Ha trascorso la sua vita sacerdotale nel Santuario-Basilica di Sant’Antonio santificato dalla presenza di sant’Annibale. Ha perseguito il desiderio più grande della sua vita: “Farmi santo” seguendo le orme del santo Fondatore. Venerdì, alle ore 19,30 la salma del “prete del popolo”, del “confessore instancabile” verrà traslata e tumulata nella Basilica di S. Antonio nel loculo che fu per molti anni di S. Annibale prima della sua canonizzazione
La Comunità dei Rogazionisti annunzia con grande gioia la Traslazione e Tumulazione del Servo Di Dio padre Giuseppe Marrazzo nella Basilica di S. Antonio. Venerdì 9 maggio a partire dalle ore 18 avrà inizio una commemorazione con la celebrazione della S. Messa presieduta dal Superiore Generale dei Rogazionisti padre Angelo Mezzari.
Successivamente sarà proiettato un video e proposta una conferenza sulla personalità del Servo di Dio dal tema “Padre Marrazzo sorriso di Dio”. Alle ore 19,30 la salma del “prete del popolo”, del “confessore instancabile” verrà traslata e tumulata nella Basilica di S. Antonio nel loculo che fu per molti anni di S. Annibale prima della sua canonizzazione.
Padre Giuseppe Marrazzo dopo aver trascorso quasi 50° anni nel Santuario di S. Antonio, a distanza di 22 anni dalla sua morte avvenuta il 30 novembre del 1992, vi ritorna definitivamente, cosi da stabilire la sua perenne dimora in quella che fu la casa e il luogo del suo ministero e apostolato.
Il 23 Settembre 1954 padre Marrazzo si rivolgeva alla Madonna con questa preghiera «Ave Maria, Madre di Dio e mamma mia, fatemi consumare tutta la vita in questo Santuario di S. Antonio. Mamma fatemi morire al confessionale o all’altare». Senz’altro padre Marrazzo ha lasciato in tutti coloro che lo hanno conosciuto e avvicinato un ricordo incancellabile. La sua fama di prete santo e confessore ricercato ha dato avvio il 18 maggio 2008 alla causa di canonizzazione che si avvia adesso alla chiusura della fase diocesana.
Sabato 10 maggio alle ore 18 con la solenne S. Messa presieduta da mons. Calogero La Piana, Arcivescovo di Messina, si chiuderà la due giorni di commemorazione e traslazione del Servo di Dio.