Lo dice il direttore generale del Comune di Messina, Salvo Puccio. Dopo la messa in sicurezza della costa si passerà al ripristino delle tre aree di Pace, Paradiso e Contemplazione
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Le tre aree di sosta sono chiuse da più di un anno (qui la cronistoria). I disagi per residenti e commercianti della zona sono stati tantissimi, soprattutto nel periodo estivo in cui i villaggi si popolano di vacanzieri e messinesi in ferie. Ecco perché non sono mai iniziati i lavori per il ripristino dei parcheggi di Pace, Paradiso e Contemplazione.
Prima dei parcheggi la messa in sicurezza della costa
Prima di intervenire sulle stesse aree era necessario mettere in sicurezza la costa. Come si vede dalle immagini le onde lunghe del mare continuano a scavare fin sotto le aree di parcheggio e portano via sempre più sabbia. I muretti che delimitavano la zona sono finiti in spiaggia già da un po’ di tempo, così come la pavimentazione del tratto più a mare del parcheggio stesso. Il primo intervento da fare è quindi quello di rifioritura e salpamento dei massi a mare. Le barriere già esistenti, infatti, verranno rese più robuste con l’aggiunta di altri blocchi in calcestruzzo. Proprio la realizzazione di questi grandi blocchi ha rallentato i lavori.
Lavori affidati a maggio 2022
L’affidamento alla ditta era stato fatto a maggio del 2022, alla presenza dell’assessore Francesco Caminiti, del direttore generale del comune di Messina Salvo Puccio e del commissario straordinario al dissesto idrogeologico Maurizio Croce.
1100 blocchi per rifiorire pennelli e barriere del litorale ionico
I massi sono stati realizzati in un cantiere del Porto di Tremestieri. Ne serviranno 1100 per proteggere dalle mareggiate circa 10 km di litorale messinese, con l’obiettivo di rifiorire pennelli e barriere frangiflutti del tratto di mare compreso tra Capo Peloro e torrente Zafferia.
Per coprire la zona antistante i tre parcheggi della litoranea ne serviranno un centinaio. Verranno portati a destinazione via terra, mentre gli altri destinati alle altre aree saranno trasportati con delle zattere, chiamate in gergo pontoni. “Ora che i massi sono in parte pronti – dice il direttore generale del Comune di Messina, Salvo Puccio – si potrà procedere con il loro posizionamento e di conseguenza con il ripristino delle tre aree di parcheggio”.
Questo tipo di intervento non farà altro che deturpare il paesaggio della riviera ionica messinese in particolar modo nella zona nord e a provocare un’ulteriore erosione costiera senza alcun ripascimento né nelle zone limitrofe agli interventi programmati. La soluzione alternativa poteva essere quella di fare dei frangiflutti lontani dalla costa circa 100 150 m e creare una diga foranea affinché spezzassero il moto ondoso prima di arrivare a terra. tenete bene a mente questo messaggio e ne riparleremo fra poco meno di un anno
Più che commentare dovrebbe essere la procura a indagare su questa procedura
Fine lavori????? Come il viadotto ritiro, le bretelle Dell Annunziata o il Porto di Tremestieri????
Sarà la terza o quarta volta che leggiamo di un inizio lavori, che poi regolarmente, non iniziano mai, lasciando tanti onesti cittadini e commercianti contribuenti, in profonda crisi. Sarà l’ennesima incompiuta del territorio
Ma quale ripascimento è stato fatto a Torre Faro?
Nessun puntone è venuto a mettere alcun masso!
Neanche con il binocolo lo abbiamo visto…Gli ultimi massi sono stati posizionati 15 anni fa. Ora fra quelli caduti sul fondo, queli spaccati e quelli logorati dall’evidente azione erosiva, ne è rimasto qualcuno che si sbriciola giorno dopo giorno.
Qui, dove con le belle giornate e con il sole caldo tutto appare meraviglioso, vorrei che i “competenti” venissero quando soffia lo scirocco e le mareggiate portano il mare dentro casa…loro che vengono a conoscenza, a loro dire, quando fatti spiacevoli si verificano, che vengano con il mare in tempesta a vedere il mare dentro casa!
Buongiorno,
verificheremo, grazie per la sua segnalazione. Cordiali saluti