500 mila euro per Giampilieri. Dalla Regione via libera alla somma che sarà destinata alla rivitalizzazione del villaggio colpito duramente dall’alluvione del 1 ottobre 2009. L’ok è arrivato dall’Assessorato delle Autonomie Locali che ha recapitato all’indirizzo di Palazzo Zanca il provvedimento che sblocca queste importanti somme che arriveranno nelle casse del Comune di Messina per nuovi interventi a Giampilieri e nei villaggi vicini segnati da quella drammatica alluvione che il I ottobre 2009 portò via vite, strade, case e sogni. Oggi Giampilieri ha un volto nuovo. E queste somme saranno spese per migliorare ancor di più il villaggio.
Questi 500 mila euro erano stati inseriti nella finanziaria regionale nella scorsa primavera proprio da Cateno De Luca che, in piena campagna elettorale, da deputato regionale a Palermo lavorava già con l’occhio del primo cittadino di Messina. Con un emendamento firmato da De Luca e inserito nella Legge di stabilità approvata ad aprile 2018, erano stati inseriti 500 mila euro in più rispetto alle previsioni che destinavano finanziamenti solo ai comuni del messinese colpiti dagli eventi alluvionali del 2015. Invece furono previsti anche 500 mila euro per il Comune di Messina e altri 500 mila euro divisi tra i due comuni confinanti della jonica che subirono danni quel 1 ottobre 2009, Itala e Scaletta Zanclea.
La buona notizia non è solo per Giampilieri, Molino, Pezzolo, Briga, Itala e Scaletta. Dalla tabella dell’Assessorato alle Autonomie Locali emerge che sono pronti anche i fondi destinati ai comuni colpiti dall’alluvione del 10 ottobre 2015. Si tratta di Antillo, Barcellona Pozzo di Gotto, Casalvecchio Siculo, Furci Siculo, Gaggi, Gualtieri, Mandanici, Milazzo, Mongiuffi Melia, Pace del Mela, Pagliara, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Santa Teresa Riva e Torregrotta. Per questi comuni ci sono a disposizione 2 milionidi euro che sono stati ripartiti in base al numero degli abitanti. Ad avere la fetta più grossa quindi Barcellona e Milazzo, che ottengono rispettivamente 345 mila euro e 262 mila euro.
Francesca Stornante