"E' stato un periodo molto complesso, ma anche se fa poco clamore sono state compiute azioni importanti"

“Si conclude un percorso durato 5 anni che per me ha rappresentato un banco di prova non da poco”, così la Presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, che ha presieduto ieri l’ultima seduta d’aula della consiliatura (emergenze e imprevisti esclusi).

“È stato un periodo molto complesso, soprattutto per via dei tormentati rapporti tra il Consiglio e l’Amministrazione, per l’instabilità determinata dalle controversie interne ai partiti che hanno avuto ricadute sulla fisionomia di un’aula che lascio decisamente diversa, nella sua composizione, rispetto al primo giorno di lavori. Purtroppo la città non esce bene da questo quinquennio nel quale una forte inadeguatezza governativa ha dimostrato che le buone intenzioni, di chi si propone di amministrare un ente locale, non bastano e devono essere suffragate da umiltà, esperienza e consapevolezza. D’altra parte, anche se fa poco clamore, delle azioni importanti sono state compiute e mi onoro di chiudere questo mio percorso da Presidente sapendo di essermi occupata dell’emergenza abitativa, dei servizi sociali, di essermi spesa a favore dell'assegnazione di immobili pubblici ad associazioni e poli Arci per lo svolgimento delle proprie attività; di aver lavorato instancabilmente per la nomina di un garante per la disabilità e di aver lottato per quello per l’infanzia; dissesto idrogeologico, mercati e risanamento, tema a me molto caro. Tanti, tantissimi sono stati i momenti che conservo nel mio personale album dei ricordi e che hanno avuto per me una rilevanza significativa: la promozione di una campagna per sensibilizzare i giovani al dramma della violenza di genere, la difesa della continuità territoriale, della permanenza della Camera di Commercio a Messina quando se ne paventava la chiusura, il dialogo sempre aperto con i lavoratori delle partecipate anche nei momenti di massimo malcontento, nonché l’apertura di tavoli di confronto e la convocazione di consigli aperti su temi complessi e spesso difficili. Su argomenti oggetto di dibattito al livello governativo mi sono fatta portatrice del sentire del nostro territorio, cercando di dare spazio alla voce di Messina, offrendo la possibilità a tutti gli attori istituzionali e sociali di dire la propria nella casa comunale che è il cuore dell’attività istituzionale cittadina. Ringrazio i miei colleghi, molti dei quali, nonostante le vedute spesso differenti, sono stati compagni in un cammino arduo e davvero ricco di emozioni. Ringrazio soprattutto la mia città che spero d’aver rappresentato con il massimo dell’imparzialità nelle sedi istituzionali e non. Il mio obiettivo è sempre stato quello di anteporre a tutto l’immagine di Messina, superando steccati di differenze partitiche e persino giudizi personali, facendomi portavoce della collettività. Si chiude così un quinquennio di lavori d’aula: a chi verrà dopo l’eredità di dover gestire quanto non si è potuto portare avanti per colpe terze (non punto il dito sempre e solo sulla giunta) e il fardello di una responsabilità immensa. Il futuro Presidente del Consiglio comunale sappia fare da eco in modo incondizionato ad una città che ha mille e più facce, senza dimenticare le frange più deboli e le periferie”, prosegue la Barrile che, da candidata sindaco, sta facendo di questi temi i principali del suo programma. "In bocca al lupo alla mia città, che continuerò a rappresentare fino alla chiusura del mio mandato ed a servire sempre, senza risparmiare alcuna energia".