nubifragi, molto localizzati, accompagnati da numerose scariche elettriche “nube-suolo”, da chicchi di grandine (specie sui monti) e forti raffiche di vento. Avendo un asse perfettamente verticale, questo tipo di temporali hanno generalmente una durata limitata, poiché la corrente fredda del rovescio tende a rompere l’alimentazione caldo umida che tiene in vita il cumulonembo.