10 mila visitatori per la Sicilia alla Bit di Milano: trionfano cibo, miti, bellezze

10 mila visitatori per la Sicilia alla Bit di Milano: trionfano cibo, miti, bellezze

Emanuela Giorgianni

10 mila visitatori per la Sicilia alla Bit di Milano: trionfano cibo, miti, bellezze

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giovedì 13 Febbraio 2020 - 08:00

Un grande successo per la Sicilia alla Bit di Milano, la Borsa Internazionale del Turismo. Serve però una spinta per far crescere le presenze nella nostra isola

Eccellenza: è questo il leitmotiv della tre giorni milanese della Regione Siciliana, protagonista assoluta alla Bit 2020, Borsa Internazionale del Turismo, registrando un meritato sold out tra buyer e futuri turisti.

Diecimila mila i visitatori che hanno riempito di sorrisi e strette di mano lo stand più grande della manifestazione, con 850 metri quadrati allestiti all’insegna della più alta tecnologia, fusa con la raffinata tradizione, per vivere delle straordinarie esperienze immersive nel patrimonio storico, culturale, paesaggistico ed enogastronomico dell’Isola, sempre più amata a livello mondiale.

Un grande risultato, frutto del lavoro sinergico e stimolante degli assessorati al Turismo, Attività produttive, Beni culturali e dell’identità siciliana, oltre all’Istituto per l’incremento ippico, che hanno portato a fieramilanocity uno spaccato delle loro straordinarie realtà.

Turismo in Sicilia

“Nei prossimi anni, intendiamo superare le 30 milioni di notti in Sicilia – ha affermato l’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo, Manlio Messina – e fare perno sulla ‘diversa stagionalità’. Punteremo sulla valorizzazione dei grandi eventi e degli itinerari che sono stati presentati alla BIT. È un paradosso che nella nostra regione, con il suo clima e le sue peculiarità, il turismo si limiti al periodo che va da novembre a marzo. A tal proposito, ci stiamo impegnando affinché l’Isola diventi sempre più fruibile e facile da raggiungere, infatti l’aeroporto di Trapani e quello di Comiso, hanno ampi margini di crescita proprio come quello di Catania e di Palermo, permettendoci di rappresentare una delle destinazioni più ambite del Mediterraneo”.

Un obiettivo comune e vicino per il governo regionale, unito ai Comuni, ai distretti turistici e alle isole minori, che sono intervenuti durante la kermesse per mostrare tutta la determinazione, attraverso delle iniziative uniche avviate in ambito nazionale.

I piatti isolani

Chiude con un successo da guinnes, con oltre 8 mila piatti serviti, anche l’area dei cooking show, diretta dallo chef stellato Seby Sorbello, da cui ogni giorno sono promanati invitanti odori, che hanno “profumato di Sicilia” tutti padiglioni della manifestazione e deliziato i visitatori con le prelibatezze esposte sul tavolo dei sapori. Dalle busiate alla trapanese, alle pennette all’Eoliana; fino ai sedanini con fonduta di ragusano con pistacchio di Bronte sono state molto apprezzate, insieme alla spremuta d’arancia rossa.

Modica e il suo cioccolato

Riflettori perennemente puntati sul consorzio cioccolato di Modica IGP, che ha fatto gustare a tutti il prodotto tipico di una terra tutta da scoprire, attraverso il loro “tesoro zuccherato”.

I miti

Accoglienza e condivisione si sono confermati i punti forti della Regione, nel cui spazio, magnetica è stata la piramide di sale che ha fatto rivivere i mitologici viaggi fatti attraverso il mar Mediterraneo. Una Sicilia generosa che “si è offerta”, ogni visitatore ha portato con sé un pezzo di questa meravigliosa terra: piccoli “ricordi” di sale, simbolo di nuove sinergie.

Esclusiva l’esposizione del Museo archeologico di Gela di preziosissimi elementi del V secolo tra bassorilievi e vasi, a riprova della radicata tradizione equestre dell’isola, ma anche la variopinta rivisitazione del Satiro danzante di Mazzara del Vallo, con 20 teste in stile pop-art.

I pupi siciliani

Una confermata certezza è stata la famiglia Napoli, che, anche in questa edizione, ha dato ampio risalto all’opera dei Pupi Siciliani, patrimonio Unesco, e che ha messo la propria arte costantemente al servizio della promozione turistica con esibizioni e mostrando le tecniche di produzione dei burattini con i loro caratteristici elmetti.

Ma, dulcis in fundo, a far venire la pelle d’oca, ci hanno pensato il Maestro Giuseppe Milici, con la sua armonica a bocca, accompagnato al pianoforte da Nicola Pannarale, che, accolti da un bagno di folla, hanno eseguito le più emozionanti melodie del repertorio jazz, brani inediti e le celebri colonne sonore dei film d’autore.

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