A confronto le donne che guidano associazioni di volontariato e altre professioniste impegnate nel campo dei diritti delle donne. Appuntamento nella sede dell'associazione, il pomeriggio della Festa della Donna.
Come ogni anno, la Lelat approfitta dell’8 marzo per aprire uno spazio pubblico di dialogo e riflessione sulle donne e sul vero significato di questa giornata di lotta e di riscatto dell’universo femminile. L’appuntamento è per le 16 di giovedì pomeriggio nella sede della Lega Lotta alle Tossicodipendenze di via Gaetano Alessi.
L’associazione ha chiamato al tavolo del dibattito professioniste, casalinghe, mogli, madri, volontarie, operatrici che nella loro diversità, culturale e sociale, sono accomunate da un unico obiettivo: lottare contro le disparità, il pregiudizio, l’emarginazione di cui sono vittime gli utenti dei nostri servizi e per ricaduta le donne.
Il Governo delle donne, tra dipendenza e libertà, è il tema dell’incontro cui parteciperanno in primo luogo le responsabili delle associazioni volontariato significative sul territorio messinese: Addio Pizzo, Cedav, Cirs, Cesv, CMDB, Fidapa Me, Mettiamoci in gioco, Miradas, Nuovi orizzonti, Rete numeri pari.
"Ogni giorno vediamo con sgomento in che cosa si è trasformata questa giornata simbolo della lotta di milioni di donne che hanno sofferto, sperato, combattuto per la propria dignità e per diritti irrinunciabili per conquistare una reale parità di opportunità in una società coniugata al maschile – spiega la Lelat"
"Le ragazzine che ”festeggiano” l’essere donna inalberando la mimosa e scimmiottando il peggior maschile, con festicciole a base di spogliarelli e consumismo, non hanno la più pallida idea di ciò che abbiano pagato e cosa abbiano ottenuto le generazioni che le hanno precedute. Questa ignoranza è favorita dal silenzio, purtroppo, degli enti che dovrebbero informarle e formarle, prime tra Speriamo che alla fine dell’incontro,a cui la stampa è invitata a partecipare, si sia chiarito anche quanto sia valido il binomio donne e libertà. Forse perchè fondata e presieduta da una donna, sul muro della nostra comunità campeggia una scritta “Noi inseguiamo un sogno rendere uomini liberi” e per questa libertà siamo disposte ad impegnare tutta la nostra vita”.