Un patto per la città e primo step del processo di sussidiarietà, benessere e solidarietà, con l'obiettivo di rendere pubblico il progetto di costruzione partecipata, con il concorso delle istituzioni, del privato no profit e di tutti i cittadini di un welfare di comunità idoneo a rispondere ai reali bisogni della comunità cittadina. Così l'assessore ai servizi sociali in conferenza stampa
Mettere in sinergia idee e competenze e ridisegnare la struttura dei servizi sociali messinesi e delle politiche di welfare. Così l'assessore Nino Mantineo ha presentato l'appuntamento per gli Stati generali dei servizi sociali fissati per i prossimi 28 e 29 maggio al palacultura. Nonostante le tante polemiche di questi mesi, le falle mostrate da una gestione amministrativa e politica che non è ancora riuscita a far uscire dalle sabbie mobili l'intero settore, l'assessore Mantineo tira dritto per la sua strada e si prepara all'appuntamento con gli Stati generali, tappa conclusiva di un percorso di confronti e colloqui iniziato nello scorso mese di febbraio.
“Attraverso gli Stati Generali l'Amministrazione comunale – ha dichiarato Mantineo – intende creare opportunità affinché la città sia inclusiva ed accogliente verso le persone più fragili, nonché proporre condizioni di benessere per tutti, con l'esigenza di una riorganizzazione amministrativa del sistema dei servizi sociali nel Comune di Messina e nel Distretto D26. Il Comune, in particolare, svolge tre funzioni essenziali, ''imprenditoriale'' nei confronti delle risorse civiche presenti nella comunità, ''di regolazione'', ovvero di regia di tutti gli attori che partecipano alla realizzazione del benessere di comunità, e ''di controllo dei risultati'' considerato che i profili qualitativi di servizi sono cruciali per garantire reale benessere per la comunità. Nell'ottica di promuovere un welfare comunitario e delle opportunità è stato avviato – continua l'assessore – un ciclo di incontri con i diversi attori sociali e istituzionali per arrivare con maggiore consapevolezza, condivisione, impegno e senso di responsabilità, agli Stati Generali dei servizi sociali. Le linee di riflessioni emerse nel corso di precedenti incontri si possono riassumere nell'esigenza di una discontinuità con il passato nel modo di pensare e di organizzare i servizi sociali; la separazione tra politiche per il welfare, tra aree, tra assessorati e conseguente frammentarietà degli interventi; bisogno di trasparenza sull’erogazione e fruizione dei servizi; distanza tra cittadini e servizi, difficoltà nell’accesso alle informazioni e ai servizi; inadeguata attribuzione di risorse. Pertanto le scelte strategiche più generali di visione e conseguente organizzazione per l'Amministrazione risultano essere una gestione delle politiche sociali dentro un sistema integrato di welfare municipale orientate al benessere di tutti, a partire dalle fasce più deboli e fragili della popolazione; consequenziale adozione di logiche di sistema, sia interne alle politiche sociali che soprattutto tra politiche integrate per il welfare (politiche del lavoro, urbanistiche, dei trasporti, abitative, educative, culturali…del tempo libero …); coerenza tra linee politiche e atti amministrativi concreti attraverso anche l’attribuzione di risorse adeguate. Per quanto riguarda invece le scelte specifiche per il settore dei servizi sociali è necessaria una reingegnerizzazione del modello organizzativo del dipartimento, attraverso l’istituzione dell’ufficio di servizio sociale; una chiara articolazione e distinzione dei ruoli e delle responsabilità amministrative e tecniche di assistente sociale; la dotazione di strumenti adeguati per la creazioni di reti informatiche; l’adozione di metodologie di lavoro codificate e proceduralizzate; la chiara mappatura dei servizi erogati e dei suoi beneficiari; l’applicazione sistematica del processo di “valutazione” della qualità dei servizi resi; decentrare i servizi sul territorio; e istituire presidi di cittadinanza, anche attraverso il contributo del terzo Settore. Non è in discussione la questione ''Servizi Sociali'' ma l’architettura del welfare nella città di Messina che chiama in gioco tutti i settori e implica l’integrazione delle politiche per disegnare un nuovo volto del benessere, a partire dalle situazioni più difficili e dalle persone con minori opportunità. Costruire e partecipare al welfare municipale – ha concluso Mantineo – equivale a contribuire ad un ''sistema complesso'' che richiede un'architettura altrettanto articolata che superi la logica emergenziale”.
Il programma delle due giornate, nell'ambito del progetto “Sussidiarietà Benessere Solidarietà: Un Patto per la Città”, prevede giovedì 28, alle ore 16, dopo i saluti del sindaco, Renato Accorinti, l'introduzione dei lavori da parte dell'assessore alle Politiche Sociali, Nino Mantineo; alle 16.30, l'esperto del Sindaco, Antonino Anastasi, relazionerà su “Restituzione del processo partecipativo”, a cura del gruppo di lavoro; alle 17, “Nuovi rischi e nuovi bisogni” saranno trattati da Maria Di Pietro e Giovanna Saja, del servizio comunale sociale professionale, e da Adriana Ferruccio e Antonio Giardina, del servizio sociale ASP Messina; alle 17.45, Gennaro Izzo, coordinatore ufficio di piano ambito territoriale Napoli 33, analizzerà sul tema “Quali politiche di integrazione per la costruzione di un welfare di comunità”; alle 18.30, sono previsti gli interventi preordinati di rappresentanti dei sindacati confederali, degli ordini professionali, dell'IRCCS Neurolesi, e di Centrali cooperative, a seguire il dibattito conclusivo.
I lavori proseguiranno venerdì 29, con alle ore 9, l'intervento della psicologa dell' ASP Messina, Antonina Santisi, su “Insieme per lo sviluppo di comunità: i determinanti del benessere”; alle 9.30, il vice presidente dell' ANCI Sicilia, Paolo Amenta, tratterà “Il ruolo dell’ente locale nella costruzione del welfare di comunità”; dalle 10 alle 12, in programma gli interventi preordinati del Direttore Generale, Antonio Le Donne; e degli assessori comunali alle Politiche Educative, Culturali, Abitative, alla Mobilità, alle Politiche Ambientali, del Garante dell'infanzia, della Consulta delle Organizzazioni sociali. Dopo il dibattito le conclusioni dei lavori saranno tratte dall'assessore Mantineo.
Contribuisco, come la maggioranza dei messinesi, direttamente con IMU, TASI, TARI, ADDIZIONALE COMUNALE, e poi attraverso l’addizionale regionale e irpef, alle entrate correnti di Palazzo Zanca, quindi ho un solo interesse, che gli stati generali mettano al centro il mio concittadino bisognoso, quello realmente più debole fisicamente ed economicamente. Le strade di come fare sono tante, mi va benissimo un efficace coordinamento di tutte le istituzioni del settore, pubbliche e private, per non disperdere risorse umane e finanziarie, ma sono interessato soprattutto alla QUALITA’ del servizio sociale, a non dispersione delle risorse in burocrazia, meno amministrativi e più operatori socio sanitari. Caro Nino MANTINEO ti giochi la faccia.
Contribuisco, come la maggioranza dei messinesi, direttamente con IMU, TASI, TARI, ADDIZIONALE COMUNALE, e poi attraverso l’addizionale regionale e irpef, alle entrate correnti di Palazzo Zanca, quindi ho un solo interesse, che gli stati generali mettano al centro il mio concittadino bisognoso, quello realmente più debole fisicamente ed economicamente. Le strade di come fare sono tante, mi va benissimo un efficace coordinamento di tutte le istituzioni del settore, pubbliche e private, per non disperdere risorse umane e finanziarie, ma sono interessato soprattutto alla QUALITA’ del servizio sociale, a non dispersione delle risorse in burocrazia, meno amministrativi e più operatori socio sanitari. Caro Nino MANTINEO ti giochi la faccia.
Passiamo alle spese autorizzate a Giovanni BRUNO sempre per le POLITICHE SOCIALI. Per la Giunta vale abbundandis in abbundandum, infatti prevede nel 2015 di spendere sulla carta €33.074.390, di queste ne ha impegnate alla data di approvazione del PEG €18.813.413, per cui il dirigente è ancora lontano di €14.260.976 dalla previsione definitiva di spesa, ha tempo fino a dicembre, ma con quali risorse è un mistero? Della spesa impegnata fino a oggi ne ha messo in pagamento solo €974.200 per cui i RESIDUI PASSIVI già accumulati sono €17.839.213. UNNI VAI CU SCECCU.
Passiamo alle spese autorizzate a Giovanni BRUNO sempre per le POLITICHE SOCIALI. Per la Giunta vale abbundandis in abbundandum, infatti prevede nel 2015 di spendere sulla carta €33.074.390, di queste ne ha impegnate alla data di approvazione del PEG €18.813.413, per cui il dirigente è ancora lontano di €14.260.976 dalla previsione definitiva di spesa, ha tempo fino a dicembre, ma con quali risorse è un mistero? Della spesa impegnata fino a oggi ne ha messo in pagamento solo €974.200 per cui i RESIDUI PASSIVI già accumulati sono €17.839.213. UNNI VAI CU SCECCU.
Per farvi capire un sistema contabile oramai nel pallone, vi fornisco cifre a voi sconosciute, sono del PEG 2015, il Piano Esecutivo di Gestione deliberato il 12 maggio in attesa del previsionale. Con il PEG la Giunta da l’indirizzo, in questo caso a Giovanni BRUNO dirigente Politiche Sociali, su come spendere le risorse messe a sua disposizione. La PREVISIONE DEFINITIVA delle risorse è di €14.711.440. Fino alla data di approvazione del PEG il dirigente ne ha accertato solo €1.651.290, di queste riscosse €421.787, per cui i RESIDUI ATTIVI accumulati sono €1.229.503. L’accertamento delle risorse è lontano dalla previsione definitiva di ben €13.060.150, comunque c’è tempo fino a dicembre. UNNI VAI CU SCECCU.
Per farvi capire un sistema contabile oramai nel pallone, vi fornisco cifre a voi sconosciute, sono del PEG 2015, il Piano Esecutivo di Gestione deliberato il 12 maggio in attesa del previsionale. Con il PEG la Giunta da l’indirizzo, in questo caso a Giovanni BRUNO dirigente Politiche Sociali, su come spendere le risorse messe a sua disposizione. La PREVISIONE DEFINITIVA delle risorse è di €14.711.440. Fino alla data di approvazione del PEG il dirigente ne ha accertato solo €1.651.290, di queste riscosse €421.787, per cui i RESIDUI ATTIVI accumulati sono €1.229.503. L’accertamento delle risorse è lontano dalla previsione definitiva di ben €13.060.150, comunque c’è tempo fino a dicembre. UNNI VAI CU SCECCU.
Anche il barcellonese non badava a spese sulla carta straccia dei Piani Esecutivi di Gestione, infatti gli operatori delle cooperative sociali erano di casa a Palazzo Zanca. Peppino BUZZANCA nel PEG 2011 a fronte di una previsione definitiva di risorse in dotazione a Giacomo LEOTTA, dirigente ora in pensione ai Servizi Sociali, pari a €12.314.832, prevedeva una spesa totale per €33.359.511. In fondo è cambiato ben poco, poche risorse certe a fronte di una spesa consistente che puntualmente viene impegnata senza che una parte consistente di essa venga messa in pagamento, il risultato è il serpente velenoso dei RESIDUI PASSIVI.
Anche il barcellonese non badava a spese sulla carta straccia dei Piani Esecutivi di Gestione, infatti gli operatori delle cooperative sociali erano di casa a Palazzo Zanca. Peppino BUZZANCA nel PEG 2011 a fronte di una previsione definitiva di risorse in dotazione a Giacomo LEOTTA, dirigente ora in pensione ai Servizi Sociali, pari a €12.314.832, prevedeva una spesa totale per €33.359.511. In fondo è cambiato ben poco, poche risorse certe a fronte di una spesa consistente che puntualmente viene impegnata senza che una parte consistente di essa venga messa in pagamento, il risultato è il serpente velenoso dei RESIDUI PASSIVI.