“La buona scuola non si realizza attraverso l’imposizione dall’alto di modelli privatistici la cui efficienza è tutta da provare, ma si costruisce attraverso una gestione adeguata del pubblico o meglio dei beni di proprietà pubblica”, queste le parole di Valentina Zafarana e Francesco D’Uva, portavoce del Movimento 5 Stelle
Un importante riscontro alla richiesta dei fondi dell’8 X mille del gettito ricavato dall’Irpef per quel che concerne la sicurezza all’interno delle scuole pubbliche. Entro il 30 settembre, infatti, i Comuni potranno usufruire di questi fondi per un indirizzo di edilizia prettamente scolastica.
Già nello scorso mese di luglio, il Movimento 5 Stelle aveva sollecitato l’amministrazione comunale di Messina ad interessarsi della questione, senza però ottenere risultati. Pochi giorni fa gli attivisti del meetup Grilli dello Stretto hanno presentato apposita richiesta formale presso l’Ufficio Protocollo del Comune.
Seguendo questa via, i portavoce messinesi Valentina Zafarana e Francesco D’Uva sperano che la Giunta comunale si dimostri efficiente ed il diritto alla sicurezza degli studenti venga messo in pratica e garantito.
“In tempi di proclami renziani in materia di “buona scuola”- prosegue Francesco D’Uva – a noi preme la gestione concreta delle emergenze”. E questa se pur non allarmante è un principio di emergenza che se viene fronteggiata con le giuste operazioni può dare un volto nuovo, migliore, agli edifici scolastici di proprietà comunale.
(Roberta Raneri)