Alle 10 la Messa, alle 11 il corteo e la deposizione della corona d'alloro al monumento ai caduti, alle 11.30 la cerimonia civile al Paladiana
È all'insegna dello slogan "Cambiamo la storia" che Anmil intende promuovere la 67ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, in programma domani in tutta Italia. La manifestazione, che annualmente vede il coinvolgimento di circa 50mila persone tra soci e familiari, rappresenta un momento di confronto e di impegno delle istituzioni nazionali e locali con una sola finalità: partecipare alle varie celebrazioni per sviluppare la cultura della prevenzione degli incidenti sul lavoro e aumentare la tutela delle vittime di infortuni e dei loro familiari.
E mentre la celebrazione nazionale quest’anno sarà ospitata dalla città di Cagliari dove parteciperanno le massime istituzioni in materia, la Sezione di Messina, ha previsto l'organizzazione delle manifestazioni locali, con la collaborazione del Comune di Milazzo e la Raffineria di Milazzo nella città di Milazzo con il seguente programma: ore 8: Raduno Piazza Duomo Messina per recarsi a Milazzo; ore 10: Celebrazione Santa Messa officiata da Padre Marco D’Arrigo presso il Duomo di Milazzo; ore 11: Corteo e deposizione corona d’alloro al monumento ai caduti; ore 11.30: Cerimonia civile presso sala convegni del Paladiana in via Francesco Crispi e Consegna Tessera ai Soci ore 13.30 Pranzo sociale
Purtroppo, stando agli ultimi dati Inail, la situazione resta allarmante con un andamento altalenante delle denunce sia degli infortuni che delle malattie professionali sia di quelli con esito mortale. Già nei primi sette mesi dell’anno sia gli infortuni che i morti sul lavoro sono cresciuti in misura, rispettivamente, dell’1,3% e del 5,2% rispetto allo stesso periodo 2016. In particolare, tra il 1° gennaio e il 30 luglio 2017 sono stati denunciati circa 380.000 infortuni, con un incremento di quasi 5.000 unità rispetto ai 375.000 circa dello stesso periodo dell’anno precedente. La crescita degli infortuni sul lavoro risulta più consistente tra quelli cosiddetti “in occasione di lavoro”, aumentati di quasi 3.000 casi, rispetto a quelli “in itinere” (+2.000 casi circa). Ancora più preoccupante risulta l’andamento delle denunce degli infortuni mortali che dai 562 casi dei primi 7 mesi 2016 sono passati ai 591 dell’analogo periodo 2017: vale a dire 29 vittime del lavoro in più. L’incremento dei decessi risulta praticamente equiripartito tra quelli “in occasione di lavoro” cresciuti di 14 unità e quelli “in itinere” dove l’aumento è stato di 15 unità.
“Questi dati su cui si discuterà dell'andamento a livello locale durante i lavori della cerimonia civile come punto di partenza per riflettere con le istituzioni, pur se ancora provvisori, non possono non destare forte preoccupazione, in quanto prospettano una quasi certa ed inaspettata inversione del positivo trend storico dell’andamento infortunistico nel nostro Paese e nel nostro stesso territorio” – afferma il presidente territoriale Anmil, Carmelo Paci. "Ci aspettiamo, dunque, in occasione di questa giornata, di poter avere un confronto con le istituzioni locali di cui auspichiamo la massima partecipazione per individuare politiche di prevenzione più efficaci insieme ad azioni di controllo e sanzionatorie più adeguate", conclude Paci.