Di Silvia De Domenico
MESSINA – Baracche attaccate alla montagna, ingressi stretti e angusti, case divorate dall’umidità e tetti di amianto. Il viaggio nella baraccopoli di Camaro San Luigi, quella più piccola e sconosciuta alla maggior parte della città, restituisce immagini di degrado e un senso di abbandono che hanno provato per tutta la vita queste persone. Gli abitanti di queste “casette” non hanno conosciuto un’altra vita: c’è chi abita qui da 35 anni, chi da 20 ma arriva da un’altra area di risanamento.
Insieme al sub commissario Marcello Scurria abbiamo visitato alcune di queste baracche per vedere da vicino le condizioni in cui si è costretti a vivere ancora nel 2023. Abbiamo incontrato Alessandra Salamone (da 36 anni in baracca), Caterina Barbuscia (da 40 anni), Nunzia Romeo, Concettina Erba, le famiglie Milazzo e Cannavò. Sono solo alcuni degli abitanti di più di 72 baraccopoli presenti in città, in vista del completamento del cosiddetto risanamento.