Il gruppo di minoranza di Fiumedinisi ha richiesto la convocazione del consiglio per discutere delle problematiche inerenti l'impianto consortile di depurazione
I consiglieri di minoranza di Fiumedinisi – Luigi Caminiti, Orazio De Francesco, Domenico Papale e Francesco Repici – hanno richiesto la convocazione urgente del consiglio comunale per discutere del debito che il centro collinare avrebbe contratto nei confronti di Nizza di Sicilia per la manutenzione del depuratore. “I sottoscritti consiglieri comunali – si legge nella richiesta – avendo appreso dai mezzi di informazione la delicata questione sullo stato del funzionamento del depuratore consortile Nizza-Fiumedinisi-Alì Terme e la situazione debitoria che il comune di Fiumedinisi ha nei confronti del comune di Nizza di Sicilia, chiedono la convocazione del consiglio comunale sulle problematiche sopra esposte”. L’impianto, come più volte ripetuto, è sito nel comune rivierasco, ma serve anche Fiumedinisi e Alì Terme. L’amministrazione nizzarda ha informato che il debito è salito a 150 mila euro. Il consiglio, convocato per lunedì, dovrà finalmente fare luce sulla questione. Dall’amministrazione di Fiumedinisi non è arrivata infatti nessuna presa di posizione ufficiale fino ad ora. Eppure Nizza attende da quattro anni – da quando il sindaco di Fiumedinisi era Cateno de Luca – annaspando tra le difficoltà finanziarie e le responsabilità tecniche. Soprattutto nell’ultimo anno l’impianto ha avuto problemi di funzionamento non indifferenti e che dovrebbero essere in via di risoluzione. Si attendono dunque novità dal consiglio di lunedì voluto dalla minoranza consiliare. L’ente nizzardo ha sempre sostenuto che Fiumedinisi sta attraversando un delicato momento finanziario e che non dispone quindi della cifra per saldare il debito, ma se non arriveranno presto buone notizie, tanta “comprensione” potrebbe concludersi con una azione legale. Il gruppo di minoranza “Cambia Nizza” ha più volte sollecitato l’amministrazione in tal senso.
Giusy Briguglio