servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Alle 11.35 il taglio del nastro. Da oggi è aperto il nodo Rifotras, il tratto della nuova via don Blasco che collega viale Europa e via Salandra. Un regalo di compleanno per il sindaco Federico Basile, forbici in mano accanto al vice Salvatore Mondello, al direttore dei lavori Antonio Rizzo e al comandante della polizia municipale, Giovanni Giardina.
Era l’ultimo ostacolo al completamento del percorso unico tra via Santa Cecilia e viale Gazzi, agognata alternativa alla spesso intasata via La Farina.
Sono solo 700 metri in più (tra via Santa Cecilia e via Salandra) ma, in via La Farina, percorrere quei 700 metri può voler dire anche impiegare dieci minuti in mezzo a caos e inquinamento. Da oggi il percorso sarà molto più fluido e potrà giovarne anche la stessa via La Farina, perché sarà sgravata di traffico.
La nuova via don Blasco, finora, ha un percorso unico solo a partire da via Salandra e infatti lì si creano code perché vi si riversa tutto in entrata e uscita. Da oggi via Salandra potrà respirare, anche se il traffico potrebbe aumentare in via Santa Cecilia bassa. Ma in ogni caso la viabilità del centro città, lato mare, ne potrà trarre grandi benefici.
Sgradita sorpresa per chi stamattina aveva parcheggiato sui marciapiedi del tratto fra viale Europa e via Santa Cecilia. Carri attrezzi in azione e auto portate al deposito Atm di via Maregrosso.
Lavori in corso al sottopasso Rfi di Santa Cecilia. Quando saranno conclusi, dovrà essere demolito e ricostruito il viadottino di collegamento tra il cavalcavia e la vecchia via don Blasco. Fine di tutti i lavori entro il 2024, si diceva, ma questo termine “riguarda il sottopasso Rfi” – spiega l’ing. Rizzo. “Poi serviranno altri quattro mesi per il viadottino”. Ecco perché si arriva a marzo o giugno 2025.