50 giorni nelle carceri libiche. Siracusano: "Silenzio del governo sui 18 pescatori di Mazara"

50 giorni nelle carceri libiche. Siracusano: “Silenzio del governo sui 18 pescatori di Mazara”

Rosaria Brancato

50 giorni nelle carceri libiche. Siracusano: “Silenzio del governo sui 18 pescatori di Mazara”

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martedì 20 Ottobre 2020 - 11:46

La deputata chiede al governo Conte uno scatto nell'azione. Nel frattempo da settimane le famiglie dei pescatori protestano davanti a Montecitorio.

Le loro sorti a quanto pare interessano solo ai siciliani. Tra poco saranno trascorsi due mesi dal sequestro dei 18 pescatori di Mazara del Vallo e ai disperati appelli del presidente Musumeci, dell’Ars, e dei siciliani, non è seguito alcun atto concreto. Solo dichiarazioni d’intenti da parte del governo nazionale, che sta seguendo la trattativa con il governo libico. Le famiglie dei pescatori protestano a Roma da giorni, senza vedere però alcun passo avanti.

L’angoscia di 18 famiglie

A chiedere un intervento forte del governo Conte è la deputata di Forza Italia Matilde Siracusano: “Sono trascorsi 50 giorni da quando 18 pescatori, a bordo di due pescherecci di Mazara del Vallo, sono stati sequestrati dalle autorità libiche a largo di Bengasi. Da 50 giorni 18 famiglie vivono nell’angoscia più totale, senza aver notizie dei propri cari, senza risposte adeguate da parte del governo, senza una presa di posizione chiara del premier Conte e del ministro degli Esteri Di Maio”

Il silenzio del governo

Alcuni familiari dei pescatori da settimane stazionano – giorno e notte, con il sole e con la pioggia – di fronte a Montecitorio: un presidio silenzioso e pacifico per chiedere un impegno concreto da parte dell’esecutivo. La scorsa settimana il presidente della Camera Fico, dopo una protesta di Forza Italia in Aula, aveva assicurato di volerli incontrare: anche in questo caso, ancora niente.

Il contributo dell’Ars

I nostri pescatori-prosegue Siracusano- al momento, sono stati abbandonati, le loro mogli, i loro figli, i loro parenti sono letteralmente disperati“. L’Ars, grazie all’iniziativa di Gianfranco Miccichè, ha stanziato un contributo di 2mila euro per ogni famiglia dei 18 cittadini sequestrati in Libia. Ma adesso occorre un’azione decisa, forte, da parte di Palazzo Chigi e da parte della Farnesina.

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