Rilancio dei lavori pubblici e della libera professione. La proposta dell’Ordine degli Ingegneri

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mercoledì 09 Marzo 2016 - 08:42

Il presidente Trovato ed il consigliere delegato Sottile si rivolgono al presidente Crocetta, all’assessore Pistorio e alle deputazioni regionali e nazionali

Creare le condizioni per favorire, tramite il pieno utilizzo delle risorse comunitarie, il rilancio dei lavori pubblici. E’ l’obiettivo dell’Ordine degli Ingegneri, che esprime grande apprezzamento per l’avvio da parte della Regione del “Patto per il Sud”. Ma l’iniziativa, secondo gli ingegneri messinesi, rischia di fallire se prima non viene risolto il problema dell’affidamento dei servizi di ingegneria, con particolare riguardo alla progettazione e direzione dei lavori. “E’ indispensabile – scrivono il presidente Santi Trovato e il consigliere delegato Carmelo Sottile – fare una netta distinzione fra i ruoli di controllore e controllato, affidando la progettazione e direzione lavori a professionisti esterni all’Amministrazione ed attribuendo alla struttura tecnico-amministrativa interna il compito di effettuare tutti i controlli correlati. Viceversa il risparmio sui costi di progettazione si traduce in un abbassamento della qualità che spesso comporta un notevole aggravio dei costi di esecuzione dei lavori di ordine di grandezza nettamente superiore. La spiegazione di ciò è riconducibile al fatto che i tecnici dipendenti degli Enti, spesso sotto organico e quotidianamente impegnati nei compiti d’istituto, non hanno la possibilità, in termini di tempo ed attrezzature tecnologiche, di redigere progetti che richiedono un approfondimento ed un tempo di elaborazione tale da distoglierli completamente dai principali compiti di istituto e di servizio alla collettività. La necessità di affidare i servizi di ingegneria a tecnici esterni viene peraltro sancita dalla normativa vigente che richiede ai professionisti una serie di requisiti che dimostrino la competenza nello specifico settore. Tale analoga garanzia non è invece richiesta ai tecnici interni agli Enti, con conseguente scadimento dell’attività progettuale e disparità di trattamento fra tecnici delegati agli stessi compiti”.

L’Ordine degli ingegneri propone alla deputazione regionale e nazionale di farsi promotrice di una strategia finalizzata al rilancio del settore della libera professione e nel contempo alla concreta attuazione del Patto per il Sud. Tre i punti fondamentali: l’affidamento dei servizi a professionisti in possesso di determinati requisiti; l’incentivazione del Fondo di Rotazione per l’anticipazione delle spese per la progettazione, con le somme derivanti dal ribasso d’asta di tutti i lavori pubblici appaltati nel territorio regionale; l’istituzione di una apposita sezione presso le sedi provinciali dell’Urega con le finalità di attuare tutte le procedure per l’affidamento dei servizi di ingegneria. “Solo così – concludono – potrà essere realmente avviato il rilancio occupazionale, soprattutto dei giovani”.

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