Un anno di giunta Merlino. Tempo di bilanci a Rometta. Ad un anno dall'elezione l'amministrazione ha tirato le somme di quella che il sindaco ha definito "la rivoluzione della normalità".
La cosa che più colpisce sono i fatti. Non ci sono tante parole, solo un elenco di date e di fatti concreti, alcuni con una valenza più simbolica, come l’intitolazione della stazione a Graziella Campagna, altri con un impatto più immediato nella vita quotidiana.
“Sogna Rometta, sogna. Un anno dopo”, il bilancio di 365 giorni dell’amministrazione guidata da Nicola Merlino si possono sintetizzare nelle parole del primo cittadino: “la rivoluzione della normalità”.
Può sembrare banale ma non è così, perché la normalità è fatta di cose che funzionano e di servizi che è poi quello che i cittadini chiedono a chi li amministra. Ma nel mondo di oggi la normalità appare un sogno o un’utopia. Il bilancio di un anno di amministrazione a Rometta è iniziato così, senza parole, solo con un video che ha illustrato con foto e didascalie i fatti, e si è concluso con i progetti in itinere che si concluderanno nei prossimi mesi. E il primo fatto di Nicola Merlino e della sua giunta (la prima in assoluto con donne in squadra, due su quattro assessori) è stato il dimezzamento delle indennità. Non stiamo parlando dell’annuncio della riduzione o dello slittamento a fine mandato della riduzione (come molti amministratori fanno) ma della riduzione immediata del 50% delle indennità, che ha consentito in un anno un risparmio di oltre 60 mila euro. La rivoluzione della normalità appunto, fare una cosa normale come evitare gli slogan. Subito dopo, visto che era giugno, si è passati alla pulizia di spiagge, strade, piazze e torrenti. Cose semplici. Nell’elenco si va dalla sistemazione delle problematiche relative alla distribuzione idrica all’installazione degli impianti di videosorveglianza, dalla raccolta differenziata reale e su tutto il territorio all’inaugurazione del Palazzo satellite del Comune, ultimato da tre anni e mai aperto, fatto questo che ha consentito un altro risparmio di 45 mila euro in fitti. Stesso discorso vale per una serie di uffici e per la scuola. Poi il ponte con Spadafora, i lavori affidati nell’agosto 2014 saranno ultimati nell’agosto 2015, un anno esatto. Nell’elenco anche le cose che “fanno comunità”, come il mercatino del libro usato e l’iniziativa con Posto occupato fortemente voluta da Maria Andaloro Dà un libro all’altro, o i Mercatini di Natale (esperimento che sarà ripetuto), la festa dell’albero, la raccolta di fondi e l’asta per il recupero della Chiesa di San Domenico di Rapani, l’istituzione della commissione toponomastica. In un anno la battaglia per la legalità ha portato, senza troppi fronzoli e dibattiti, all’intitolazione della stazione a Graziella Campagna, a fine agosto 2014 dopo un referendum tra i romettesi, ed all’intitolazione del Palazzo Satellite a Rita Atria su decisione degli alunni delle scuole. Due fatti simbolici e concreti in un territorio che ha deciso di dimenticare un passato fatto anche di “sviste” e di silenzi. Infine, per tornare ai conti, Rometta è stato il primo comune siciliano ad approvare a febbraio il bilancio previsionale 2015. Per fare un esempio Messina (ma non è l’unico comune, sono a decine nella nostra condizione) non ha ancora approvato il consuntivo 2014 e siamo a fine maggio. In un anno l’amministrazione sta presentando non una sola relazione, ma due semestrali.
Nulla di speciale, è quello che ci aspetta da un’amministrazione normale, quello che il sindaco Nicola Merlino definisce “l’elogio della normalità” rifacendosi a Vittorino Andreoli. “Un anno fa abbiamo ereditato una macchina ferma- ha detto- una realtà nella quale la legalità era un optional e spesso il confine tra illegittimo e illecito si confondeva. Noi vogliamo fare e stiamo facendo la rivoluzione della normalità, che cammina di pari passo con l’entusiasmo della giovinezza, perché è sui giovani che stiamo puntando. L’onestà è la qualità più rivoluzionaria di tutte per un amministratore oggi. Questi sono i pilastri: onestà, dignità, legalità, giustizia. E come diceva De Gasperi: cercate di promettere un po’ meno di quello che pensate i realizzare nel caso in cui foste eletti. Noi diciamo, realizzeremo ancora 200 cose”.
Un anno così è stato possibile grazie ad un solido lavoro di squadra, con il vicesindaco Giuseppe La Face, gli assessori Melania Messina, Maria Lisa e Giuseppe Saija, che hanno avuto l’apporto di un consiglio comunale attento e di uno staff comunale preparato e determinato. Un anno fa in campagna elettorale questo gruppo diceva “Rometta sarà bellissima”, adesso non usa più il verbo al futuro.
“Dignità, normalità e la follia di saper sognare” ha sintetizzato il vicesindaco La Face alla fine di un incontro che è servito anche ad indicare le prossime tappe sin da domani.
Presenti anche i sindaci di Villafranca Matteo De Marco, Valdina, Torregrotta Nino Caselli con il vicesisindaco Antonella Parasiliti, l’assessore Santino Archimede, il vicesindaco di Saponara, mentre il sindaco Accorinti ha mandato un video di auguri, una nutrita truppa di consiglieri comunali dei vari paesi, la vulcanica guerriera di Posto occupato Maria Andaloro, i fratelli Piero e Pasquale Campagna “finalmente un sindaco e una giunta coraggiosi, ci vuol coraggio a cambiare”, la presidente di ViviMessina Antonella Russo, il deputato regionale Pd Pippo Laccoto,il consigliere comunale Pd di Messina Daniele Zuccarello, i rappresentanti di ViviTorregrotta e ViviRometta.
Rosaria Brancato