Tutti i nomi, sequestrati beni per 10 mln di euro, I boss storici dell'Uditore si riorganizzavano dopo le scarcerazioni
Palermo – Importante operazione anti mafia a Palermo dove con 19 arresti, 17 in carcere e 2 ai domiciliari, la Direzione distrettuale antimafia, guidata dal procuratore capo Maurizio De Lucia (nella foto) e la Polizia hanno fatto luce sul tentativo degli storici esponenti di spicco dei corleonesi di riappropriarsi, dopo le scarcerazioni, degli equilibri di potere criminale e dei principali affari, in particolare quelli legati a edilizia e costruzioni. Scattato anche un maxi sequestro di società e beni stimato in circa 10 milioni di euro.
Tutti i nomi e i sequestri
In carcere sono finiti i palermitani Girolamo Buscemi (72 anni), Agostino Sansone (76), Franco Bonura (82), Eugenio Avellino (58), Gaetano Manlio Porretto (69) , Dario Avellino (29), Giacomo Avellino (63), Giovanni Buscemi (66), Giuseppe Costa (60), Alessandro Costa (40), Giuseppe Sansone (76), Giusto Catania (42), Domenico Salerno (52), Gaspare Penna (55), Angelo Rosario Parisi (69), Roberto Sansone (41), Mauro Pace (75). Ai domiciliari Antonino Buscemi (71) e Michele Spataro (70). Sequestrate sei società di costruzioni e immobiliari, un parcheggio e la discoteca Notr3, dove due anni fa avvenne un omicidio, Le accuse sono, a vario titolo: associazione di stampo mafioso, estorsione aggravata, intestazione fittizia di beni ed altri reati connessi.
I corleonesi si riorganizzavano e guardavano al cemento
Gli arrestati sono accusati di far parte o essere legati al mandamento Uditore-Passo di Rigano di Palermo che favoriva le imprese collegate. Dopo le scarcerazioni, spiegano gli investigatori, boss storici come Franco Bonura erano pronti a riorganizzare “…una rete relazionale qualificata allo scopo di ribadire la propria forza ed ingerenza, ma anche al fine di condividere i vantaggi economici delle iniziative imprenditoriali edilizie”.