MESSINA – Nel flusso di domande rivolte questo pomeriggio dal nostro direttore Marco Olivieri ai tre candidati rettore dell’Università di Messina, spazio anche all’intervento di Fabrizio Costantino, presidente di Akademia Sant’Anna, società che milita nel campionato di serie A2 femminile di volley. Centrale, per Costantino, il tema della gestione degli impianti sportivi. “In passato siamo stati ospitati presso la cittadella universitaria – ha esordito – e ringraziamo il rettore per averci dato questa grande opportunità, perché purtroppo la nostra città allora non aveva un impianto agibile. Ora che i nostri obiettivi sono ancora più importanti e abbiamo avuto bisogno di un palazzetto con oltre 1500 posti agibili siamo andati a giocare al Palarescifina. Avremmo però voluto continuare la collaborazione con l’Università per il settore giovanile ma da marzo non siamo più riusciti ad interloquire con il rettore (Cuzzocrea, poi dimissionario, NdR). Da parte nostra abbiamo dato visibilità all’impianto della cittadella, uno dei migliori tra quelli esistenti nel Sud Italia”.
Costantino si è poi rivolto direttamente ai tre candidati alla guida dell’ateneo peloritano, chiedendo loro i programmi in ambito sportivo, “visto che – ha concluso – abbiamo un’impiantistica d’eccellenza ma fino ad oggi, non solo a mio avviso ma secondo il parere di molti, si è cercato di fare più quantità che qualità”.
Il primo a rispondere è stato il professore Michele Limosani, che si scusato in premessa a nome dell’Università per la mancanza di interlocuzione degli ultimi mesi. “Sono contento – ha proseguito Limosani – di aver sentito dire che ci troviamo davanti ad impianti sportivi di eccellenza e questo ci deve rendere orgogliosi. Questo patrimonio va messo a disposizione di tutti e degli studenti in primo luogo”. Poi la proposta. “Bisogna cambiare gestione, nel mio programma – ha aggiunto – propongo di ritornare al modello a gestione Cus, il modello seguito dalla maggioranza delle università italiane”.
Di parere opposto il professore Giovanni Moschella. “Il modello di gestione Cus è un modello tecnicamente fallimentare, ricordo che il Cus Messina è in stato di liquidazione ed è stato espulso dal Cusi. Non ho nessuno prevenzione sui modelli organizzativi anche diversi all’attuale, ma bisogna sottolineare che la Ssd ha garantito a tutti gli studenti, al contrario dell’amministrazione precedente, di usufruire gratuitamente degli impianti. Oltre che con gli studenti – ha proseguito Moschella – ritengo che gli impianti della cittadella sportiva debbano essere condivisi con la città e per far ciò bisogna incrementare i rapporti con le associazioni sportive”.
“La cittadella è un orgoglio dell’università e di tutta la città di Messina – ha aggiunto invece la professoressa Giovanna Spatari – con impianti sportivi fondamentali per le attività dei nostri studenti, che hanno raggiunto risultati importanti anche a livello regionale. La mia idea è di aprirla ulteriormente al territorio, ai dipendenti dell’università, organizzando per esempio dei grest estivi per i loro figli, ma soprattutto ai cittadini. Mi sento di sposare il modello Ssd che ci consente una maggiore flessibilità. Dal punto di vista di gestione delle spese, dopo il pesante bilancio passivo del primo anno, adesso i numeri sono in ripresa. E aprendo ulteriormente queste strutture alla città potrebbero migliorare ancora, fino a diventare in attivo”.