Sanità, la fermezza della Regione e gli stracci volanti al Policlinico

Sanità, la fermezza della Regione e gli stracci volanti al Policlinico

Sanità, la fermezza della Regione e gli stracci volanti al Policlinico

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domenica 16 Settembre 2018 - 05:00

Nei giorni scorsi la querelle tra il commissario del Policlinico Vullo e il Rettore Cuzzocrea. Un botta e risposta dietro al quale sembra esserci un retroscena

Quando nel 2008 alcuni medici si presero a pugni in sala operatoria, in presenza di una partoriente allibita, all’allora Assessore Regionale della Salute Massimo Russo bastò apprendere la notizia verbalmente per inviare un gruppo di ispettori al Policlinico di Messina a verificare l’accaduto. Si parlò del fatto per giorni in tutta la Sicilia e non solo, anche il Ministro della Salute volle fare la sua parte in armonia con la ferma determinazione dell’Assessore di punire i responsabili, e la notizia fu data anche nelle edizioni nazionali dei telegiornali. Ovviamente anche la Procura della Repubblica si interessò della vicenda.
Sono passati esattamente dieci anni e sempre a Messina, sempre al Policlinico, piuttosto che pugni, volano stracci. Il vertice del Policlinico, il Commissario Straordinario Vullo accusa con una lettera all’Assessore Razza – per la verità diffusa “urbi et orbi” – di avere denunciato alcuni medici del reparto di chirurgia di fatti gravissimi e dichiara che sulla base di quella denuncia, il Rettore Cuzzocrea avrebbe chiesto la sua testa. Dichiara anche che nella sua Azienda ci sono aspetti poco chiari in merito agli appalti e in particolare sull’acquisto di ben 68 ecografi e di altre attrezzature per analisi estemporanee per evidenziare tumori della mammella.
Ben altro che una scazzottata tra bulli in sala operatoria, dove lo spettatore era una povera signora in attesa di partorire. Qui le vittime sono istituzioni e i cittadini, i pazienti.
Qui gli spettatori siamo tutti noi, ma più che la denuncia colpisce ancora una volta la “fermezza” della regione. Stavolta però “fermezza" nel senso che nessuno si è mosso. Non è successo niente.
F. Divino
(Leggi qui l'articolo sulla querelle e sulla decadenza di Sirna e Vullo)

LA LETTERA DI VULLO

Nella lettera inviata all’assessore regionale alla sanità Razza ed all’Ansa, il commissario del Policlinico Michele Vullo fa riferimento alla decisione di non confermarlo nel ruolo in applicazione alla sentenza della Corte Costituzionale che a luglio ha dichiarato illegittimi 10 commissari di Aziende sanitarie ed ospedaliere. Decisione che Vullo sul piano politico definisce legittima. Il manager invece si sofferma su una nota che il Rettore Cuzzocrea ha mandato all’assessore “nella quale chiede la mia testa” (Cuzzocrea ha poi replicato spiegando che nella nota ha semplicemente richiesto l’applicazione della sentenza).

Vullo sostiene che dietro la nota del Rettore (per la quale preannuncia di voler adire alle vie legali), ci sarebbe una sorta di “ritorsione” per alcune azioni da lui fatte nella qualità di commissario

“Sarei inadeguato, secondo il Rettore, perché venuto a conoscenza, dopo oltre un mese dell'accaduto, che era stata dimenticata una pinza nell'addome di un paziente, successivamente morto, ho provveduto ad informare l'autorità giudiziaria; sono inadeguato perché di fronte al minacciato blocco dell'attività della chirurgia vascolare, per assenza degli ecografi, ho avviato una ricognizione sui canoni di manutenzione verificando che l'AOU G. Martino paga annualmente canoni di manutenzione per 68 ecografi di cui gran parte sottoutilizzati; sono inadeguato perché di fronte all'ulteriore richiesta di acquisti di ecografi, chiaramente di nuova generazione, ho espresso l'opinione che prima era opportuno fare chiarezza sulle attrezzature sottoutilizzate; sono inadeguato perché ho dotato, come precedentemente fatto al Papardo, i blocchi operatori di tecnologie in grado di garantire l'esame istologico in estemporanea dentro i 15 minuti; sono inadeguato perché ho verificato che presso l’AOU Martino i tempi di realizzazione degli esami in estemporanea non sono tracciati, venendo meno ad obblighi di legge ed al dovuto rispetto e tutela dei pazienti in larga parte oncologici". ”

LA REPLICA DEL RETTORE CUZZOCREA

Immediata la replica del Rettore Cuzzocrea che ha sì mandato la lettera alla Regione, ma in merito al rispetto della sentenza della Corte Costituzionale.

“Con enorme stupore, leggo le dichiarazioni del Commissario dell’AOU Policlinico ‘G. Martino’ dott. Michele Vullo, il quale inopinatamente mette in relazione una mia lettera inviata all’Assessorato regionale alla Sanità con episodi di malasanità e cattiva gestione. In realtà, come mio dovere, ho chiesto all’assessore con nota del 2 agosto 2018 di assumere gli opportuni provvedimenti conseguenziali alla sentenza n. 159 del 2018 della Corte Costituzionale, con cui si dichiarava l’illegittimità dell’art. 3 della Legge Regionale siciliana dell’1 marzo 2017, in base alla quale il dott. Vullo era stato nominato commissario dell’AOU. Ribadisco inoltre il fermo impegno, nell’interesse dei pazienti ed a tutela dell’istituzione universitaria e dei colleghi che operano all’interno dell’AOU Policlinico, nel contrastare qualsiasi fenomeno di cattiva gestione e nel denunciare, senza alcuna remora, eventuali casi di malasanità”.

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