Il M5S: dirigenti della Regione premiati per aver spedito le mail. La Procura apre un fascicolo

Il M5S: dirigenti della Regione premiati per aver spedito le mail. La Procura apre un fascicolo

Rosaria Brancato

Il M5S: dirigenti della Regione premiati per aver spedito le mail. La Procura apre un fascicolo

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giovedì 24 Marzo 2016 - 10:58

Dirigenti regionali che incassano premi di produttività per aver spedito le mail. Un costo per la Regione che si aggira sui 10 milioni di euro l'anno. Dopo la denuncia del M5S la Procura ha aperto un'indagine.

Riflettori accesi sui premi di produzione ai dirigenti della Regione. In alcuni casi le somme, secondo i 5Stelle sarebbero stati assegnati anche in base “all’invio di semplici mail”.

Ad aprire un fascicolo sulla vicenda è stata la Procura della Repubblica di Palermo dopo che il caso era stato sollevato dai deputati del M5S ed il grillino Ciaccio è stato ascoltato dagli inquirenti come persona informata sui fatti. “Gratificazioni economiche assegnate per tutti e per motivazioni spesso ridicole” ha ribadito il deputato.

Mentre la Regione Sicilia affonda ed è sull’orlo del default erano stati gli esponenti a 5Stelle a rilevare come i criteri per assegnare i premi di produzione ai dirigenti regionali fossero quantomeno opinabili.

Dopo la denuncia del movimento adesso è la procura che vuol fare luce sulle gratificazioni economiche che annualmente vanno ad appesantire la busta paga dell'esercito di dirigenti regionali anche per attività che dovrebbero essere operazioni di routine, come inviare una mail o usare internet.

Non si tratta di dettagli, dal momento che, stando alla denuncia dei pentastellati: “L'operazione nel 2013 e 2014 è costata alla casse regionali dieci milioni di euro l’anno. Nel 2015 la cifra complessiva dei “bonus” da elargire ai superburocrati è stata leggermente ritoccata al ribasso (solo 587 mila euro in meno), ma probabilmente per effetto di pensionamenti”.

Per studiare il caso i deputati del M5S hanno chiesto le schede di valutazione dei dirigenti a tutti gli assessorati . E’ saltato fuori che attività che dovrebbero essere la normale routine in qualsiasi ufficio, come l’uso della posta elettronica o di internet o la “protocollazione e archiviazione delle pratiche”, costituiscono “tappe” significative della scalata al premio.

“E non mancano – afferma il deputato Giorgio Ciaccio, che è stato ascoltato dagli inquirenti come persona informata sui fatti – le motivazioni generiche o al limite del comprensibile, che a nostro avviso tradiscono solo la volontà di regalare un premio ad ogni costo”.

I premi non sono solo sostanziosi (in alcuni casi possono arrivare anche a 12 e persino 17 mila euro lordi l’anno, la media è di circa 7 mila euro), ma sono pure per tutti. In attesa che entri in funzione l’Oiv (organismo indipendente di valutazione) la verifica del raggiungimento dell’obiettivo è attualmente demandata ai superiori dei dirigenti “scrutinati”, che finora hanno sempre promosso praticamente in massa. Lo “raccontano” le schede di valutazione, che riportano quasi tutte il massimo dei voti (100) o comunque dentro la fascia utile per consentire ai dirigenti di portare a casa le prebende (80 punti su 100).

Con dirigenti così bravi ed efficienti – afferma Ciaccio – la Regione dovrebbe brillare in tutti i settori, quando invece siamo sull’orlo della bancarotta. E’ ovvio che qualcosa non funziona e che questi premi non sono altro che insopportabili ed inopportune regalie, concesse, tra l’altro, a gente che porta a casa buste paga pesantissime”.

La vicenda è adesso sotto i riflettori della Procura. Non sbaglia Ciaccio quando mette in parallelo le condizioni della Regione, che sono sotto gli occhi di tutti e che hanno ridotto la nostra isola a dover “elemosinare” dal governo Renzi persino quello che ci spetta di diritto, ed i premi di produttività per dirigenti che vanno a rimpinguare stipendi già alti come punto di partenza. Ricordiamo che proprio il governo Crocetta, con l’Ars al seguito, ha ritenuto intoccabili le cifre destinate ai super burocrati e ai dirigenti, affondando persino in Assemblea un emendamento presentato dai 5Stelle che ne abbassava il tetto.

Rosaria Brancato

14 commenti

  1. SaltaLaMacchia 24 Marzo 2016 11:49

    Che schifo.

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  2. SaltaLaMacchia 24 Marzo 2016 11:49

    Che schifo.

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  3. Antonio Arena 24 Marzo 2016 13:56

    Hanno cancellato le Province ma avrebbero fatto meglio , prima, a cancellare la regione in primis quella siciliana, covo di ladri, raccomandati ( dove sono i concorsi)? ecc. non pronuncio altri epiteti altrimenti la redazione mi censura

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  4. Antonio Arena 24 Marzo 2016 13:56

    Hanno cancellato le Province ma avrebbero fatto meglio , prima, a cancellare la regione in primis quella siciliana, covo di ladri, raccomandati ( dove sono i concorsi)? ecc. non pronuncio altri epiteti altrimenti la redazione mi censura

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  5. Antonio Arena 24 Marzo 2016 14:02

    …..la Procura apre un fascicolo…. benissimo , ma tanto o apre un fascicolo, carpetta tomo eccecc. il risultato è sempre lo stesso , soldi e tempo sprecati, per un nulla di fatto, si troverà un appiglio legislativo con cui verranno salvati tanti culetti.

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  6. Antonio Arena 24 Marzo 2016 14:02

    …..la Procura apre un fascicolo…. benissimo , ma tanto o apre un fascicolo, carpetta tomo eccecc. il risultato è sempre lo stesso , soldi e tempo sprecati, per un nulla di fatto, si troverà un appiglio legislativo con cui verranno salvati tanti culetti.

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  7. Come si fa a non condividere i commenti di Antonio Arena e l’esclamazione di SaltaLaMacchia. Era il mese di marzo del lontano 1997 quando un professore universitario, prima socialista poi indipendente del PCI, comincia a sfornare una serie di leggi, le BASSANINI, che si propongono obiettivi ambiziosi, allora ci entusiasmammo, come la separazione della funzione amministrativa dalla gestione politica, il risultato è stato la perdita da parte della classe politica del senso della propria responsabilità, ROMA è l’emblema di quello che scrivo. L’altro obiettivo era la semplificazione delle procedure amministrative e dei vincoli burocratici alle attività private, sappiamo bene com’è andata a finire. L’Italia è una DEMOCRAZIA o una BUROCRAZIA?

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  8. Come si fa a non condividere i commenti di Antonio Arena e l’esclamazione di SaltaLaMacchia. Era il mese di marzo del lontano 1997 quando un professore universitario, prima socialista poi indipendente del PCI, comincia a sfornare una serie di leggi, le BASSANINI, che si propongono obiettivi ambiziosi, allora ci entusiasmammo, come la separazione della funzione amministrativa dalla gestione politica, il risultato è stato la perdita da parte della classe politica del senso della propria responsabilità, ROMA è l’emblema di quello che scrivo. L’altro obiettivo era la semplificazione delle procedure amministrative e dei vincoli burocratici alle attività private, sappiamo bene com’è andata a finire. L’Italia è una DEMOCRAZIA o una BUROCRAZIA?

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  9. Faccio un esempio che vale per tutti. Un certo Felice Bonanno, dirigente generale, ha uno stipendio annuo lordo di €180.123, più del Presidente del Consiglio, di questi €15.493 sono quella parte della retribuzione legata ai RISULTATI, nessuno sa quali. La fonte è il sito della Regione Siciliana. Mio figlio, libero professionista, quando mette insieme quei ricavi, deve sottrarre l’altissimo costo del lavoro per i suoi due collaboratori, deve pagarsi per intero la sua pensione e assicurazione, lui non ha INAIL come i DIRIGENTI, tasse locali e nazionali di ogni tipo e natura, più le spese per la sua attività. Mi dice spesso: papà non lavoro per me.

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  10. Faccio un esempio che vale per tutti. Un certo Felice Bonanno, dirigente generale, ha uno stipendio annuo lordo di €180.123, più del Presidente del Consiglio, di questi €15.493 sono quella parte della retribuzione legata ai RISULTATI, nessuno sa quali. La fonte è il sito della Regione Siciliana. Mio figlio, libero professionista, quando mette insieme quei ricavi, deve sottrarre l’altissimo costo del lavoro per i suoi due collaboratori, deve pagarsi per intero la sua pensione e assicurazione, lui non ha INAIL come i DIRIGENTI, tasse locali e nazionali di ogni tipo e natura, più le spese per la sua attività. Mi dice spesso: papà non lavoro per me.

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  11. Antonio Arena 25 Marzo 2016 08:33

    Infatti la Bassanini che doveva essere la ” rivoluzione” della Pubblica Amministrazione tipo le riforme della Madia ( servono in gran parte per incasinare la materia) attribuendo ai Dirigenti la responsabilità gestionale -amministrativa delle attività della P.A. è servito solo a far innalzare in maneria incredibile le indennità, stipendi e quant’altro ai sigg. dirigent, immeritatamente, nonostante nuclei di valutazione ecc.ecc. prettamente inutili e posti di sottogoverno, non si fa altro che riempiere schede, relazioni , progetti che sono solo ESERCITAZIONI DI SCRITTURA, delle prese in giro colossali,l’unico risultato è un dispendio di risorse economiche, vedi le vice dirigente quali le Pos. Org. attribuite SOLO ai raccomandat

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  12. Antonio Arena 25 Marzo 2016 08:33

    Infatti la Bassanini che doveva essere la ” rivoluzione” della Pubblica Amministrazione tipo le riforme della Madia ( servono in gran parte per incasinare la materia) attribuendo ai Dirigenti la responsabilità gestionale -amministrativa delle attività della P.A. è servito solo a far innalzare in maneria incredibile le indennità, stipendi e quant’altro ai sigg. dirigent, immeritatamente, nonostante nuclei di valutazione ecc.ecc. prettamente inutili e posti di sottogoverno, non si fa altro che riempiere schede, relazioni , progetti che sono solo ESERCITAZIONI DI SCRITTURA, delle prese in giro colossali,l’unico risultato è un dispendio di risorse economiche, vedi le vice dirigente quali le Pos. Org. attribuite SOLO ai raccomandat

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  13. Antonio Arena 25 Marzo 2016 08:41

    o dai politici o dai sindacalisti ( che abbracciano tutto l’arco costituzionale). E’ stato un grosso fallimento. La prova? i mega importi che si autoliquidano nelle PP.AA. all’ATO , a tutte quelle partecipate che nonostante i proclami romani continuano ad esistere , anzi alcune di esse si stanno rinfoltendo, approvo il commento di saltalamacchia con cui condivido il disgusto. NONCAMBIERA’ NULLA senza una seria e utopistica riforma, le chiacchere lasciamole ai salotti romani!!

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  14. Antonio Arena 25 Marzo 2016 08:41

    o dai politici o dai sindacalisti ( che abbracciano tutto l’arco costituzionale). E’ stato un grosso fallimento. La prova? i mega importi che si autoliquidano nelle PP.AA. all’ATO , a tutte quelle partecipate che nonostante i proclami romani continuano ad esistere , anzi alcune di esse si stanno rinfoltendo, approvo il commento di saltalamacchia con cui condivido il disgusto. NONCAMBIERA’ NULLA senza una seria e utopistica riforma, le chiacchere lasciamole ai salotti romani!!

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