L’Artista, sempre restio ad allontanarsi dalla sua città natale, espone frequentemente alla galleria Flaccovio, alla galleria Arte al Borgo, alla galleria Ai Fiori Chiari, alla galleria La Robinia.
Dal 23 al 30 novembre, al Monte di Pietà, si svolgerà la mostra personale del maestro Aldo Pecoraino, organizzata dalla Fondazione Architetti nel Mediterraneo. L’inaugurazione avverrà sabato 23, mentre l’evento di chiusura venerdì 29 novembre, in entrambi i casi alle 18.
Aldo Pecoraino nasce il 10 dicembre del 1927 e inizia giovanissimo a disegnare e dipingere e già nel 1951, a soli 23 anni, partecipa alla Mostra Internazionale che si svolge a Palazzo Venezia vincendo il primo premio.
Nel 1953 il Maestro Carlo Carrà esprime parole di elogio per l’opera La Cattedrale e nello stesso anno Aldo Pecoraino si aggiudica il primo premio della Mostra Collettiva Internazionale delle Belle Arti di Brera che otterrà anche l’anno successivo. Nel 1954, a Vicenza, ottiene il Primo Premio alla Mostra Internazionale di Arti Figurative. Determinante per Pecoraino è la scoperta della grande letteratura europea. Leggere Tolstoj, Dostoevskij, ma anche Freud e Jung, gli permette di scoprire i collegamenti dei letterati con gli artisti del primo Novecento. Studia gli epistolari e i diari di artisti come Delacroix e Van Gogh. I legami della sua pittura con gli artisti Fauves sono evidenti: Derain, Vlaminck, Soutine sono richiamati continuamente nelle sue tele, così come si ritrovano elementi che riconducono ad esperienze precubiste ed espressioniste. Seguendo i corsi dei Maestri Pippo Rizzo e Michele Dixit si diploma, in pittura, all’Accademia di Belle Arti di Palermo e ne diviene, in seguito, docente.
Nel dicembre del 1956 vince il primo premio per la pittura alla Seconda Mostra Regionale di Arti Plastiche e Figurative che si tiene al Teatro Massimo. Nel 1958 sposa Maria Isabella Crescimanno di Capodarso la cui bisnonna era la penultima figlia del Gattopardo.
Nel 1960 partecipa alla Seconda Mostra Internazionale di Pittura e ottiene il terzo premio. In quegli anni si consolidano i rapporti con Giacomo Baragli, con Leonardo Sciascia, con Enzo ed Elvira Sellerio e inizia un sodalizio con il fratello scultore Mario Pecoraino. Si susseguono le mostre collettive e personali: Festival dell’Internazionale Giovanile d’Arte, a Strasburgo, Junge Sizilianìsche Kùnstler, alla quale partecipano anche Guttuso, Greco, Messina, Migneco, Mario Pecoraino, Giacomo Baragli e Bruno Caruso, a Colonia, Pintores Italianos, a Caracas, Tota Pulchra, all’Albergo delle Povere, Rassegna del sacro nell’Arte, a Palermo, la mostra antologica alla Galleria Civica di Arte Moderna di Palermo, Novecento Sacro in Sicilia, all’Albergo delle Povere.
L’Artista, sempre restio ad allontanarsi dalla sua città natale, espone frequentemente alla galleria Flaccovio, alla galleria Arte al Borgo, alla galleria Ai Fiori Chiari, alla galleria La Robinia. Numerosi i critici e i giornalisti che si sono interessati della sua opera tra i quali ricordiamo: Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Vittorio Fagone, Franco Grasso, Sergio Troisi, Francesco Gallo. Aldo Pecoraino vive e lavora a Palermo.
“Pittore da sempre appartato, isolato, quasi stilita nel mezzo delle babeli d’ogni epoca, degli accesi conflitti degli ismi più imperiosi o più opportunistici, Pecoraino non ha fatto che praticare, sperimentare, ricercare il linguaggio della pittura.Una ricerca che, in ogni arte, richiede impegno incessante, totale; una ricerca che può portare a vere, nuove scoperte, a risultati sempre più alti. Risultati in una curva ascendente che s’interrompe con la vita dell’artista”. Così Vincenzo Consolo, nel suo scritto introduttivo alla Mostra Antologica della Civica Galleria di Arte Moderna di Palermo, descrive Aldo Pecoraino, nel lontano 1989.