15 gatti uccisi al rifugio, Alessandro Russo vuol vederci chiaro

15 gatti uccisi al rifugio, Alessandro Russo vuol vederci chiaro

Redazione

15 gatti uccisi al rifugio, Alessandro Russo vuol vederci chiaro

domenica 19 Maggio 2024 - 21:18

Il consigliere del Pd scrive al sindaco e all'assessore Minutoli: "Si accertino eventuali responsabilità comunali"

MESSINA – “Ho presentato una interrogazione urgente al sindaco e al competente assessore per chiedere di fare urgente e immediata chiarezza sulla carneficina di gatti che la scorsa notte è stata effettuata presso il rifugio Don Blasco. E per capire cosa voglia fare il Comune per assumersi le proprie responsabilità di tutela e difesa dei gatti randagi che per legge spetta al Comune stesso. Triste e penosa, questa vicenda. Che necessita di attenzione assoluta. Da come trattiamo gli esseri in difficoltà, si capisce a che grado di civiltà siamo. E questa pagina triste ci dice che siamo messi malissimo”. Così il consigliere comunale Alessandro Russo, del Partito democratico, spiega le ragioni dell’interrogazione urgente a Basile e Minutoli in relazione alle morti improvvise di una quindicina di gatti nella zona dell’ex macello.

Alessandro Russo
Alessandro Russo

“Si accertino eventuali responsabilità comunali”

Osserva Russo: “Dalla comunicazione sul canale social del Rifugio “Don Blasco” viene riferito che l’accesso alla struttura del rifugio sarebbe possibile attraverso un cancello laterale, posto in via Santa Cecilia, chiuso con catena e lucchetti. E le cui chiavi, testualmente, “sono in possesso di qualche referente del Comune di Messina”. Al riguardo. si ricorda che la legge attribuisce all’ente locale comunale la competenza e la responsabilità della cura e della tutela degli animali randagi, in maniera tale che ne sia assicurata la sopravvivenza e in generale il rispetto e la dignità, oltre che una sistemazione che possa consentirne il riparo e il controllo”.

E ancora: “Di conseguenza, si ritiene della massima urgenza comprendere se nella vicenda si possano configurare responsabilità dell’amministrazione comunale, dirette o indirette — come a titolo di esempio, una potenziale culpa in vigilando da parte dei servizi competenti — nei tragici fatti della scorsa notte”. Evidenzia il consigliere del Pd: “La priorità è assicurare agli animali randagi, gatti e cani, affidati alla responsabilità dell’ente comunale, sistemazioni sicure e idonee alla loro sopravvivenza in sicurezza e in dignità”.

“Qualcuno è entrato e ci ha ammazzato i gatti”

Scrivono su Facebook le volontarie del rifugio di via Don Blasco: “Qualcuno stanotte è entrato al rifugio e ci ha ammazzato almeno una quindicina di gatti. Quelli che vivevano felicemente nei cortili esterni ma protetti da reti, mentre i gatti rinchiusi nelle stanze ai piani sono stati graziati forse perché per arrivare da loro bisognava scassinare delle catene. Ora, noi non vogliamo accusare assolutamente nessuno ma vogliamo esporre i fatti e i fatti ci dicono che in questi giorni ci è stato chiesto di trovare una collocazione per i gatti perché c’è in atto la riqualificazione della zona e devono buttare tutto giù”.

Il post poi continua, invitando il Comune ad assumersi le sue responsabilità.

L’immagine è di repertorio.

2 commenti

  1. Le notizie dove sono rimaste nella penna, a prescindere che i gatti fanno pena, le notizie sulla meloni e dei suoi amici di estrema destra dove lei si trova molto a suo agio.

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  2. Caro Peppe. Nel suo insieme il consigliere porta all’attenzione una questione sicuramente delicata, per lo meno sotto l’aspetto etico. Per quanto in città ci siano problematiche ben più importanti. Deve però considerare che il consigliere deve recuperare il tempo perduto per il suo nuovo ingresso in consiglio comunale.

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