A.A.A. cercasi corsista, anche a sua insaputa....

A.A.A. cercasi corsista, anche a sua insaputa….

Rosaria Brancato

A.A.A. cercasi corsista, anche a sua insaputa….

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martedì 23 Luglio 2013 - 06:13

15, per un Ente di formazione, è il numero perfetto. Solo se ci sono 15 iscritti infatti, indipendentemente se frequenteranno o meno, arrivano i finanziamenti. Ecco perchè, come emerge dalle indagini, si fa di tutto, in diversi Enti, per recuperare il quindicesimo, anche a sua insaputa.....

Leggendo le carte dell’inchiesta emerge come uno dei problemi più “assillanti” per gli Enti di formazione : il numero degli iscritti al singolo corso. Non si tratta d’interesse nei confronti del futuro occupazionale dei nostri giovani quanto piuttosto della necessità di avere la certezza dei fondi, in modo da poter pagare le spese dell’Ente stesso (personale e costi di gestione). La direttiva infatti impone la soglia minima dei 15 iscritti, pena la perdita dei fondi. La normativa regionale, che sembra fatta apposta per fare acqua da tutte le parti, prevede che,dopo l’avvio delle attività il numero degli allievi possa comunque diminuire e solo se si dimezza il corso viene chiuso. Ecco perché una delle “attività” era quella di reperire i corsisti a tutti i costi, usando tutti i mezzi possibili, dalla fantasia alle “bugie bianche” dalla richiesta di cortesia fino all’apposizione di firme false o prese da documenti firmati in altri periodi o per altri motivi. Se poi i ragazzi il giorno dopo abbandonavano il corso non importava, purchè quel benedetto nome venisse inserito nell’elenco da inviare alla Regione entro la scadenza prevista. Scovare il quindicesimo iscritto, anche a sua insaputa, era una questione di sopravvivenza (dell’Ente, ovviamente).

Nel giugno dello scorso anno l’Ancol Sicilia si vedeva autorizzare dalla Regione 20 corsi, per oltre 2 milioni e 700 mila euro, da effettuarsi nelle sedi di Messina, Barcellona, Catania, Mirabella Imbaccari, Palermo, Petralia Sottana e Priolo Gargallo. Uno dei corsi ammessi, per un finanziamento di 98 mila euro, era quello di “operatore amministrazione segretariale 3° anno formativo” da effettuarsi presso la sede formativa di Priolo per un ammontare di 900 ore e per 15 allievi.

La documentazione, con l’elenco dei 15, doveva arrivare alla Regione entro 40 giorni dalla notifica di ammissione al finanziamento, pena la perdita dei fondi.

A Priolo però al fatidico 15 ne mancavano almeno 3 all’appello. Così il 25 settembre Daniela D’Urso, direttore della sede Ancol Messina e incaricata di predisporre i corsi per le sedi di tutta la Sicilia chiama Daniela Pugliares, dipendente dell’Ancol di Priolo, per lamentarsi del fatto che ancora non fosse riuscita a trovarli.

D’Urso– A me di questi tre che non ci sono non m’interessa…! Ci metti la firma tu! Se io non ho una firma con quindici allievi, il corso lo perdo! Dopo che diventano otto, sette, dieci, undici, non m'interessa!Ma basta che l’avvio lo fai !,

P- Ho capito; poi, per il resto io non ho nulla, cioè non ho neanche i doce….i mo.. dico, i moduli con i docenti io non ce li ho !

D’Urso Noi, purtroppo, l’avviso venti sta morendo, capito ? Il prof, non c’è più niente, solo sull’obbligo possiamo puntare Va bene ? Quindi fai questo elenco allievi con queste firme e tutte cose, va bene ?… mi rimetti la firma !: Ascoltami gioia…se voi non mi fate partire questo corso, salta un posto di lavoro…. tu m'a fari partiri, sto corsu .. cu chinnici cristiani… che poi ne frequentano dieci… otto .. non mi interessa… ma se tu non me lo fai partire con quindici io debbo dire a Palermo che lo debbo chiudere… perdiamo il finanziamento… e debbo mettere a Titti e a Mirella a diciotto ore e diciotto ore…stop, .. figghioli non ho altro da farvi .. io vi …cerco di aiutarvi a trecento sessanta gradi…ma voi dovete aiutare me…

P- Bo non lo so … non so come fare…va bè ora…. ne parliamo…

D'Urso: ma tri…. tri cristiani ne truvati….. tra figghioli che non vannu a scola e poi si ritirano…

P-: ma non è che… quattrru iatti semu nta stu paisi, … non è come… i paesi che avete voi… voi siete più numerosi di abitanti…

D’Urso- vedi tu se li puoi convincere…ci regalamu na scheda telefonica…ecco vedi tu come…ci devono fare partire il corso, se no quei poveracci che vogliono continuare, perdono il corso a causa loro

P.: …è uno quello che deve fare l'esame… due volte l'ho convocato, non vuole venire… a fare gli esami…

D’Urso:vedi se lo chiami e ci dici, guarda ti regalamu noi dipendenti na scheda telefonica, na ricarica… di cento euro, di cinquanta euro .. vedi quello che vuoi fare dicu… possibile che devo perdere un posto di lavoro per centu euro ….

Alla fine la soluzione viene trovata ed il corso di formazione “professione operatore amministrativo segretariale” 3° anno, con l’elenco degli iscritti e le firme avrà quindi il via libera l’8 ottobre 2012.

Gli investigatori a dicembre interrogano i 15 allievi iscritti al corso. Tra questi Angelina Ranno disconosce la firma apposta all’elenco (al numero 15) così come Bruno Cultrera, che era il numero 12. Anche Alessia Galeota (numero 14) dichiara di non essersi iscritta, ma non esclude che la firma possa esserle stata carpita durante i corsi frequentati all’Ancol fino agli inizi del 2012. Il numero 9, Andrea Casella, racconta di essere stato contattato ed invitato ad iscriversi al corso ma di aver detto di no. L’impiegata gli avrebbe chiesto di firmare ugualmente per consentire l’avvio del corso anche senza frequentarlo. Ivan Frangi, (numero 11) riconosce la firma ma spiega di aver firmato un anno prima, nel 2011 in occasione di un altro corso. Situazione analoga per Lorenzo Petrolito (numero 2) che riconosce come propria la firma, ma sostiene di averla apposta alla conclusione del corso del 2011.

Il registro delle presenze del corso, acquisito dagli investigatori, relativamente al periodo 12/11/2012-27/11/2012, conferma la sistematica assenza di Ranno Angelina, Cultrera Bruno, Galeota Alessia, Casella Andrea, Frangi Ivan, Petrolito Lorenzo. In sintesi, quanto preannunciato nelle intercettazioni era avvenuto.

“Le dichiarazioni inoltrate agli uffici regionali per rappresentare la sussistenza delle condizioni per l’avvio del corso e avere i finanziamenti- concludono i magistrati- sono ideologicamente e, in parte materialmente, false. Ideologicamente false in quanto riferiscono della adesione al corso di soggetti che mai hanno reso tale consenso: la cui firma, talora, è stata abusivamente carpita; talaltra è stata conseguita a titolo di cortesia, comunque sull’assunto che la stessa non corrispondeva all’effettivo intento del firmatario. Materialmente false in quanto contengono firme falsificate”.

In base all’indagine la ricerca dei nomi da mettere negli elenchi, indipendentemente dal fatto che questi poi frequentassero o meno, era quasi una prassi negli Enti. Tra le intercettazioni, ad esempio, nella sede Ancol di Messina risulta il 26 settembre 2012 una telefonata tra una dipendente e la madre di una ex allieva, nel corso della quale la donna invitava la signora a fare presentare la figlia per firmare il regolamento

Ancol Me-…dire a Valeria, gentilmente, se domani viene a firmare il regolamento che la prossima settimana inizia il corso..

Mamma di Valeria- Eh, guardi, però lei ora parte, si trasferisce a Milano giorno quindici, quindi…

Ancol Me- Ho capito. E intanto signora mi faccia la cortesia, la faccia venire… perché almeno così parte il corso perché se manca la sua firma… almeno facciamo partire il corso… e viene così firma… e il corso parte anche per gli altri, perché sennò rimaniamo bloccati noi….

L’impiegata ha fatto altre telefonate dello stesso tenore pur di convincere gli allievi ad apporre la firma anche se non erano intenzionati a frequentare.

Ancol Me-senti ciccia: vedi che inizia il corso la prossima settimana… ora, siccome si deve venire a firmare il regolamento, così mandiamo tutto all’ufficio del lavoro e se Dio vuole, la prossima settimana iniziamo…

Laura-«Eh, non lo so, in caso poi vengo,

Ancol Me-… intanto vieni !… Inizi, se poi trovi un lavoretto te ne vai… Invece di non fare niente, in ogni caso Laura, mi devi fare una cortesia…vieni a firmare perché così il corso non inizia e poi penalizziamo a chi si vuole frequentare…

Ma la ricerca dell’ iscritto non è peculiarità solo dell’Ancol, come emerge da una conversazione intercettata a gennaio di quest’anno tra Elio Sauta ed un’impiegata dell’Aram. Anche in questo caso mancava all’appello il quindicesimo per ottenere i finanziamenti destinati ad un progetto del Cesam e Sauta chiede alla dipendente: quattordici con questa che deve venire…me ne manca una….una domanda ….vediamo……..fai iscrivere a tua sorella…,

L’impiegata non si scompone, ma replica che non è possibile- non può… perche’ ha corsi cose…

In sostanza la formazione, che è poi lo spirito originario della norma, varata sul finire degli anni ’70, è diventata probabilmente l’ultimo degli obiettivi da raggiungere. Nata come la “mission” è scivolata al punto….15 delle priorità….

Rosaria Brancato

18 commenti

  1. Senza parole…

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  2. MessineseIncallito 23 Luglio 2013 09:20

    Complimenti alle forze dell’ordine per il lavoro svolto.
    Faccio un appello a Tempostretto: inserire un link speciale nella home del sito che rimandi a tutti gli articoli legati a questa vicenda e renderlo facilmente visitabile per i prossimi anni.
    In questo modo, quando tra un paio d’anni i PERSONAGGI coinvolti in questa triste storia si ripresenteranno con grandi promesse, con l’aria di chi è innocente ed è stato frainteso, ingannato, raggirato, basterà leggergli queste intercettazioni per riportarlo alla realtà e mandarlo dove merita.. a xxxxxxx

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  3. ke truffaldine queste donne forse nn gli bastano i soldi ke portano i mariti

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  4. Mi sa che stiamo appiattendo un po le cose, il numero degli allievi è sicuramente un problema ma non per tutti i corsi, ci sono corsi dove ogni anno dobbiamo fare selezione perchè su quindici posti disponibili più tre uditori (i quali non hanno diritto ne alla diaria giornaliera ne al rimborso spese viaggio) abbiamo circa trenta domande.
    Ora basta!
    Chi lavora nella formazione come me da anni lo sa che le porcate vengono fatte ma sa anche che sono molti i ragazzi che finiti i corsi iniziano a lavorare, che si recuperano persone dalle comunità e dagli ospedali psichiatrici per reinserirli nella società civile; capisco che è molto più semplice sparare sul morto ma un minimo di onestà intellettuale nei confronti di chi lavora in questo settore ci vorrebbe.
    Cara Signora Brancato, anche nel suo settore ci sono tante persone che si fregiano del titolo di giornalisti ma non potrebbero fare neanche i giornalai (chiedo scusa ai giornalai) ma non per questo stiamo a dire che tutti i giornalisti fanno schifo, che vivono di scandali e l’unico fine è di vendere copie dei giornali.
    Onestà intellettuale e difesa delle professionalità presenti nel settore, grazie.

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  5. MessineseIncallito 23 Luglio 2013 10:08

    Quindi caro Salvatore69 quello che leggiamo nelle interecettazioni le sembra una cosa normale? il fatto di falsificare iscrizioni, cercare sorelle da far iscrivere e tutto il resto che è AGLI ATTI è normale? non è reato? è moralmente condivisibile?
    Difenda pure la categoria, ma non esageri…

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  6. Sono certo, sicurissimo che la sig.ra Brancato non ha bisogno della mia difesa e sono anche d’accordo sul fatto che tra i giornalisti molti non sanno neanche fare un “pezzo” (che sia UNO!), ma mi scusi, dove c’è scritto che TUTTI gli operatori del settore formazione fanno schifo???
    L’articolo della signora Brancato fa riferimenti BEN SPECIFICI, nomi e cognomi(finalmente!!!) e indicazioni PRECISE, perchè lei si sente “punto”???
    Se la società per la quale lavora (suppongo) è in regola e svolge ONESTAMENTE il proprio lavoro/ruolo perchè prendersela per NULLA???

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  7. MessineseAttento 23 Luglio 2013 10:57

    Il suo commento non fa una piega. Infatti, bisognerebbe anche appurare, proprio per onestà intellettuale, quali erano (e quali sono ancora oggi) le modalità di assunzione, nelle varie mansioni, nell’ambito della formazione professionale. In altre parole, si dovrebbe capire se tutti, nell’esercito degli impiegati e, soprattutto, dei docenti, occupano il posto in modo lecito (ha mai visto, nella sua lunga carriera, gente diplomata in ragioneria insegnare chimica?!)
    È sempre sbagliato fare di tutta l’erba un fascio, ma in Sicilia non ci possiamo più permettere stipendifici che divorano soldi pubblici e il cui unico scopo è di creare serbatoi elettorali.
    Quindi viva l’onestà intellettuale, ma a 360 gradi!

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  8. Le dispiace precisare quanti partecipanti ai corsi che godevano della sua onestà intellettuale e professionalità hanno trovato occupazione nello specifico settore?
    Nella circostanza, se non è un segreto di stato, puoi dirmi quale concorso hai vinto per trovare occupazione nell’Ente di formazione oppure hai trovato appoggio politico?
    Ti ringrazio, mi piacerebbe seguire la tua strada, per potere difendere queste degnissime persone (o, se preferisci, personaggi).
    E’ un vero peccato che le carceri italiane sono sovraffollate, e quindi la polizia penitenziaria non potrà vantarsi di avere badato a cotanta xxxxx.

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  9. la formazione profssionale locale al 99% è tutta politica clientelare, inutile aggiungere altro

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  10. ECCHEBBELLASKIFEZZA…

    mancu a peddiri tempo con i commenti.

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  11. Per quanto riguarda i corsi di estetista, il 90% delle persone che conseguono la qualifica lavorano, stessa cosa dicasi per i corsi di parrucchiere e per i corsi O.S.S.
    Per quanto riguarda la mia assunzione, caro signore, io lavoro per una azienda privata non sono mica alle dipendenze della Regione, ergo non credo che mai nessuno in una ditta privata abbia fatto concorsi.
    Terzo punto io non difendo affatto queste persone anzi le condanno più di lei, se oggi noi lavoratori siamo circa otto mesi in ritardo sui pagamenti delle retribuzioni è proprio grazie a questi “signori”.
    Il mio appunto sta solo sul fatto che noi lavoratori della formazione non ci siamo mai arricchiti alle spalle di nessuno, semmai si sono arricchiti alle nostre spalle, abbiamo sempre svolto il nostro lavoro (confesso che molti di noi sarebbe meglio che stessero a casa farebbero meno danno) e dato un servizio alla società.
    Basta con i luoghi comuni, grazie.

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  12. ASSOLUTAMENTE NO!
    Difendo i lavoratori, solo quelli.
    Il resto è solo @@@@@. Chi commette illeciti in qualsiasi settore sia deve essere punito e non deve avere più la possibilità di lavorare nel settore dove ha commesso l’illecito.
    Questo è il mio punto di vista, mi spiace per essere passato per quello che difende a spada tratta i disonesti, io difendo solo i padri e le madri di famiglia che con abnegazione e senza stipendio si recano ogni giorno al lavoro per portare il pane, o lo pseudo pane dato che non ci pagano, a casa.

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  13. dolcestilnuovo 23 Luglio 2013 14:55

    dimmi tu quale diplomato in ragioneria ha insegnato chimica o qualcosa di simile. Dimmi tu perchè queste attente indagini non hanno trovato casi simili.

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  14. In sostanza la formazione, che è poi lo spirito originario della norma, varata sul finire degli anni ’70, è diventata probabilmente l’ultimo degli obiettivi da raggiungere. Nata come la “mission” è scivolata al punto….15 delle priorità….

    Questo è il passaggio dell’articolo che mi ha offeso, che mi ha punto, che secondo me offende la categoria e i lavoratori.

    La Signora Brancato fa nomi e cognomi perchè sono stati fatti dalla magistratura, io come tanti altri negli anni abbiamo attenzionato il problema a molti giornali anche a questo ma mai nulla. Forse perchè eravamo solo dei morti di fame che non percepivano lo stipendio da tempo immemore? Forse perchè non c’erano nomi eccellenti da inserire?
    Fatto sta che mai nulla si mosse fino al momento in cui “finalmente” la magistratura ha stretto il cerchio.

    Ultimo punto: mi sento “punto” perchè questi articoli così preconfezionati fanno apparire un marciume totale che non è reale, distinguiamo i lavoratori dai dirigenti, distinguiamo chi usa una audi A8 dell’azienda per scopi personali e chi si muove con i mezzi pubblici per recarsi al lavoro senza percepire retribuzione (e ci va solo per non perdere quel lavoro che bene o male serve per campare).

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  15. MessineseAttento 23 Luglio 2013 15:36

    Dato che non perde mai occasione per tacere, continuando a partorire veri monumenti al non senso, le risponderò brevemente.
    Le indagini si stanno occupando dell’aspetto economico, finito il quale si occuperanno, verosimilmente,di tutto ciò che ruota intorno alle assunzioni e alla pratica del voto di scambio che da queste scaturiva. È di questi giorni il caso di un dirigente palermitano che parlava dei suoi collaboratori come di un esercito che lo ha abbandonato al momento delle elezioni.
    Per quanto riguarda gente che insegnava materie senza titolo, era una pratica diffusissima, ignorata solo da lei (forse!)
    Mi stupisco di me stesso che ancora rispondo ad un individuo che ha dichiarato che si sarebbe fatto anche qualche mese di galera per avere la stessa vita dorata degli arrestati. O che dava del disinformato e dell’ignorante a chi, giusto 48 ore prima dello scandalo, avanzava dubbi su certe dinamiche che ruotavano attorno alla formazione, le cui indagini, per la sua mente illuminata, si erano già risolte in nulla di fatto.
    Questi sono gli ultimi 3 minuti del mio tempo che dedicherò a rispondere ai suoi deliri.

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  16. MessineseAttento 23 Luglio 2013 15:43

    Mi scusi la domanda, quindi nel suo centro venite pagati con soldi privati? Se così fosse ha pienamente ragione (io pago i miei operai ed assumo chi voglio). Ma se così non dovesse essere, le cose sono ben diverse. Non può esistere alcuna struttura i cui lavoratori vengono pagati con soldi pubblici, in cui si assume per “presentazione”, lasciando fuori gente che non può usufruire delle stesse conoscenze.
    Spero ne converrà.

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  17. MessineseIncallito 23 Luglio 2013 15:52

    Si, ma dal suo commento abbiamo capito tutti cose difefrenti da quello che sta dicendo adesso…siamo diventati tutti tonti?

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  18. MessineseIncallito 23 Luglio 2013 15:54

    NOn mi parli dei corsi di estetica perchè avrei da raccontarne…(ESPERIENZA ENAIP)…sia in fase di iscrizione che di svolgimento dei corsi….anzi, spero che la magistratura apra un fascicolo proprio su questo ramo dei corsi…

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