Un tema super attuale e martedì 6 agosto l'inaugurazione
MESSINA – Martedì 6 agosto, dalle 18, sarà celebrato a Forte Cavalli il 119° anniversario dell’inaugurazione dell’acquedotto civico. In programma l’apertura straordinaria del Parco museo e l’esposizione di foto e documenti d’epoca donati da Paolo Ullo, abitante di Santo Stefano di Briga e tra i principali esperti e conoscitori della “via dell’acqua”. Durante l’evento sarà possibile visitare il Forte, oggi Museo della guerra e della pace.
Nella cornice di Forte Cavalli, museo aperto al territorio, su proposta della Pro Loco Messina Sud e grazie alla disponibilità dell’associazione che lo gestisce, “Comunità Zanche Onlus”, viene allestita un’area espositiva con foto e documenti d’epoca sulla costruzione dell’Acquedotto Civico. L’evento è organizzato con il patrocinio gratuito del Comune di Messina e dell’Amam. Saranno presenti l’assessore alla Cultura Enzo Caruso e la Presidente Amam Loredana Bonasera, con gli interventi di Andrea Bambaci e Paolo Ullo, che hanno offerto il loro contributo fotografico e di documentazione storica.
L’Acquedotto, inaugurato il 6 Agosto 1905 (dagli anni ’20 perfezionato e chiamato successivamente della “Santissima”), fu una grande opera di ingegneria idraulica che consentì di gestire in maniera razionale ed efficiente l’immensa riserva idrica dei Monti Peloritani, sostituendo il più vecchio e meno igienico sistema di approvvigionamento dai pozzi e fornendo di acqua corrente il tessuto urbano.
L’acqua a Messina: storia di una carenza tra il passato e il presente
Spiegano gli organizzatori: “Il particolare momento storico che stiamo vivendo, ci spinge a sensibilizzare l’opinione pubblica e la cittadinanza ad una maggiore consapevolezza del passato della nostra città, che già nei secoli scorsi pativa la sofferenza della mancanza del bene primario per eccellenza, e che ha portato gli uomini del tempo ad affrontare grandiosi sfide, sia per l’impervietà del territorio, sia per il livello della tecnologia di allora. Nel ‘900, la cooperazione per la realizzazione della grande opera, ha coinvolto grandi progettisti e personalità politiche del tempo. Ma il più grande contributo in termini di fatica e lavoro fu dato dalle maestranze provenienti dalle varie vallate della città, che per il trasporto dei materiali utilizzavano a “maniedda” o il “carrumattu”, di cui un esemplare oggi è conservato a Forte Cavalli”.
Ecco come raggiungere Forte Cavalli: vanno seguite le indicazioni verso Larderia Inferiore, percorrendo la SP 39 fino al cancello ASI area industriale e proseguire su Via Belvedere verso la Chiesa di San Giovanni Battista, da li proseguire su Via Monte Gallo e SP39. Lungo la strada si incontrerà il Rifugio Santa Eustochia, proseguendo più avanti arriverete a Forte Cavalli.