Ospedale Piemonte. 15 ragazzi down imparano le tecniche salvavita

Ospedale Piemonte. 15 ragazzi down imparano le tecniche salvavita

Giuseppe Fontana

Ospedale Piemonte. 15 ragazzi down imparano le tecniche salvavita

venerdì 03 Maggio 2024 - 10:50

Parteciperanno a un corso Blsd (Supporto di Base delle Funzioni Vitali e Defibrillazione)

MESSINA – Si chiama “Insieme per la Vita” ed è un’iniziativa organizzata dall’Irccs Bonino Pulejo, in collaborazione con l’Associazione Italiana Medicina delle Catastrofi, per le sezioni di Reggio Calabria, Messina-Milazzo, Catania e Catanzaro dell’Associazione Italiana Persone Down. Ci saranno 15 ragazzi con sindrome di down che dalle 10 all’ospedale Piemonte parteciperanno al corso e impareranno le tecniche Blsd, Basic Life Support and Defibrillation (Supporto di Base delle Funzioni Vitali e Defibrillazione).

“Questo è un corso salvavita – dice il sindaco Federico Basile -. C’è il logo del Comune, non perché vogliamo esserci e basta, ma perché vogliamo essere al fianco di queste iniziative. Non è smania di conferenza, ma vogliamo dimostrare che il Comune c’è e che lavorando insieme a partner che sanno cosa fare possiamo arrivare alla cittadinanza. Queste iniziative vanno fatte e riproposte”.

Il direttore generale dell’Irccs Bonino-Pulejo Maurizio Lanza ha poi ringraziato: “E’ una sinergia eccezionale per veicolare un messaggio di fondamentale importanza, perché non si parla soltanto del corso ma di attenzione a queste tematiche. L’Irccs ci lavora da tempo. Questi corsi Blsd servono a salvare vite umane e già basta questo per capire la valenza sociale. Noi siamo esperti, abbiamo fatto oltre 40 corsi già, ma stavolta ci rivolgiamo all’esterno a persone con fragilità, e vogliamo lanciare un messaggio: la persona fragile deve essere integrata sempre di più. Serve sensibilizzare sui temi dell’inclusione, dobbiamo porre l’asticella sempre più in alto”.

“Iniziative in cui la persona con disabilità è protagonista sono fondamentali anche per cambiare a livello culturale e abbattere gli stereotipi – aggiunge la garante Tiziana De Maria -. Spesso le persone con disabilità sono viste come qualcuno di cui prendersi cura. L’idea deve essere diversa: le persone con disabilità hanno diritto a vivere una vita piena e il messaggio che una persona con sindrome di down possa salvare una vita è fondamentale”.

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