Servizio di Silvia De Domenico
Con questo servizio, prosegue il percorso giornalistico dedicato alle aziende del territorio
MESSINA – Fino a pochi anni fa era solo uno spin-off all’interno del dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina. Oggi i soci di SmartMe hanno acquistato l’immobile centrale della zona industriale di Larderia. Fra i capannoni Asi sorge una palazzina servizi dove lavorano ingegneri “con le mani in pasta”. Così piace raccontare l’azienda all’amministratore Angelo Zaia. Con lui e i soci Giandomenico La Fauci e Francesco Alessi abbiamo visitato gli uffici. Dal piano in cui si progetta a quello in cui si produce.
Ecco come nascono le schede che comandano qualsiasi oggetto tecnologico. Da quei piccoli quadratini di colore verde può dipendere un’intera città: SmartMe, ad esempio, sta lavorando al progetto che renderà Caltanissetta una città smart. Dal controllo del traffico ad un sistema per monitorare i parcheggi.
La piccola “Silicon Valley” della zona sud di Messina si apre ad altre aziende: al suo interno, infatti, c’è un intero piano dedicato al coworking. Alcune imprese ci lavorano già e altre ne arriveranno. “E’ un modo non solo di sfruttare gli spazi inutilizzati e affittarli ad altri, ma anche per creare collaborazioni”, spiega Giandomenico La Fauci. Infatti le aziende che gravitano all’interno di SmrtMe, sotto forma di co-working, si occupano direttamente o non di tecnologia.
Il responsabile del settore produzione, Francesco Alessi, ci presenta la scheda che hanno voluto chiamare “Arancino” come simbolo della loro messinesità. Nel suo staff anche il giovane studente Simone Zappalà. Ha iniziato a lavorare qui come tirocinante grazie al progetto del Comune di Messina “L’estate addosso”, si è talmente appassionato alla materia da decidere di intraprendere gli studi in Ingegneria. “Adesso studio e lavoro contemporaneamente”, racconta.
Ultimo progetto in cantiere è quello della formazione di un’academy, rivolta a persone interessate all’Intelligenza Artificiale, che non siano necessariamente dei tecnici.
L’amministratore Zaia, insieme ai soci, ha avviato una serie di misure per migliorare il welfare aziendale. Ai dipendenti viene fornita la spesa alla fine del turno di lavoro o portata l’auto al lavaggio. “Per poter crescere come azienda c’è bisogno di coccolare i dipendenti. Ci teniamo a sviluppare un’amicizia oltre ad un rapporto di lavoro, in modo tale che nessuno si senta un numero ma una parte centrale dell’azienda”, conclude.