Raccontano gli abitanti del Villaggio Unrra, come fino agli anni ‘70 la spiaggia fosse un angolo di paradiso per bagnati e pescatori, a pochi passi dal centro abitato. L’edilizia industriale sfrenata prima, e l’incuria poi, hanno negato per 50 anni l’accesso al mare, trasformando il litorale di Contesse in una discarica di spazzatura e lamiere, muri senza tetti e scheletri di ferro.
Da quest’anno, grazie all’interesse di alcuni volontari di #isamupubbirazzu, la spiaggia è tornata finalmente accessibile: “È un lavoro partito da lontano” ci racconta Alessandro Brigandì, mente e braccia del gruppo “Abbiamo ripulito il sottopasso della stazione, rendendo decoroso l’accesso al mare. Abbiamo trovato la collaborazione delle istituzioni da subito, per questo ringrazio Messina Servizi per aver posizionato un’isola ecologica per la raccolta differenziata in spiaggia e l’Amam per aver istallato una doccia”. La spiaggia si trova a pochi passi dall’uscita della stazione della Metro Ferrovia di Contesse, un’opportunità in più per il rilancio.
Gli abitanti della zona hanno capito l’impegno e gradito, tornando a frequentare quel tratto di spiaggia dopo tantissimi anni. Resta ancore tanto da fare, vanno bonificate alcune strutture e messo in sicurezza l’accesso all’arenile, ma come ci ha detto Giuseppe, messinese emigrato al nord: “Torno a Messina ogni estate da anni, ricordo l’abbandono di quest’area, avere delle spiagge cosi e non poterle utilizzare è veramente un peccato. Quest’anno ho visto dei piccoli segnali, la doccia, i cestini, sono piccole conquiste ma grandi passi”.