27 impianti sportivi da riqualificare, il "censimento" delle Municipalità

27 impianti sportivi da riqualificare, il “censimento” delle Municipalità

Giuseppe Fontana

27 impianti sportivi da riqualificare, il “censimento” delle Municipalità

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lunedì 30 Gennaio 2023 - 13:45

Il Consiglio comunale ha parlato delle strutture dopo tre sedute di commissione con i presidente dei quartieri. L'esperto Giorgio, intanto, sulle gestioni: "Prima sistemare gli impianti"

MESSINA – Uno dei temi principali nello scontro tra maggioranza e opposizione (ma anche all’interno della stessa maggioranza) in Consiglio comunale è stato quello legato agli impianti sportivi. Battibecchi politici a parte, la doppia sessione di una settimana fa ha permesso ai consiglieri e all’assessore allo Sport Massimo Finocchiaro e all’esperto Francesco Giorgio di confrontarsi su un lungo elenco di strutture (e di aree vuote), dislocate in tutta la città. Una sorta di censimento, quello presentato dai consiglieri, che nel corso di tre sedute della V Commissione avevano ospitato i presidenti delle Municipalità, rapportandosi con loro proprio sulle condizioni degli impianti utilizzati o abbandonati.

I e II Municipalità

Ce ne sono ben 27 nella relazione della Commissione, tra impianti già esistenti, progetti finanziati, risposte mancanti e possibili aree da utilizzare. Per quanto riguarda la I Municipalità, ci sono la palestra comunale di Ponte Schiavo, il campo di calcio a 11 “Cuppari Kalonerò” e l’ex campo comunale di Galati. Per i consiglieri, il primo impianto è totalmente da ristrutturare, il secondo da acquisire nel patrimonio comunale e il terzo da rendere una palestra all’aperto con attrezzi outdoor e playground.

Ben 9, invece, gli impianti nella II Municipalità. C’è il campetto polivalente “Santino Maffei”, da acquisire e ristrutturare, così come da riqualificare ci sono il campo di calcetto della case Arcobaleno e il Palatenda, quest’ultimo con fondi Masterplan, entrambi a Santa Lucia sopra Contesse. Poi un contenzioso da risolvere con il campo di calcetto Valleverde di Minissale, un progetto presentato a cui non è stato dato risposta nell’area mercatale del Cep. E ancora un campo a 8 da realizzare in via Sforza a Minissale, ma metà del terreno è da acquisire dallo Iacp. Il progetto avanzato è in attesa di risposta nell’area di sollevamento Amam in via del Carmine. E in più esiste un progetto già finanziato del campo polivalente a Zafferia.

II e III Municipalità

Due le strutture inserite nel report riguardanti la III Municipalità. I consiglieri evidenziano l’area di risanamento Camaro-Bisconte-Fondo Fucile come possibile zona in cui inserire strutture sportive, e il polo sportivo di Villa Dante, in cui invece i progetti sono già partiti. Cinque gli impianti nella IV Municipalità: il campo a 5 di Piazza Casa Pia, attualmente consegnato alla scuola Juvara: il polivalente con area giochi del Viale Italia, da bonificare, tinteggiare e riattrezzare; la vasta area nella parte alta del Torrente Trapani in cui i consiglieri auspicano un campo a 11, verificando prima che sia di proprietà del Comune; l’area esterna del Pala Russello di Gravitelli e l’area di via Oratorio San Francesco, in cui viene identificato un cortile per un eventuale campetto da volley.

V e VI Municipalità

Infine V e VI Municipalità. Nella quinta c’è il caso più particolare, quella del Polo natatorio di via Mazzotta, a San Licandro, mai ultimato e in stato d’abbandono da anni. Inseriti nel report anche i campetti da tennis di Conca d’oro, ma attualmente ci sarebbe un contenzioso con i costruttori. Poi un campo a 11 nell’area del Mandalari sul Viale Giostra, chiamando in causa l’Asp, e occorre verificare due possibili progetti per playground e attrezzi outdoor a Villa Sabin e al parco urbano Salita Casa Nostra. Nella sesta, invece, si parla del campo da tennis e bocce di Castanea, in concessione agli Amici del tennis, e dell’ampia area di contrada Frischia, sempre a Castanea. Infine a Rodia, sul lungomare, i consiglieri proponevano un’area attrezzata con playground e strutture outdoor, mentre a Massa San Giovanni è in assegnazione il campo di calcio a 11.

Giorgio: “Parlare di sport è sempre positivo”

Tra i protagonisti della doppia seduta di Consiglio comunale c’è stato anche l’esperto allo Sport, Francesco Giorgio. Una sessione straordinaria in cui gli animi si sono riscaldati e si sono toccati tanti temi: “Ho sempre detto che quando si parla di sport, in un modo o nell’altro, è sempre positivo. Perché accendere i fari finalmente in maniera importante su questo argomento è per noi fondamentale e ci mette nelle condizioni di poter esprimere le progettualità di questa amministrazione. Stiamo continuando a lavorare su questo argomento, l’impegno è alto, con in testa il sindaco a spingere questa macchina con cui si vuole dare una nuova dignità agli impianti”.

Il Comune pensa ad esternalizzare

Giorgio è intervenuto soprattutto sul tema legato alla gestione degli impianti: “Ci sono problematiche che vanno risolte sicuramente. Intanto pensiamo a risistemare gli impianti, dando delle priorità, visto che sono davvero tanti i problemi. Inevitabile che sia così. Poi possiamo pensare a esternalizzare, perché è una strada che il Comune deve seguire. Ci sono attualmente 5 impianti esternalizzati, uno recentemente. e parlo di Ritiro, dove il Castanea Basket ha scommesso sulla struttura. Per noi è importante”.

“Garantire futuro agli impianti senza sovraccaricare associazioni”

“Poi pensiamo al campo di Bisconte, alla palestra di Montepiselli, al campo Sciavicco di Sperone, ai campi di tennis di Margi gestiti in maniera egregia e che sono un esempio da seguire – insiste Giorgio -. Quando sono stati presi in concessione non erano in condizioni ottimali e ora sono gioiellini. Quando il privato, in questo caso le associazioni sportive, fanno gli interessi non solo propri ma della cittadinanza, si dimostra che lavorare insieme è possibile. Noi ora vogliamo consegnare una struttura sistemata e chiedere alle associazioni di mantenerla in quello stato. Così garantiremo il futuro all’impiantistica senza sovraccaricare le realtà associative di situazioni che rischiano di metterle in difficoltà”.

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