100 assunzioni per la nuova Atm, ma la storia rischia di ripetersi. Cosa accadrà?

100 assunzioni per la nuova Atm, ma la storia rischia di ripetersi. Cosa accadrà?

Francesca Stornante

100 assunzioni per la nuova Atm, ma la storia rischia di ripetersi. Cosa accadrà?

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venerdì 28 Febbraio 2020 - 08:00

La nuova Atm avrà bisogno di almeno 100 nuovi autisti. Saranno assunti con contratti di apprendistato. E non si parla di concorso pubblico ma di selezione tramite Agenzie

Alla nuova Atm di Messina serviranno nel più breve tempo possibile almeno 100 nuovi autisti. In questa fase delicatissima, in cui l’attenzione è concentrata sulle procedure che dovranno portare alla chiusura dell’attuale Atm azienda speciale per passare le redini alla nuova Atm spa, si inizia a guardare anche al futuro. E mentre ancora si attendono gli sviluppi su come dovranno passare alla nuova società gli attuali 461 dipendenti, riflettori accesi anche sulle nuove assunzioni che si apriranno con la nuova Atm.

Le 100 assunzioni

A parlare delle 100 nuove assunzioni è il presidente dell’Atm Pippo Campagna. Lo fa in una nota indirizzata all’assessore Salvatore Mondello per rispondere ad alcuni chiarimenti chiesti proprio dall’assessore, rimasto a quanto pare all’oscuro delle recenti azioni già avviate dalla nuova Atm. Una sollecitazione che l’assessore ha raccolto dopo il duro affondo di Filt Cgil, Uiltrasporti e Cub proprio di fronte agli annunci dell’Atm sulle nuove assunzioni.

Campagna parla con Contratto di Servizio alla mano, quel contratto prima bocciato e poi approvato dopo pochi giorni a fine dicembre dal consiglio comunale. Un documento corposo che fissa obblighi e impegni tra la nuova Atm e il Comune. Dunque, ammesso che all’assessore siano sfuggiti gli ultimi sviluppi su questo fronte, Campagna elenca quelle che sono le intenzioni della nuova Atm per le prossime 100 assunzioni di nuovo personale.

Quante assunzioni servono all’Atm

Si parte dal fatto che proprio in base al Contratto di servizio, l’Atm dovrà totalizzare 4,3 milioni di km su gomma e 363.378 km su rotaia nel primo anno di attività. Per fare questo, secondo le previsioni del Piano industriale, servono 222 autisti. Attualmente, gli autisti disponibili sono 136 e nei prossimi mesi potrebbero diminuire perché ci saranno i pensionamenti. Di fronte a questo quadro per la nuova Atm è «indifferibile e urgente» reclutare circa 100 operatori di esercizio «nel più breve tempo possibile e comunque nel pieno rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità ed imparzialità».

I 30 autisti a tempo determinato

Poi Campagna parla anche dei 30 autisti che stanno lavorando in questo momento a tempo determinato. I loro contratti scadono il 31 marzo e non «potranno godere dei benefici derivanti dalla clausola sociale» scrive il presidente. Qua si apre un altro problema perché, di fatto, si dice chiaramente che non potrà esserci nessuna speranza per i 30 lavoratori che in questi mesi hanno operato in Atm. 

Come avverranno le selezioni?

Speranza che si riduce ulteriormente di fronte a quelli che saranno i criteri che l’Atm vuole adottare per le nuove assunzioni. Campagna richiama ancora il Piano Industriale, e di conseguenza anche il Contratto di servizio. E ricorda che le assunzioni saranno effettuate attraverso il ricorso all’apprendistato (e ad altre forme contrattuali) perché questo garantisce un significativo risparmio di risorse economiche. Cosa significa questo?

«Per queste ragioni l’Atm ha ipotizzato il reclutamento – attraverso Agenzie di Servizi per il lavoro, riconosciute dal Ministero del Lavoro – di un numero non inferiore a 100 operatori di esercizio attraverso il ricorso prioritariamente alle seguenti formule: selezione riservata a soggetti di età non superiore a 29 anni (apprendistato professionalizzante); selezione senza limiti di età (apprendistato di riqualificazione).

Si torna alle Agenzie?

Ecco che qui compaiono le agenzie di servizi. Infatti, la nuova Atm avrebbe già proceduto ad una manifestazione di interesse per individuare la società che si dovrà occupare delle selezioni. Un passaggio che ha immediatamente sollevato non poche polemiche. Difficile dimenticare le invettive del sindaco De Luca da piazza Municipio agli ex autisti interinali dell’Atm. “Nelle aziende pubbliche si entra per concorso pubblico” aveva urlato De Luca alla piazza. Oggi però la nuova azienda di trasporto sceglie di reclutare il suo nuovo personale utilizzando agenzie e non attraverso una selezione pubblica. Mentre appena pochi mesi fa sempre l’Atm, all’epoca guidata dallo stesso Campagna, ha proceduto ad assunzioni tramite Centro per l’Impiego. 

I sindacati

Proprio a tal proposito, Filt Cgil, Uiltrasporti e Cub hanno chiesto un confronto all’assessore Mondello. Innanzitutto per esaminare il progetto di fabbisogno di personale che la nuova Atm sottoporrà sottoposto al consiglio di Amministrazione e all’Assemblea dei Soci. Inoltre i sindacati vogliono verificare l’opportunità del ricorso ad Agenzie di servizio per il lavoro in sostituzione del percorso di selezione pubblica già precedentemente utilizzata con successo presso il Centro dell’Impiego di Messina. Dove peraltro è vigente una graduatoria per Atm in liquidazione. Perché reputano che il ricorso al Centro per l’Impiego offrirebbe analoghe e più ampie possibilità per la fruizione di sgravi ed incentivi nelle nuove assunzioni di Atm Spa.

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