Tir in città. Non solo pericoli, ma anche inquinamento ambientale e acustico

Tir in città. Non solo pericoli, ma anche inquinamento ambientale e acustico

Giovanni Brancatelli

Tir in città. Non solo pericoli, ma anche inquinamento ambientale e acustico

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giovedì 05 Settembre 2013 - 07:45

Livelli di inquinamento oltre la legge in diverse zone della città, in particolare viale Boccetta e via La Farina, le strade maggiormente attraversate dai mezzi pesanti. Nefasti gli effetti sulla salute. Ennesimo risvolto di una vicenda rimasta irrisolta per troppo tempo

L'inquinamento acustico è causato da un'eccessiva esposizione a suoni e rumori di elevata intensità. Questo può avvenire in città e in ambienti naturali. La legge n. 447/1995 art. 2 fornisce la definizione di inquinamento acustico: “l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con le normali funzioni degli ambienti stessi”.

Messina, come sappiamo soffre da tempo dei mali dovuti all'eccessivo traffico urbano e all'attraversamento di mezzi pesanti. Da anni, il Comune, a norma della legge sopra richiamata, effettua rilevazioni di monitoraggio ambientale (costante) del rumore derivante dal traffico veicolare (e pubblicamente visibile sul sito del Comune http://mobilitamessina.it/monitoraggio-ambientale), dal cui rapporto annuale ne emerge l'uso, fatto dall'Amministrazione, di mera misurazione dei livelli di traffico veicolare. Dalle misurazioni emerge altresì che in alcune zone della città,Via La Farina e Viale Boccetta su tutte, vi è il costante superamento dei limiti fissati dalla legge 447/1995 per quelle date zone urbane, e che di questo superamento eccessivo, nei rapporti annuali, non vi è alcun allarme per gli effetti sulla salute dei cittadini che vivono in prossimità di quelle vie. L'attenzione della varie amministrazioni sembra essere stata rivolta soltanto alla mobilità o alla viabilità (ore impiegate nel traffico, incidenti, mezzi pesanti) e non agli effetti sulla salute dei cittadini, per la quale non vi è cenno, né la previsione di strumenti atti a contrastare questi effetti.

Cosa dice la legge

Innanzitutto è sempre importante ricordare il principio costituzionale della tutela della salute all'art 32: " La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività.”

La sopra richiamata legge n.477 del 1995, affida agli enti locali il compito di sorveglianza e identificazione delle zone acustiche nei centri urbani in relazione alle attività relative, e per ogni zona ne richiama i limiti assoluti di esposizione al rumore. Per le aree non prevalentemente industriali (fino alla IV zona) i limiti imposti attualmente dai dispositivi di legge, sono di 65 Leq (Livello Equivalente) DeciBel durante il giorno e 55Leq DB per la notte. Per legge inoltre vige sempre il criterio differenziale che “punisce” un rumore che eccede di 5 DB, di giorno e 3DB di notte, i livelli sonori “di fondo”.

Nel corso del 2012 il valore diurno riscontrato è stato superiore al limite di +5 DB in Via La Farina, e +6,5 DB sul Viale Boccetta. I valori notturni superano i limiti di ben 13,5 DB (68,5) in Via La Farina e 12,5 DB (67,5) sul Viale Boccetta.

Nonostante l'ultimo rapporto annuale dia gran parte della responsabilità di ciò ai Tir, le stesse rilevazioni evidenziano che, nonostante l'interruzione dovuta allo sciopero dei trasportatori, i livelli sono rimasti ancora al di sopra dei limiti di legge. Non per questo la previsione dell'attuale amministrazione di fermare definitivamente il passaggio dei mezzi pesanti, sarà priva di effetti positivi sull'inquinamento. Ma un contrasto all'inquinamento acustico non si esaurisce certo con ciò. Pendiamo però con soddisfazione la volontà dell'Amministrazione di voler iniziare dallo slegare per sempre il destino di Messina da quello dei Tir.

Effetti sulla salute

Vari organismi nazionali e internazionali, come L'Organizzazione Mondiale della Sanità hanno cercato negli anni di fissare i parametri entro i quali il rumore diventa elemento di fastidio capace di provocare danni alla salute. Sono state riscontratepatologie uditive (deterioramento e decadimento della funzione uditiva) e effettiextra-uditivi su: l'apparato cardiocircolatorio (ipertensione, ischemia miocardica); apparato digerente (ipercloridria gastrica, azione spastica sulla muscolatura liscia); apparato endocrino; apparato neuropsichico (quadri neuropsichici a sfondo ansioso con somatizzazioni, insonnia); affaticamento; diminuzione della vigilanza e della risposta psicomotoria.

L’Organizzazione mondiale della sanità definisce i livelli desiderabili per alcune attività fondamentali. Questi parametri sono incompatibili con i livelli riscontrati costantemente nelle zone suddette (Via La Farina, Viale Boccetta; ma anche in altre zone cittadine), soprattutto se consideriamo che in queste zone, vi è la presenza di scuole, dove il rispetto dei rumori è maggiormente importante per la crescita e lo sviluppo dei nostri bambini, nonché per la salute di chi ci lavora. Se pensiamo al viale Europa, riscontreremo la precaria "posizione" di un ospedale come il Piemonte.

Il rispetto e l'attenzione riguardo i problemi causati dall'inquinamento acustico è il dovere di un Comunità che avendo a cuore la salute dei propri cittadini, garantisce loro una qualità della vita minima per la crescita e lo sviluppo di tutti.

Provvedimenti possibili

Impiego di forze dell'ordine per contrastare emissioni illegali ed eccessive (motorini truccati, moto di grossa cilindrata, veicoli non revisionati o superanti i limiti di velocità)

Impiego di materiali e asfalti fonoassorbenti.

Individuazioni di nuovi limiti al traffico veicolare, quantitativi, qualitativi o relativi a fasce orarie, o a giorni della settimana (es. domenica).

Individuazioni di progetti prioritari per la modifica della dimensione e degli elementi stradali (carreggiata, alberi, barriere fonoassorbenti, piste ciclabili).

La citazione

“Il chiasso è la più impertinente di tutte le interruzioni, poiché interrompe, anzi perfino spezza i nostri pensieri. Ma dove non vi è nulla da interrompere, il chiasso non sarà avvertito in modo particolare”- Arthur Shopenhauer, Parerga e paralipomena, 1851.

9 commenti

  1. Ma se in trent’anni non sono mai intervenuti allo svincolo di boccetta mai una modifica…pannelli fonoassorbenti per il liceo ????? Menefreghismo da Provvidenti a Buzzy ….

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  2. scusate mi sembra di aver visto qualche TIR sul viale europa……. speriamo che regga

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  3. DOBBIAMO COMBATTERE PER IMPEDIRE LO SCEMPIO DI MONTALTO, lo farò con il copia incolla di questo commento e dei suoi link su tutti i primi articoli dell’home page di TempoStretto. Non possiamo permettere che si costruisca sotto l’unico belvedere rimasto, il Santuario di Montalto, quello di Cristo Re è oramai perduto per il nostro sguardo simile a volo d’uccello sull’antica Urbs Messana. Per avere un’idea di come cambierà il paesaggio, pensate a quella palazzina sulla destra, ancora più alta sotto il Santuario. ESISTE LA SOPRINTENDENZA AI BENI CULTURALI E AMBIENTALI DI MESSINA?
    http://img577.imageshack.us/img577/7682/tkr.png
    http://img33.imageshack.us/img33/5717/rj7.PNG

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  4. Buttiamo fuori dalla città tutti i TIR. O da tremestieri, oppure che si imbarcassero da Catania!! W i Bagni Vittoria, sempre! Hanno ucciso questa città quando hanno deciso di fare soldi con i traghetti. BASTA !

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  5. Tra i provvedimenti possibili si sono dimenticati di citare “un bel raddoppiamento dell’EcoTAss”, come provvedimento clou e certamente risolutivo dei problemi acustici e ambientali!!!
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    …sto scherzando!!! 😉

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  6. velista anonimo 5 Settembre 2013 14:35

    il trasporto dei TIR e’ operato da aziende
    dove sono occupati un migliaio di persone.
    A questi lavoratori fanno capo delle famiglie,
    che con questo lavoro vivono in citta’.
    E’ come se a Torino non volessero la fabbrica della Fiat
    perché inquina troppo. A meno che a Messina non si decida
    di chiudere tutte le aziende.
    Per il resto l’ecopass e’ una tassa comunale di tipo turistico
    nei principi ispiratori cioè
    ” se ti rechi in una localita’ ed inquini paghi la tassa comunale ”
    in alternativa non ci vai …
    mi chiedo ma i TIR hanno altre alternative ?
    forse prendere altri vettori e quindi navi di altre aziende non cittadine ?
    Bisogna invece aspettare il nuovo porto di Tremestieri e chiedersi
    chi ha redatto il progetto o fatto la gara etc etc etc

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  7. Ma NO!!!
    Invece quant’è bella una ridente “palazzata”, poi ci disegniamo sopra il mare, lo stretto e perfino la stele della Madonnina del porto…
    Son pure d’accordo a costruire dei bei palazzoni proprio davanti alle ville dei signori “palazzinari” che intendono costruire a montalto, così…per “par condicio”…

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  8. FATELI IMBARCARE E SBARCARE DA CATANIA E/O DA MILAZZO!!! (Ricordo che Tremestieri fa parte di Messina e l’inquinamento è già aumentato anche lì)

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  9. Ma si! Mandiamoli a Catania o a Palermo perchè a Messina? E mandiamo a casa pure i dipendenti chi se ne frega tanto i posti di lavoro prolificano, specialmente a Messina. Invece di sparare c….e a vanvera bisogna trovare la soluzione semplicissima la VIA DEL MARE!!!!

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