Si rinnova la collaborazione tra il Centro servizi per il Volontariato di Messina e l'Osservatorio sui temi dell'infanzia e dell'adolescenza "Lucia Natoli" che ha dato vita alla campagna di prevenzione contro le malattie sessualmente trasmesse, "Test'iAMOci"
E’ di nuovo mobilitazione generale contro l’Aids. Dopo gli esiti soddisfacenti della campagna dello scorso anno, grazie alla rinnovata sinergia tra il Centro servizi per il Volontariato di Messina e l’Osservatorio sui temi dell’infanzia e dell’adolescenza “Lucia Natoli”, torna “Test’iAMOci”, decisa a tenere accesi i riflettori sull’importanza della prevenzione primaria e secondaria contro le malattie a trasmissione sessuale.
Presentata stamane presso i locali del Cesv, la campagna per la tutela della vita ha messo nero su bianco gli obiettivi che verranno battuti nel corso delle tre settimane, dal 14 febbraio all’8 marzo, che saranno dedicate alla trattazione della spinosa tematica. Presenti alla conferenza stampa, condotta dal giornalista Marco Olivieri, i rappresentanti dei due enti in collaborazione, Saro Visicaro per l’Osservatorio “Lucia Natoli” ed Ennio Marino per il Cesv. A rappresentare il Centro Solidarietà Faro per i tossicodipendenti di Messina, invece, Umberto De Angelis.
Cuore dell’iniziativa sarà, come di consueto, la disponibilità dei laboratori del Policlinico Universitario e dell’Ospedale Papardo, ad effettuare gratuitamente, in anonimato e senza necessità di alcuna richiesta medica, i test diagnostici. Ma il progetto acquista nuovi e più ambiziosi connotati, incorporando una reinterpretazione delle problematiche legate alle malattie relative al contatto sessuale e riproponendola nelle vesti di maggior impatto tipiche dello spettacolo.
Rappresentazioni cinematografiche, teatrali e, addirittura, concerti a tema, verranno rivisti in chiave di grimaldello utile a scalfire la spesso impermeabile chiusura delle coscienze, ormai quasi assuefatte al dramma dell’Aids. Un pericoloso silenzio sull’argomento che si diffonde a macchia d’olio e che è frutto delle nuove conoscenze mediche, responsabili di aver capovolto la concezione stessa della malattia trasformandola da epidemia letale a cronico disturbo da poter tenere sotto controllo con qualche pillola.
Uno stereotipo che sta facilmente affermandosi e che “Test’iAMOci” si propone di sradicare senza esitazione sfruttando ogni mezzo comunicativo messo a disposizione e certamente in grado – molto più di aulici sermoni o ripetitivi ammonimenti – di ridestare le cosciente sopite.
Partiranno così in parallelo gli scambi con il Cineforum Don Orione e Radio Street che si avvarrà della voce familiare di Alfredo Reni. Le rete di interscambio coinvolgerà poi anche le scuole, in particolare gli istituti superiori per acuire la consapevolezza del rischio che corre sul filo dei rapporti occasionali consumati senza alcuna barriera protettiva, fonte non solo di gravidanze indesiderate, spesso unico aspetto tenuto in considerazione. Gli stessi volontari si adopereranno in questa propaganda di consapevolezza, presidiando bar, discoteche e punti d’incontro vari e dedicandosi alla distribuzione di condom e all’informazione sull’opportunità di eseguire gratuitamente le analisi del sangue.
In un momento in cui il virus tocca i minimi storici sono sempre nuovi i casi di contagio, soprattutto tra i giovani. Un’indagine Doxa ha messo in numeri il quadro, rivelando come solo il 35% dei ragazzi in Italia si protegga durante i rapporti e una percentuale ancora minore (29%) si sia sottoposta a un test per l’HIV.
E’ il riflesso di una maggiore disattenzione anche da parte delle campagne informative che hanno perso smalto a fronte dei recenti successi della medicina. Ma curare l’Aids non significa guarire da esso e far “brillare ancora i fiocchetti rossi”, simbolo della lotta contro il micidiale virus, è un’arma importante per continuare a tutelarsi.
(Sara Faraci)