Turni scoperti troppo a lungo ai Pte dei Nebrodi, dove i medici 118 in servizio sono troppo pochi. L'allarme del sindaco di Castell'Umberto
Sei i medici in organico al Pte di Tortorici; al momento ce n’è in servizio soltanto uno. A Capo d’Orlano e a Sant’Agata sono due i medici in servizio, dei sei previsti. Tre su sei i medici in servizio a Brolo. E’ questo il quadro allarmante della reale situazione dei punti di prima assistenza del 118 che servono un’ampia area dei Nebrodi e della Costa Saracena.
“I turni restano pericolosamente scoperti, per tanti giorni e tante notti”, denuncia il sindaco di Castell’Umberto Lionetto Civa.
Arretra ogni giorno di più, quindi, l’assistenza sanitaria sui Nebrodi. A farne le spese sono gli abitanti di un’area della provincia di Messina caratterizzata da un territorio che non consente a tante comunità di raggiungere in breve tempo il primo ospedale attrezzato.
Una emergenza, quella del sotto organico del 118, più volte denunciata anche dallo stesso responsabile per la provincia di Messina.
Proprio nella zona in questione poco tempo fa è morto un medico, colpito da un infarto, che non è stato soccorso in tempo.