La Cassa depositi e prestiti nega a Palazzo dei Leoni 16 istanze di accensione mutui per 8 milioni e mezzo di euro. Restano senza risorse gran parte dei lavori pubblici. A scoprire “il fattaccio” i consiglieri Cerreti e Lombardo: “Dopo la frittata l’Ente potrà pagare solo le spese correnti”
La Cassa depositi e prestiti blocca la Provincia e dice no a 16 richieste su 17 di accensioni di mutui presentati da Palazzo dei Leoni per 11 milioni di euro.
In piedi resta solo il primo mutuo presentato, quello da due milioni e 500 mila euro per il completamento parziale del 2° lotto della strada a scorrimento veloce Patti-San Piero Patti. Per il resto la Cassa depositi e prestiti boccia tutte le altre 16 richieste per un valore di 8 milioni e mezzo di euro, di fatto bloccando tutte quelle somme che nelle intenzioni dell’amministrazione provinciale avrebbero dovuto risollevare il settore dei lavori pubblici. Il no della Cassa non è dovuto ad “antipatie” o sbalzi umorali, ma ad un’attenta analisi delle condizioni economiche di Palazzo dei Leoni, come emerge dalla delibera: “a seguito di un’analisi istruttoria finalizzata a valutare la situazione finanziaria, economica e patrimoniale dell’Ente mutuatario ha ritenuto di non affidare l’importo indicato”.
In sintesi la Cassa depositi e prestiti non ha ritenuto l’Ente in grado di sostenere l’accensione di nuovi mutui e conseguentemente di pagarli.
Neanche un euro di prestito quindi per una serie di progetti : 1.500.000,00 per gli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza della strada provinciale 43 bis Panoramica dello Stretto; 500.000,00 per lavori di manutenzione straordinaria nei gruppi stradali ricadenti tra i comuni di Oliveri e Gioiosa Marea; € 400.000,00 per lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dei gruppi stradali ricadenti tra i comuni di Piraino e S. Marco D’Alunzio; € 600.000,00 per i lavori dei gruppi stradali ricadenti tra i comuni di S. Agata di Militello e Tusa; € 300.000,00 per la posa in opera di segnaletica nei comuni di S. Agata Militello e Tusa; € 400.000,00 per la segnaletica nelle strade ricadenti nei comuni da Oliveri a S. Marco D’Alunzio; € 500.000,00 per lavori di manutenzione e messa in sicurezza dei gruppi stradali ricadenti tra i comuni di Cesarò, Valle dell’Alcantara e Montalbanese; € 1.100.000,00 per la manutenzione delle strade provinciali da Messina Nord a Roccavaldina; € 400.000,00 per interventi di manutenzione straordinaria delle strade provinciali da Furci a Gaggi; € 500.000,00 per la sistemazione di strade provinciali ricadenti nelle isole Eolie; € 500.000,00 per la manutenzione delle strade provinciali da Torregrotta – Monforte e Furnari; € 600.000,00 per la messa in sicurezza Edifici sede della polizia Provinciale; € 270.000,00 per lavori di messa in sicurezza dell’edificio di proprietà dell’Ente denominato ex IAI.
A scoprire casualmente il “fattaccio” sono stati i consiglieri provinciali Roberto Cerreti, del Movimento Liberi Insieme, e Giuseppe Lombardo, di Sicilia Vera che da tempo sui temi delle spese e delle certezze finanziarie incalzano l’amministrazione.
“Mentre Palazzo Zanca rischia il dissesto- scrivono- la Provincia grazie alla gestione di Ricevuto e dei suoi alleati giunge al disastro economico, gestionale e programmatico, vittima di arroganza, superbia ed ignoranza, di chi ancora oggi non comprende che il “vento è girato” e sono finiti i tempi delle parcelle milionarie e degli “errori amministrativi” condonati dal Sistema. Ormai la frittata è fatta grazie ad un piano economico di accensione di nuovi mutui scoordinato e mal gestito”.
Cerreti e Lombardo sottolineano come dopo l’asta andata deserta per la vendita dell’hotel Riviera, con la conseguente perdita di un’entrata da 20 milioni di euro adesso vanno in fumo altri 8 milioni e mezzo di entrate da poter spendere per il territorio.
“Una beffa- proseguono i consiglieri- causata dall’ ignoranza di un’amministrazione che non ha mai saputo organizzare gli uffici finanziari e la sua ragioneria Generale, che danno dimostrazione di incompetenza ed improduttività, regalandoci “perle amministrative” come l’odierna bocciatura dei nuovi mutui da contrarre con la Cassa depositi e Prestiti.Da oggi, La Provincia è “moralmente commissariata” sino alle prossime elezioni, impossibilitata nell’agire amministrativo, con un bilancio previsionale 2012 massacrato nelle entrate, e quindi inevitabilmente limitato al pagamento delle spese correnti.Non potendo costringere la giunta a risarcire i cittadini per l’ennesimo danno subito per la propria incapacità gestionale ci auguriamo che lo strapagato Nucleo di Valutazione, sappia, premiare i dirigenti responsabili dell’accaduto col massimo degli incentivi, come sciaguratamente è prassi oramai da 54 mesi”.
Rosaria Brancato
Ma cosa deve accadere perchè ricevuto se ne vada?
Giuseppe Vallèra.
“Nanni Bugia”, così viene soprannominato il nostro Presidente della Provincia e ancora bugie e bugie…..fortunatamente c’è stato qualcuno a scoprire l’ennesima…..qualcosa sta cambiando era ora, speriamo che questi dinosauri della politica Messinese scompaiano presto lo dico in senso (politico) non voglio la morte di nessuno! Resiste ancora una specie molto forte che come i camaleonti cambia pelle ma è solo un inganno…..si mascherano a centro sinistra: ma appartengono ad una destra di “elite” turboliberista,affaristista e massonica, il loro unico scopo è quello di regnare indisturbati in città. Chi sono? mi direte: Date uno sguardo a chi ha stravinto le primarie del “PD”.
Almeno Nanni è un vero Socialista e non è cattivo.
Fino a quando ci sarà’ a capo Ricevuto ed amici questa amamministrazione e’ inaffidabile!!!!!
SANTA CASSA DEPOSITI E PRESITI !
Il fatto è grave, specie riguardo alla situazione finanziaria ed economica di un ente completamente allo sbando. L’assenza di valide guide e di precisi punti di riferimento sia a livello politico che a livello dirigenziale, la dice lunga.
I politici vecchi e decrepiti dovrebbero stare a casa loro a dirsi il Rosario, specie se come il caso di ricevuto, non sono in grado, nè all’altezza di amministrare la cosa pubblica.
Non è il diniego delle richieste di mutuo in sè che colpisce, ma il fatto che la cassa depositi e prestiti ha fatto la fotografia della provincia, dove gli uffici finanziari sono privati della guida indispensabile di persone competenti. L’abolizione di questi centri di spesa è auspicabile, visto che sono dei veri e propri “asili di parassitismo politico”, ma della peggiore specie.