di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Matteo Arrigo
MESSINA – “I cantieri creano disagi ma sono sempre più aperti. E governare una città spezzettata per competenze, dalla Regione all’Autorità portuale, non è per nulla facile. Noi abbiamo dimostrato capacità di progettazione ma servono le interlocuzioni giuste”. Un anno con Federico Basile sindaco di Messina. Il primo cittadino rassicura i cittadini: questo è il momento della semina ma, raccolti i frutti della programmazione, i risultati si vedranno.
Sindaco, Messina è una città in perenne attesa e sembra che le cose non si realizzino mai…
“Comprendo la percezione da parte dei cittadini, dovuta a un immobilismo per decenni che oggi non c’è più. Ed è sotto gli occhi di tutti. Gli anni precedenti si è costruito e ora cominciamo a vedere i frutti. Aprire un cantiere è un primo passo importante e io sono riuscito ad aprirli”.
Ad esempio le rampe Giostra-Annunziata?
“Il provveditorato regionale ha provveduto al finanziamento di cinque milioni per una programmazione già prevista. Mi auguro che riuscirà a partire entro il 2023. Le risorse già individuate le potremo investire in altro. Anche questa è una novità, al pari dei cantieri”.
Parcheggi sulla litoranea: a che punto siamo per l’avvio dei lavori?
“Vorrei chiarire: l’amministrazione ha l’onere di progettare e individuare risorse e, con le gare d’appalto, affidare lavori nell’ambito della normativa vigente. Ci sono ditte puntuali e altre che allungano i tempi. Vigiliamo e applichiamo penali ma più di questo non possiamo fare. Sui parcheggi c’è stato un ritardo fisiologico. Non so se arriveremo a completarli entro l’estate. Da febbraio 2022 qualcuno ci poteva pensare prima (Periodo in cui è arrivato il commissario Santoro dopo le dimissioni di De Luca, n.d.r)”.
E, invece, sul decentramento siamo ancora all’anno zero? Quando le Municipalità avranno un maggiore autonomia anche di spesa?
“Dissento dall’affermazione anno zero. Con i presidenti ci siamo incontrati otto volte; lo stesso ha fatto l’assessore Minutoli. C’è un problema non legato alle risorse ma agli strumenti. Il tema vero è come gestire i soldi destinati alle Municipalità. Il personale del Comune è insufficiente e stiamo facendo i concorsi per rimpinguare le forze in campo. Le fonti di finanziamento ai Quartieri non sono il problema. Lo è la gestione dei lavori. In questo anno abbiamo attivato lo Sportello decentrato di Amam e dei servizi sociali. E ho dato mandato al dirigente perché le Municipalità abbiano a disposizione il budget per le spese di piccola manutenzione”.
Messina spesso si perde nei dettagli e nelle piccole cose: dal cartello rotto sulla Panoramica da mesi alle buche nelle strade…
“Lo posso comprendere. Il sindaco è a capo di una struttura amministrativa nella quale ci sono dirigenti e funzionari. Un sistema che deve camminare. Probabilmente la cura e l’amore che sindaco e amministrazione mettono in certi ambiti viene meno, non per cattiveria ma per limiti logistici. Abbiamo una pianta organica di mille dipendenti su una dotazione organica di mille e seicento”.
A che punto siete con i concorsi?
“Abbiamo iniziato le prime prove preselettive. Entro il 2023 mi auguro d’ottenere ottimi risultati e poi ci sarà l’attività formativa. La nostra è una città grande, complicata, ma stiamo cercando di governarla al meglio. Sono io il primo a fotografare quello che non funziona”.
Per sistemare i marciapiedi l’obiettivo è il 2024?
“Sì. Già ci sono in corso un paio di cantieri, per una Messina accessibile, con l’allargamento degli angoli e il rifacimento di alcuni marciapiedi. E abbiamo in più il rifacimento della rete idrica, con Amam, tra la fine del 2023 e il 2024, che prevede la sostituzione di tratti di marciapiede. Abbiamo risorse per sistemare anche le strade ma per rifarle tutte servono tantissimi soldi: almeno 80 milioni di euro. ll 15 giugno dovrebbe partire il lotto, con i cinque stralci, per un milione e duecentomila euro a stralcio, per il rifacimento di alcune strade con materiale fonoassorbente. E giovedì 16 l’appuntamento è a Roma”.
Per fare cosa?
“Firmerò l’atto di convenzione per i fondi Pon Plus 2021-27, per 222 milioni: una programmazione criticata rispetto a una nota arrivata al Comune ma che non ha avuto conseguenze sul piano negativo. Lo voglio chiarire. Tutto il mondo era contro e il 16, invece, viene firmata una programmazione così come era stata pensata. Dalla viabilità alle scuole, alla riqualificazione delle zone montane e lo stimolo all’imprenditoria, gli assi sono tanti”.
Con 46 milioni, le scuole sono un cantiere significativo…
“Abbiamo creato un fascicolo per ogni fabbricato grazie alla progettazione. Si stanno avviando i lavori, con disagi anche qui, ma riguarda la sicurezza dei nostri figli”.
Continua nell’intervista video.