Di Silvia De Domenico
MESSINA – L’anno inizia con le ruspe in azione nella baraccopoli di Fondo Fucile, la più grande della città. Gli ex abitanti hanno messo piede nelle nuove case assegnate loro dal Comune di Messina e le loro casette sono state abbattute. Una delle più grandi vergogne del territorio messinese è stata cancellata in pochi mesi. Dopo quasi un anno dalla prima parete abbattuta l’area oggi è quasi completamente sgombera.
Sempre all’inizio del 2022 è stata completata la demolizione della grande baraccopoli dell’Annunziata alta. Le immagini dall’alto, in un video dell’Agenzia per il Risanamento di Messina (Arisme) ci permettono di avere una visuale sul grande spazio recuperato che guarda allo Stretto.
Nello stesso anno sono state rase al suolo le baraccopoli di Camaro Sottomontagna, ponendo fine ai continui roghi di rifiuti al loro interno. E poi via Delle Mura, alle spalle della Chiesa di Pompei: qui i lavori hanno subìto una battuta d’arresto ma ben presto anche questa vergogna verrà cancellata per sempre. E infine le casette “immondezzaio” di Salita Tremonti. Qui, a pochi passi dal viale Giostra, la demolizione è ancora in corso. Le casette sono state prima bonificate dalla grande quantità di spazzatura al loro interno, poi eliminati e smaltiti i tetti in amianto e si continua a procedere con l’abbattimento delle vecchie mura.
Ecco come ha cambiato volto Messina nell’ultimo anno.