Il vice-sindaco e assessore alle politiche finanziarie Signorino ha inviato una nuova lettera al Ministero per reiterare la richiesta di sospensione dell’esame del piano di riequilibrio. Possibili “estromissioni” all’Atm
Le loro stanze sono una di fronte all’altra , ma il sindaco Renato Accorinti ed il vice-sindaco Guido Signorino sono inseparabili e ogni decisione viene presa insieme e condivisa con il resto della squadra, tale nella sostanza e non solo nella forma. Una settimana fa esatta in quel di palazzo Zanca avveniva la proclamazione del nuovo primo cittadino, in un clima di festa e di entusiasmo generale, adesso i marmorei corridoi del Comune sono tornati al loro solito grigiore e dentro le stanze non ci sono i tantissimi sostenitori di Accorinti, che per due giorni avevano assediato il Comune, ma la solita montagna di problemi da risolvere. Primo tra tutti la voragine nei conti, che rischia di condurre l’ente al default.
Non appena insediatosi, Signorino, che è anche assessore con delega alle politiche finanziarie, si è subito messo a studiare le carte, e ha già incontrato in due diverse occasioni i dirigenti dell’area economica Ferdinando Coglitore e Giovanni Di Leo, oltre ai due revisori dei conti “superstiti” Dario Zaccone e Giancarlo Panzera. L’ultimo briefing si è svolto in mattinata e, al termine della riunione, il vice-sindaco ci ha spiegato di aver scritto una nuova lettera al Ministero degli Interni per reiterare la richiesta di sospensione dell’esame del piano decennale di riequilibrio, in attesa che venga rimodulato dalla nuova amministrazione comunale. La nota inviata dal commissario straordinario Luigi Croce alla vigilia delle elezioni amministrative non ha ancora avuto risposta e per superare questa fase di stallo, Signorino ha deciso di fare un secondo tentativo, “appellandosi” a quanto previsto dall’articolo 1 comma 3 del famoso decreto 174, meglio conosciuto come salva-enti , che rimanda ad alcune norme in base alle quali è concesso ad un sindaco appena eletto di mettere mano al documento di risanamento.
Accorinti, Signorino e tutti i componenti della giunta sanno perfettamente che se non verrà data loro la possibilità di rivedere il piano, il dissesto sarà inevitabile. Messina perderebbe infatti, i circa 50 milioni di euro messi a disposizione dal Fondo di rotazione nazionale e dovrebbe rinunciare anche al prestito regionale di 33 milioni di euro. Senza queste risorse le casse resterebbero vuote ed il fallimento non potrebbe essere evitato. Sempre per quel che concerna la situazione economica, Signorino ha aggiunto che l’amministrazione sta cercando di rientrare, per quel che possibile, negli spazi finanziari del decreto 35, per sanare i debiti con le aziende creditrici, per una somma complessiva di circa 5 milioni di euro.
Conti in rosso a parte, in questi primi 7 giorni da amministratori della città, Accorinti ed i suoi assessori stanno anche decidendo le nomine nei posti chiave della macchina amministrativa. C’è da assegnare l’incarico di Capo di gabinetto, che fu di Antonio Ruggeri ai tempi di Buzzanca e di Loredana Sciglio nella parentesi Croce. Salvo soprese dell’ultimo momento, alla Sciglio dovrebbe succedere il funzionario del Dipartimento Mobilità del Comune, l’ingegnere Silvana Mondello, moglie di Sergio Conti Nibali e cugina di primo grado di Signorino. L’amministrazione sta, inoltre, valutando l’identikit ideale del nuovo commissario dell’Atm, che dovrà prendere il posto del dimissionario Enrico Spicuzza. Pare che Accorinti ed i suoi uomini stiano ragionando anche sul futuro in azienda del direttore generale Claudio Conte, che ha il contratto in scadenza.
Qualche novità si registra pure sul fronte del Collegio di Difesa. E’ già stato dato incarico al dirigente all’Avvocatura Romolo Dell’Acqua di predisporre un Avviso pubblico per reclutare gli 8 legali che seguiranno le cause per conto del Comune. Secondo i rumors del Palazzo, è intenzione della neo amministrazione di dar spazio a cinque giovani avvocati e a tre togati di esperienza (per quest’ultima categoria si apre una corsia preferenziale per Arturo Merlo e Antonio Catalioto) .
Danila La Torre
Fossi in Signorino mi fiderei poco dei due dirigenti e inizierei un approfondita analisi della situazione..tanto è un professionista del campo e sa come muoversi…
qualche “giornalista” ha segnalato la continuita’ dello “sfascio” dal sindaco a tutti gli assessori (uno rappresenta la conferma, è giovane)
TUTTI IMPIEGATI PUBBLICI in una citta’ da impiego pubblico al DISSESTO.
Vecchi o nuovi tutti uguali sono speriamo nell’agoniato dissesto
Io, nominerei mago merlino, chissà che con le sue magie possa aiutare questa città! !!!!
Vada per Libero Gioveni, garantito, e’ una persona in gamba e molto brava, meritevole…Basta con i soliti nomi!!! Mandiamo a casa i vecchi furbi che ci hanno sotterrato in una città sporca, grigia (senza verde, ma soli mattoni e cemento armato) e confusionaria. Vogliamo persone che pensano a noi, alla società’, ai cittadini e al loro benessere. Libero Gioveni e’ OK!
COMMENTO APERTO per Guido Signorino. Facciamo il punto: in questo momento noi operiamo con il Bilancio di Previsione 2012, il Pluriennale 2012/2014 e la Relazione Previsionale e Programmatica allegata ai citati documenti contabili. Nelle more del Bilancio di Previsione 2013, non approvato entro il 30 giugno, il Ragioniere Generale COGLITORE, proponente il Commissario CROCE, ha istruito il Piano Esecutivo di Gestione, il PEG 2013, deliberato il 22 maggio scorso, in piena campagna elettorale e Consiglio Comunale non operativo, documento finanziario che abbia come riferimento gli ultimi bilanci approvati, con i limiti previsti dall’articolo 163 comma 1 del Testo Unico, cioè spese non superiori ad 1/12 delle somme previste nel bilancio deliberato, nel nostro caso il Pluriennale 2012/2014. Pubblico la serie storica dei Bilanci di Previsione dal 2008, per comprendere meglio l’ordine delle cifre a disposizione di BUZZANCA e quelle nettamente inferiori, con cui dovrà fare i conti R E N A T O sindaco.
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Pubblico anche i riepiloghi generali delle Entrate e delle Spese, previsti da COGLITORE nel PEG 2013, noterete che i riepiloghi generali non corrispondono al Pluriennale, sarebbe il caso che il Ragioniere Generale dia le motivazioni.
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Nel riepilogo delle Entrate previste dal PEG 2013 fate attenzione alla differenza tra gi ACCERTAMENTI e la PREVISIONE, fate altrettanto nel riepilogo Spese, con la differenza tra gli IMPEGNI di spesa e la PREVISIONE. Infine 1/12 di € 363.672.324, previste dal PEG 2013, è pari a € 30.306.027. In parole terra terra, aspettiamoci da Palazzo Zanca la litania fastidiosa, NON CI SUNNU PICCIULI, NON CI SUNNU PICCIULI. Scrivo da anni, come a Palazzo Zanca, del Testo Unico e dei Principi Contabili, e quindi dei documenti finanziari conseguenti, è stato fatto CARTA STRACCIA.
Penso sia necessario che al neo sindaco si ricordino alcuni punti, visto che non può certo dire che la situazione economica della città fosse sconosciuta prima del suo insediamento e che quindi dovrebbe in merito avere idee chiare :
1) A noi cittadini messinesi non può interessare nulla che la città vada in default in quanto paghiamo già il massimo della tassazione prevista
2) Il Comune non ci fornisce più alcun servizio. Nettezza Urbana e Trasporti sono di un livello talmente scadente che chiamarli servizi è possibile solo a chi non è mai stato in una qualunque città italiana. Per cui anche in questo senso non si vede cosa possa comportarci che già non subiamo.
3) LA durata del default ha un tempo stabilito in cui la città è obbligata a risanarsi e darsi una gestione dirigente competente. Posticiparla comporta, per noi cittadini, vivere già adesso in una situazione precaria posticipando la rinascita economica e strutturale della città. A chi gioverebbe? non certo a noi!
Per cui, da suo elettore in seconda battuta, non perda tempo, non si appropri di responsabilità che non ha, denunci alla città i responsabili amministrativi e politici di tale situazione drammatica.
In poche parole, non faccia nascere il sospetto, che la sua elezione, più che il frutto di una rinascita cittadina, sia espressione di accordi sotterranei tra vecchi nuclei di potere.
NON FACCIA L’OBAMA MESSINESE.
COMMENTO APERTO per Guido Signorino. Il commissario Luigi Croce lascia in eredità a R E N A T O sindaco e a SIGNORINO, il PIANO DEGLI INDICATORI GESTIONALI DEL COMUNE DI MESSINA,
la deliberazione n. 374 del 30 aprile 2013, quasi alla fine del mandato. Il documento è istruito dall’Ufficio Controllo di Gestione, le schede di report prodotte sono distinte per CENTRO DI RESPONSABILITA’ (Dipartimento/Staff ), sono state elaborate per riportare le informazioni relative: alle competenze attribuite dagli atti di organizzazione interna;
alle risorse umane; alle risorse strumentali; al rendiconto PEG; ai valori assoluti di attività ordinaria, cioè gli indicatori di attività; agli indicatori di efficacia; agli indicatori di efficienza/economicità. Gli amminastratori e i consiglieri comunali, e se venissero pubblicate nel sito del Comune, anche i messinesi, avrebbero a disposizione una scheda sintetica e di facile lettura dell’attività degli uffici. Le schede report sono da affinare, intanto caro SIGNORINO solleciti i dirigenti e i responsabili di servizio alla loro compilazione. Pubblico lo schede report relative al DIPARTIMENTO TRIBUTI, quello che abbia a che fare con la spudorata evasione, che necessiti di essere riorganizzato dalle fondamenta, a mio avviso tutti gli uffici che ACCERTINO risorse, dovrebbero confluire in un’unico DIPARTIMENTO PROGRAMMAZIONE E BILANCIO ENTRATE, quello oggi diretta da Giovanni DI LEO. http://img811.imageshack.us/img811/8097/yzpj.png
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C’è un indicatore di EFFICACIA, il numero di dichiarazioni ICI/IMU ritirate e archiviate, che in valore assoluto è fine a se stesso, bisogna individuare un parametro, anche statistico di riferimento (numero di immobili, terreni agricoli, fabbricati rurali, capannoni, numero dei nuclei familiari..).