Per i sindacati la città non può consentirsi il lusso di perdere, senza motivo, ingenti finanziamenti aggravando così il particolare disagio vissuto da migliaia di famiglie. Si tratta di 2.588.507,00 è finalizzata ai servizi agli anziani non autosufficienti.

Fondi Pac, un’odissea senza fine che si trascina da oltre un anno. C’era ancora l’assessore Nino Mantineo a Palazzo Zanca quando scoppiò il caso dei fondi regionali destinati ad implementare i servizi sociali rivolti ad anziani e disabili. Il Comune era riuscito a intercettare circa 4 milioni di finanziamenti, ma ad un certo punto il paradosso: Palazzo Zanca rischiò di perderli perché non aveva la capacità di impegnarli. Da un lato per un problema legato alla capacità di anticipare le somme previste per poi accedere al fondo, dall’altro per la carenza di personale nel Dipartimento servizi sociali messa nera su bianco in una lettera di fuoco scritta dall’allora dirigente Giovanni Bruno. Si fecero comunque i salti mortali per scongiurare la perdita dei fondi Pac. Adesso però il rischio è di nuovo dietro l’angolo. Ad esprimere grande preoccupazione sono le segreterie provinciali delle federazioni dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil perché ad oggi, a pochi giorni dalla scadenza, non risultano impegnate le somme relative al primo riparto del Pac anziani del distretto socio-sanitario di Messina. Si tratta di 2.588.507,00 è finalizzata ai servizi agli anziani non autosufficienti. Il piano è un programma aggiuntivo, senza alcun onere per il comune, di sostegno alla funzione ordinaria di erogazione di servizi essenziali sul territorio al fine di ampliare l’offerta complessiva dei servizi domiciliari agli anziani.

“Perdere in modo assolutamente irresponsabile questa opportunità pregiudica l’assegnazione del secondo riparto pari ad euro 2.858.088,00. La perdita di tali finanziamenti, oltre a privare di servizi indispensabili soggetti estremamente deboli, pregiudica altresì importanti occasioni di occupazione per i lavoratori del settore” scrivono i segretari di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, Giorgio Scirpa, Bruno Zecchetto e Carmelo Catania.

Per i sindacati la città non può consentirsi il lusso di perdere, senza motivo, ingenti finanziamenti aggravando così il particolare disagio vissuto da migliaia di famiglie.