Il progetto di forestazione urbana è stato ammesso a finanziamento nel Pon. A Messina si realizzerà una rivoluzione verde
“Nei prossimi mesi la città verrà trasformata e, attraverso un’ampia opera di forestazione urbana, sarà resa più vivibile, a misura di giovani e anziani, con un’aria migliore perché mitigata e protetta dai fumi dello smog. Il grigiore dei palazzi sarà ‘coperto’ dal verde, che ridipingerà lo skyline della città e Messina diventerà la più verde d’Italia per presenza di patrimonio arboreo e floreale”. A dirlo Carlotta Previti, ex vicesindaca di Messina che annuncia: “Il progetto Foresta Me infrastrutture verde e blu da città del paesaggio a città del mare si conferma uno dei progetti sulla Forestazione urbana che hanno ottenuto dall’Agenzia di Coesione il maggiore importo in Italia sui fondi React Eu. Con Determinazione dirigenziale numero 4100 dell’11 maggio 2022 PON Metro 2014-2020 Asse 6 – “ME6.1.4.a – Foresta_ME“, risultando coerente con i criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza del Pon e con il Programma stesso, è stato ammesso a finanziamento con l’importo di 29 milioni 383mila euro superando di oltre 4 milioni di euro la quota iniziale prevista di 25 milioni di euro”.
Incrementare il patrimonio arboreo anche per tutelare il territorio
“E’ stata particolarmente apprezzata dalla Commissione Interna di Valutazione dell’Asse 6 – continua la Previti – l’idea di operare sul territorio una rinaturalizzazione articolata sul recupero di tutte le aree e dei sistemi paesaggistici e funzionali che versano in condizione di perdita ecologica, incrementando il patrimonio arboreo e floreale per abbattere i livelli di rischio idrogeologico ripascendo e rinaturalizzando, con interventi di evolutiva ingegneria ambientale, tutte le aree a rischio per fenomeni morfo dinamici, intervenendo sul processo di risanamento e gestione dei corsi fluviali, rappresentando un’idea risolutiva concreta per fronteggiare le perdite ecologiche e consentire il recupero del paesaggio.
Finalmente i cittadini di Messina percepiranno il territorio urbano riabilitato nella sua dimensione verde grazie ad un’armonica rete di interventi di rinaturalizzazione e riqualificazione di tutte le aree a verde, i giardini, i parchi sia dello spazio urbano che dei borghi mettendo in contatto il Mare con i Monti in una “Città Sostenibile” capace di farsi interprete paradigmatica di un processo avanzato e innovativo di transizione ecologica dell’intero territorio metropolitano.
L’aumento ulteriore di 4 milioni della dotazione finanziaria consentirà di potenziare anche le infrastrutturazioni dei sistemi innovativi di servizio, quali il sistema dei trasporti e della mobilità alimentato da energie rinnovabili o con sistemi Itc che sostengano la qualità del nuovo verde e del nuovo paesaggio urbano rendendolo più efficace migliorando la funzionalità urbana”.
Localizzazione geografica
La Linea di Costa costituirà un diretto contatto, senza soluzione di continuità, con il Mar Ionio e il Mar Tirreno per oltre 50 Km. Un paesaggio lineare di alto valore eco sistemico che presenta in moltissimi tratti notevoli perdite di valore ecologico e paesaggistico; – tutte le Aste Fluviali e le relative ripe che dallo Spartiacque dei Monti Peloritani giungono al mar Tirreno a nord e al Mar Ionio ad est. Questi paesaggi lineari sono gli unici sistemi che uniscono la dorsale del sistema montuoso alla costa e presentano un notevole valore eco sistemico molto depauperato e da rinaturalizzare – tutta la costellazione di nuclei extraurbani (piccoli borghi e villaggi), anch’essi in forte perdita di valore ecologico e carenti di infrastrutture verdi che costituiscono una geografia culturale, spesso di antica fondazione che vanta in ogni singolo caso delle peculiarità paesaggistiche, naturali e antropiche specifiche, quasi sempre d’antica fondazione”.
Interventi previsti
“Il “Programma Strategico di Forestazione Urbana” – continua Previti – prevede interventi strategici nel vasto Ambiente Antropicocostituito dalla centrale area urbana (la città) e dalle aree ad essa periferiche fortemente urbanizzate. All’interno di questo grande organismo urbano si registrano notevoli perdite degli equilibri ecologici tra verde e città che verranno recuperati attraverso una serie mirata di azioni che riguarda:
- la riqualificazione di tutte le poche aree verdi esistenti;
- la realizzazione di nuove aree verdi in attuazione alle previsioni dello strumento urbanistico e dei P.A.;
- la riabilitazione di tutte le aree naturali in abbandono ed esposte ad degrado;
- la realizzazione di nuovi spazi verdi là dove vi sono aree “grigie” (parcheggi, piazze, slarghi,etc.);
- la realizzazione di nuove strade e viali alberati nonché il ripristino e la riqualificazione di quelli esistenti, che mettano in rete tutti il nuovo sistema verde.
Tra la zona boscata e l’ambiente antropico si svilupperà una vasta area a vocazione agricola scarsamente sviluppata al cui interno della quale saranno programmati dei sistemi di sviluppo ed insediamento di servizi eco sistemici di alta qualità biologica (produzioni speciali, Doc, Docg, Dop, Itg, Ipg, Stg, Pat, etc.) in modo da consentire lo sviluppo di nuovo avanzati ed efficaci regimi e produzioni agricole”.
Città verde sostenibile
“Tutto nella prospettiva di realizzare – prosegue Previti – una “Città Verde Sostenibile” capace di farsi interprete paradigmatica di un processo avanzato e innovativo di transizione ecologica dell’intero territorio, migliorando la salute urbana e attivando processi di coesione sociale. Forestazione urbana rappresenta un’idea risolutiva concreta alle perdite ecologiche, alla depermeabilizzazione dei suoli e al recupero del paesaggio”. “Questo nuovo ecosistema, conclude Previsti – porterà con sé, anche una rivoluzione culturale. Ormai è infatti in atto in ambito internazionale un dibattito sul “superamento del semplice Pil” come unico indicatore di misurazione del benessere, alimentato dalla consapevolezza che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non possano essere esclusivamente di carattere economico, ma debbano tenere conto anche delle fondamentali dimensioni sociali e ambientali corredate da misure di diseguaglianza e sostenibilità. Necessario dunque, un incremento del cosiddetto ‘Pil della felicità, parametro già adottato in altri contesti, per misurare la percezione e il vero gradimento da parte dei cittadini delle misure adottate”.
Secondo la Sig.ra Carlotta Previti Messina diventerà presto la città più verde d’Italia d’Italia per presenza di patrimonio arboreo e floreale. Ma la signora Previti conosce l’Italia? Conosce quali sono le città più verdi di d’Italia. La invito a fare una gita in Toscana e vedere cosa significa veramente avere una città verde. Vada a Pistoia a vedere chilometri e chilometri di vivai con ogni tipo di pianta. Vada alle cascine di Firenze 7 km. di parco in mezzo alla città, o al giordino di Boboli vero gioiello verde del rinascimento. Veda cosa significa la cura del verde. Perchè veda, cara signora Previti, non basta piantare qualche albero per avere una città verde, ci vuole la cura e non l’improvvisazione di qualcuno che invece di potare le piante a Messina le strazia! Staremo a vedere questi ulteriori proclami che sviluppo avranno. Permettetemi di essere scettico.
https://www.tempostretto.it/news/da-messina-citta-giardino-abbandono-indaimo-recuperare-il-vivaio-per-creare-occupazione.html
La segnalazione del “nostro” editore Pippo Trimarchi ,anticipa ciò che volevo evidenziare tramite l’OTTIMO articolo di DIEGO INDAIMO che personalmente, mi ha fatto conoscere una realtà esistente a Messina che disconoscevo😳….. Se non sono stati capaci a riqualificare, ciò che esiste, e che bisognava riportare agli antichi splendori , come gli viene in mente tutta la “pappardella” che ha sciorinato in questo articolo????… è INUTILE progettare in grande qualcosa che è sulla carta,quando il GRANDE presente sul territorio lo fate SPARIRE 😤😖😡….. FIDUCIA ad INDAIMO per la RINASCITA del VIVAIO🤩😍 che diventerebbe, oltre a un’ importante occasione di lavoro ,un attrazione turistica perché presenterebbe la città ,da TROPPO tempo
sfiorita, sbocciata nuovamente nella sua BELLEZZA,aiutata da noi TUTTi e dall’ invidiabile NATURA che con i suoi profumi e colori è SEMPRE una MERAVIGLIA per gli👁️👁️e il ♥️!!!!
Emanuele, guarda che Messina nelle classifica particolare delle città più verdi sta al 4 posto. Se si considerano le zone di verde attrezzato sui colli e l’area protetta di Faro/Ganzirri, non considerate, ma che ricadono in pieno territorio comunale, Messina come verde sta ancora meglio della classifica che è comunque di vertice. Non conosci la tua città???
Secondo me sei tu a non sapere che già Messina si trova al 4 posto come città più green d’Italia, e le città Toscane non sono nemmeno tra le prime 5
Forestazione urbana????
Non so cosa hanno in mente.
So solo che già in città la
forestazione è già rigogliosa,sui marciapiedi, nelle piazzette e nei giardini pubblici sono infatti presenti
erbacce, cardi, rovi etc .
Persino vegetazione dentro
una cabina telefonica operativa
Uno squallido degrado.
Se volete continuare a prendere in giro i lettori fate pure! Voglio rispondere a coloro che continuano ad affermare che Messina è tra le città più verdi d’Italia. Costoro hanno confuso la città con la provincia. La provincia di Messina è la più verde della Sicilia perchè più vantare le zone boschive dei Nebrodi e in parte dei Peloritani, distrutti dagli incendi tutti gli anni. Ma stiamo parlando della provincia non della città in quanto tale. A Messina città non c’è un parco! L’unica area verde è Villa Dante mal curata e poco frequentata dai messinesi perchè molto defilata rispetto al centro città. Per il resto cosa abbiamo? Un piccolo giardino come la Villa Mazzini e qualche aiuola sparsa qua e là, mal curata e abbandonata. Ci sarebbe la foresta di Camaro, ma siamo fuori città, così come i Colli San Rizzo. Ma ripeto in città non c’è verde e quei pochi alberi che resistono a Piazza Cairoli e nella Via Garibaldi non vengono potati con cura ma straziati. Questa è la realtà.