Nei giorni scorsi la querelle tra il commissario del Policlinico Vullo e il Rettore Cuzzocrea. Un botta e risposta dietro al quale sembra esserci un retroscena
LA LETTERA DI VULLO
Nella lettera inviata all’assessore regionale alla sanità Razza ed all’Ansa, il commissario del Policlinico Michele Vullo fa riferimento alla decisione di non confermarlo nel ruolo in applicazione alla sentenza della Corte Costituzionale che a luglio ha dichiarato illegittimi 10 commissari di Aziende sanitarie ed ospedaliere. Decisione che Vullo sul piano politico definisce legittima. Il manager invece si sofferma su una nota che il Rettore Cuzzocrea ha mandato all’assessore “nella quale chiede la mia testa” (Cuzzocrea ha poi replicato spiegando che nella nota ha semplicemente richiesto l’applicazione della sentenza).
Vullo sostiene che dietro la nota del Rettore (per la quale preannuncia di voler adire alle vie legali), ci sarebbe una sorta di “ritorsione” per alcune azioni da lui fatte nella qualità di commissario
“Sarei inadeguato, secondo il Rettore, perché venuto a conoscenza, dopo oltre un mese dell'accaduto, che era stata dimenticata una pinza nell'addome di un paziente, successivamente morto, ho provveduto ad informare l'autorità giudiziaria; sono inadeguato perché di fronte al minacciato blocco dell'attività della chirurgia vascolare, per assenza degli ecografi, ho avviato una ricognizione sui canoni di manutenzione verificando che l'AOU G. Martino paga annualmente canoni di manutenzione per 68 ecografi di cui gran parte sottoutilizzati; sono inadeguato perché di fronte all'ulteriore richiesta di acquisti di ecografi, chiaramente di nuova generazione, ho espresso l'opinione che prima era opportuno fare chiarezza sulle attrezzature sottoutilizzate; sono inadeguato perché ho dotato, come precedentemente fatto al Papardo, i blocchi operatori di tecnologie in grado di garantire l'esame istologico in estemporanea dentro i 15 minuti; sono inadeguato perché ho verificato che presso l’AOU Martino i tempi di realizzazione degli esami in estemporanea non sono tracciati, venendo meno ad obblighi di legge ed al dovuto rispetto e tutela dei pazienti in larga parte oncologici". ”
LA REPLICA DEL RETTORE CUZZOCREA
Immediata la replica del Rettore Cuzzocrea che ha sì mandato la lettera alla Regione, ma in merito al rispetto della sentenza della Corte Costituzionale.
“Con enorme stupore, leggo le dichiarazioni del Commissario dell’AOU Policlinico ‘G. Martino’ dott. Michele Vullo, il quale inopinatamente mette in relazione una mia lettera inviata all’Assessorato regionale alla Sanità con episodi di malasanità e cattiva gestione. In realtà, come mio dovere, ho chiesto all’assessore con nota del 2 agosto 2018 di assumere gli opportuni provvedimenti conseguenziali alla sentenza n. 159 del 2018 della Corte Costituzionale, con cui si dichiarava l’illegittimità dell’art. 3 della Legge Regionale siciliana dell’1 marzo 2017, in base alla quale il dott. Vullo era stato nominato commissario dell’AOU. Ribadisco inoltre il fermo impegno, nell’interesse dei pazienti ed a tutela dell’istituzione universitaria e dei colleghi che operano all’interno dell’AOU Policlinico, nel contrastare qualsiasi fenomeno di cattiva gestione e nel denunciare, senza alcuna remora, eventuali casi di malasanità”.