Ieri il dirigente Cucè che ha gestito le attività per uscire dall'emergenza ha tracciato un bilancio positivo e spiegato com'è stato possibile riuscire a ripulire la città. CapitaleMessina ora chiede ad Accorinti e Ialacqua perché i cittadini hanno dovuto subire mesi di disservizi
«A quanto pare è vero che da quando è stata costituita la “task force” di Messinambiente coordinata dal dirigente Cucè , l’efficienza della raccolta dei rifiuti a Messina è sensibilmente migliorata. La notizia ci conforta e ci auguriamo che non sia un fenomeno transitorio. Ma una domanda al signor Sindaco vorremmo porla: vuole spiegare ai cittadini messinesi che convivono da mesi, anzi da anni, con i cumuli di spazzatura per le strade, cosa è cambiato in questi ultimi 10 giorni?». A porre l’interrogativo è CapitaleMessina che commenta i buoni risultati ottenuti in questi giorni dalla nuova organizzazione che si è data Messinambiente per superare l’emergenza (VEDI QUI). Il movimento riflette sul fatto che in questi dieci giorni di certo non può essere cambiato il quadro dei rifiuti, sia a livello cittadino che a livello regionale: le discariche sono sempre ai limiti dell’intasamento, l’impianto di Pace è ancora chiuso, così come le isole ecologiche, il personale ed i mezzi di Messinambiente sono sempre gli stessi, i cittadini “incivili” non sono emigrati. E allora?
CapitaleMessina riprende le parole che il dirigente Natala Cucè ha rilasciato al nostro giornale: “quello che fino ad oggi probabilmente era mancato era proprio un coordinamento tra il servizio di raccolta e quello di trasporto in discarica”. Quindi per la transitiva saremmo rimasti sommersi dai rifiuti per anni solo perché mancava “un coordinamento tra raccolta e discarica”?
Per CapitaleMessina “queste parole costituiscono un grave j’accuse nei riguardi dei responsabili politici, Sindaco ed assessore al ramo, e gestionali, la dirigenza di Messinambiente attuale e pregressa, del sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. I cittadini hanno il diritto di sapere se hanno sofferto disagi immani, in questi anni, anche a causa di una semplice carenza organizzativa. Aspettiamo risposte da chi di competenza, pur consapevoli, con gramsciano pessimismo della ragione, che difficilmente arriveranno”.
Natale Cucè è un dirigente di Messinambiente e come tale immagino sia alle dipendenze di Calabrò.
La domanda di Capitale Messina è lecita ma andrebbe rivolta alla gestione interna in Messinambiente e non all’assessore Ialacqua o al Sindaco.
Non sono loro a gestire la società dal punto di vista organizzativo, non sono loro a formare i gruppi di lavoro e non sono loro a decidere come e in che percentuale impegnare il personale.
Ci spieghino come mai cotanto miracolo “cucettano”.
C’è qualcuno che crede ai miracoli qui?
Si, bravi. Ma fatevi anche un giro da Villafranca verso Messina…
Sono sicuro che di lavoro ne avreste a volontà!
la verita è che non hanno mai voluto risolvere un problema…perche se gli uomini e i mezzi sono gli stessi, sarebbero tutti ada prendere a calci nel c..o
A margine per la redazione di tempostretto : ma avete qualche parente che lavora a Messina Ambiente?
Mi raccomando però non toccate le erbacce sui marciapiedi con allegati topi e….mutandine perderemmo la dichiarazione di siti UNESCO patrimoni dell’umanità. Meno male che i netturbini di Messina Ambiente non spazzano i semini che poi diventano un…..verde alternativo, ecco. “Tramp pis no uar”.