Uiltrasporti e Orsa contestano la scelta dell'Atm di ricorrere per il terzo anno consecutivo alla formula della somministrazione di lavoro tramite agenzia interinale per andare a coprire le carenze di personale tra gli autisti. Per i due sindacati si deve procedere con assunzioni dirette in azienda. E si chiama in causa anche l'Ispettorato del Lavoro
La decisione dell’Atm di continuare a reclutare personale tramite agenzie interinali e con la formula della somministrazione di lavoro ha scatenato la reazione dei sindacati. Pochi giorni fa l’azienda di via La Farina ha pubblicato il bando per individuare l’agenzia che gestirà in appalto la selezione e l’assunzione per un anno di 75 autisti che andranno a sopperire alle carenze di personale che Atm registra in questa categoria di lavoratori. Un appalto da oltre 2 milioni di euro e una soluzione che si ripete per il terzo anno consecutivo. Questa decisione però non è piaciuta alle organizzazioni sindacali.
La Uiltrasporti ha scritto al direttore Daniele De Almagro e all’Ispettorato del Lavoro, ricordando innanzitutto che le procedure per il reclutamento di lavoratori interinali a tempo determinato devono passare come previsto dal vigente CCNL art 23 da una procedura condivisa con le organizzazioni sindacali firmatarie di contratto , cosa che non è avvenuta. Il segretario Michele Barresi evidenzia che in più occasioni la Uiltrasporti ha fatto rilevare la cronica carenza di personale autista in relazione all'attuale piano esercizio Atm, che vede oltre 60 linee giornaliere. «Accogliamo favorevolmente la volontà di reclutare 75 unità, ma rileviamo che l'azienda non ha posto in essere come avvenuto nei precedenti bandi la clausola di salvaguardia prevista dall’art 31 del contratto lavoratori somministrati e di categoria, sebbene per le vie verbali ne abbia ripetutamente garantito l’applicazione, al fine di salvaguardare le professionalità già in servizio a tempo determinato dal maggio 2016 in poi». Quindi il primo punto è la salvaguardia di chi ha già lavorato in Atm con questa formula. Poi però è stata modalità scelta dall’azienda a finire nel mirino di Barresi: Constatiamo invece che l'utilizzo di lavoratori reclutati tramite agenzia è diventata la regola, siamo al terzo bando consecutivo in quasi due anni mentre la richiesta di autisti risulta in continua crescita. L’Atm ha una manifesta carenza strutturale in pianta organica di circa 80 autisti e la mancata conferma dell'attuale forza lavoro precaria causerebbe l’inevitabile blocco del servizio pubblico in città». Il sindacato chiede che si proceda all'assunzione a tempo indeterminato tramite concorso pubblico, salvaguardando nei modi opportuni delle professionalità già acquisite.
Sulla stessa scia anche il sindacato Orsa che definisce inoltre antieconomica la scelta dell’Atm «Basta visionare il CUD di un autista a parametro 149 direttamente dipendente di Atm, per realizzare che 75 autisti strutturati, interni all’azienda, costano mediamente 1.700.000 euro annui. Pur tenendo conto degli oneri contributivi versati dall’azienda i soldi pubblici girati da Atm all’agenzia interinale sono sovrabbondanti, nel costo dell’operazione pesa una consistente quota, almeno 500.000 euro che, ancora una volta, invece di essere dedicati alla pubblica utilità arricchiranno le casse del privato aggiudicatario d’appalto». Perché ATM non assume, spende di più e insiste con la formula del lavoro somministrato? Per l’Atm dal punto di vista sindacale il motivo è chiaro: “nessun contratto diretto tra lavoratore e Atm, è l’agenzia a somministrare il lavoro per conto di Atm, pertanto l’azienda si dota di lavoratori “senza voce”, facilmente licenziabili senza giusta causa, mantenuti nel limbo eterno. Lavoratori che non godono di tutele e indennità contrattuali e sono individuati per effettuare lavoro straordinario, probabilmente sottopagato, in qualunque condizione. Lavoratori che percepiscono unicamente le ore di lavoro effettuato, a cui non vengono riconosciuti i tempi accessori o alcuna percentuale per la vendita dei biglietti, che non percepiscono indennità domenicale né tantomeno premio di produzione, che però si raggiunge anche grazie al loro lavoro.
«Atm deve assumere definitivamente questi ragazzi tenendo conto dei loro curriculum e dei periodi lavorati in azienda, continuare a sfruttarli approfittando dello stato di bisogno e del rapporto di lavoro estremamente precario è tipico delle aziende “padronali” a gestione autoritaria, non di una partecipata del Comune che gestisce soldi pubblici. L’anomalo, quanto dispendioso, ricorso alle agenzie interinali dovrebbe stuzzicare l’attenzione della Corte dei Conti, sarebbe anche il momento di sentire la voce del sindaco che, vista la sua quarantennale storia di lotte per i diritti di tutti, dovrebbe denunciare in prima persona le politiche ultraliberiste di un’azienda pubblica che periodicamente rimpingua le casse di agenzie private e comprime i diritti dei lavoratori».
F.St.
NON CI SONO AUTISTI AUTOBUS? ATTACCATEVI AL TRAM SEMPRE MEGLIO
Mi auguro una bella inchiesta della magistratura e vedere come sono stati assunti gli autisti, assunti da poco .Basterebbe vedere i requisiti richiesti se sono in regola con la documentazione e capire perché quello e non un altro ? Chissà per quante persone si apriranno le porte del :::::::::?
Sistema “Mafioso” autorizzato dalla “Politica” e da tutti gli apparati dello stato, per cancellare i diritti dei lavoratori, tappandogli la bocca, pena il licenziamento da parte Queste “Società Interinale”, che per questo non pagano: – straordinari; – Indennità di lavoro notturno; – Indennità di lavoro festivo; etc. etc.
– Dove sono chi deputato al controllo del “CAPORALATO”
– Dove sono i sindacati ?
– Dove è l’Ispettorato del Lavoro ?
– Dove è la magistratura ?